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8 febbraio 2014, Napoli vs Milan 3-1




dal sito www.milanday.it

PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE NAPOLI-MILAN
La prima di una lunga serie. Per Clarence Seedorf versione 2.0, quella con schemi tattici alla mano e squadra da gestire, arriva il battesimo con il primo big match da affrontare. E la curiosità a riguardo è tanta.
Il pareggio contro il Torino ha solo leggermente frenato l'entusiasmo che gira attorno alla nuova avventura rossonera con in panchina l'ex 10.
La classifica poteva essere accorciata verso l'alto, ma la sensazione di un cambiamento di mentalità della squadra che comunque sta avvenendo, c'è ed è ben salda. E per una stagione parzialmente compromessa, questo è l'importante.
Non che i punti non lo siano, ed infatti la volontà è tornare a farne, e di importanti, già dall'anticipo di domani sera al San Paolo. Certo non sarà agevole.
La squadra allenata da Benitez, nonostante stia vivendo un momento opaco, infatti, sta facendo una buona stagione e gioca un calcio bello ed offensivo. Mertens, Hamisk, Callejon ed Higuain sono un reparto offensivo che farebbe paura a chiunque.
Il girone di Champions perso a 12 punti con Arsenal e Borussia solo per la differenza reti grida ancora vendetta. Il terzo posto attuale, checché qualcuno ne dicesse, è l'obiettivo vero di stagione. Certo, la piazza è esigente, e le quattro ultime gare senza vittoria sono dure da mandar giù. Soprattutto dopo un mercato di gennaio vissuto su premesse che poi, per un motivo o per l'altro, non sono state portate a compimento, con gli arrivi di Jorginho, Henrique e Ghoulam, che hanno convinto a metà media, tifosi e addetti ai lavori.
Ma Benitez guarda e passa. E' allenatore di esperienza e sa portare la barca nella tempesta. I numeri, per ora, sono dalla sua. 44 punti in classifica, a +3 dalla quarta ed a +9 dalla quinta. 13 vittorie stagionali in campionato, di cui 7 in casa. Forse è questo il dato che spicca e fa la differenza. Roma e Juve, che svettano sul Napoli in classifica, hanno vinto rispettivamente 11 e 9 vittorie sulle 11 gare caslinghe. Il Napoli si ferma a 7 e in tal senso pesano i pareggi interni con Udinese, Chievo e Sassuolo e la sconfitta con il Parma.
I gol realizzati sono 44 di cui 24 al San Paolo. Numeri in piena sintonia con la posizione e con le avversarie, ad eccezione della Juventus che viaggia su altri ritmi. Sono ben 9 in piu' rispetto ai 35 realizzati dal Milan.
Preoccupano invece gli azzurri i ben 26 gol subiti. Solo uno in meno dell'Inter e del Parma e poco piu' di Lazio e Torino. Ovvero le squadre che ad oggi si stanno giocando l'Europa League. Dunque la sintesi potrebbe essere proprio questa : un attacco da Champions, una difesa da metà classifica. E qui forse stanno tutte le contraddizioni attuali del Napoli.
La gara settimanale, peraltro durissima, con la Roma, non potrà che condizionare. Il Milan ha potuto riposarsi ed allenarsi tutta settimana, e questo non potrà che essere un vantaggio.
Vantaggio che Seedorf non può non considerare. Il Milan, già di suo, è la squadra che cresce di piu' nei secondi tempi e in particolar modo negli ultimi 20 minuti. E' li che il Milan raccoglie la maggior parte dei propri punti. E la differenza di condizione dovuta alla gara settimanale, potrebbe alla fine fare la differenza.
Seedorf sarà di fronte anche alla scelta filosofica, come ama dire il neo tecnico rossonero, legato alla formazione da proporre. Non tanto sulla questione modulo, quanto più su uomini e atteggiamento. Affrontare la gara leggermente più abbottonati per sfruttare anche, ma non solo, in ripartenza le difficoltà difensive del Napoli, senza acuire le proprie, o continuare a giocarsi la partita imponendo il gioco e rischiando, giocoforza, contropiedi ? Qui il dilemma da risolvere. Certamente le scelte di Seedorf destano già ora parecchia attesa e curiosità.
Domani sera il Milan torna a Napoli per la gara numero 66 al San Paolo. Nelle ultime tre stagioni, sono usciti tutti e tre i risultati. La gara dello scorso anno, rappresenta anche l'ultimo pareggio tra le due squadre. Napoli in vantaggio per 2-0, ripreso sul 2-2 da una doppietta di Stephan El Shaarawy. L'ultima vittoria interna è il 3-1 della stagione 2011-2012 con la tripletta di Cavani dopo l'iniziale vantaggio milanista firmato Aquilani.
Nella stagione 2010/11 fu invece la squadra di Allegri ad uscire vincitrice, lanciando proprio da quella gara la rincorsa allo scudetto imponendosi per 2-1 con le reti di Robinho ed Ibrahimovic. Il match è tornato in pianta stabile in serie A nel 2007-08, otto anni dopo l'ultimo incontro del 2000-01, annata nella quale il Napoli scese in serie B per tornarci solo dopo un lungo calvario. Amaro, invece, il ricordo in questa annata con un altro 3-1 a favore dei partenopei, nella penultima giornata, che chiuse le porte della Champions League agli uomini di Carlo Ancelotti. Pareggio per 0-0 nel 2008-09 tra la squadra di Ancelotti e Donadoni, e segno X anche un anno più tardi, quando il Milan di Leonardo scappò in avvio con le reti di Inzaghi e Pato, per poi essere raggiunto nei minuti di recupero da Cigarini e Denis per il definitivo 2-2, che è l'ultimo pareggio della sfida. Nel ricordare i precedenti non si può non citare la gara che, probabilmente, è più rimasta nel cuore dei tifosi rossoneri. Si tratta della partita-scudetto del 1° maggio 1988. Era il Napoli di Diego Armando Maradona contro quello scintillante di Arrigo Sacchi. Un 2-3 stupendo, che rimane nella storia del Milan di Berlusconi.
Benitez dovrà essere bravo a gestire gli stati di forma dei suoi giocatori. La sfida al Milan si colloca tra due importanti semifinali con la Roma di Coppa Italia. Gli infortuni hanno colpito tutti lo stesso reparto, quello dei terzini. Out, infatti, per la gara Mesto, Zuniga e Revelliere. Recupera invece Valon Behrami. In difesa, davanti a Reina che all'andata parò il primo rigore a Mario Balotelli, dovrebbero quindi esserci Maggio e il neo arrivato Ghoulam sulle corsie.
In mezzo, Britos è in vantaggio su Fernandez per affiancare Albiol. Nei due di centrocampo, possibile che Benitez cambi qualcosa rispetto alle ultime gare. Dzemaili e Behrami potrebbero partire dall'inizio, anche se gli stessi Inler e Jorginho, hanno possibilità di giocare dall'inizio. Confermati, invece, i 4 giocatori offensivi, con Callejon e Mertens sulle corsie, Hamsik trequartista e Higuain punta centrale. Insigne, Pandev e Zapata saranno i tre possibili cambi offensivi a gara in corso.
Indovinare la formazione di Seedorf per domani, invece, è piu' arduo. La squadra è in via di formazione, l'allenatore è in fase di studio della rosa. E non è ancora stato alle prese con una squadra sulla carte del livello della sua, se non più forte. Quindi, è lecito andare coi piedi di piombo.
Seguiamo i rumors che fino a ieri davano questa possibile formazione: Abbiati in porta. Rami e Mexes centrali di difesa. A sinistra conferma per Emanuelson, mentre a destra Abate leggermente favorito su De Sciglio. Centrocampo piu' compatto, con De Jong ed Essien, favorito su Muntari, davanti alla difesa. Montolivo dovrebbe essere spostato in avanti assieme a Honda e ad uno tra Taarabt e Robinho. Kaka, con la febbre per tutta la settimana, resta in dubbio. In avanti, pochi dubbi : gioca SuperMario.
L'arbitro designato per il big match di Napoli è Davide Massa di Imperia. I suoi assistenti saranno Meli e Manganelli. Il quarto uomo sarà Gianluca Vuoto mentre gli addizionali, Damato e Celi. Massa vanta solo un precedente, vittorioso, con il Napoli. Con il Milan sono 3, con due vittorie rossonere ed un pareggio.
Lo stadio San Paolo sarà il solito catino pronto a spingere il Napoli verso la vittoria. Sarà un ostacolo in piu' per il Milan verso i 3 punti in uno scontro diretto con un'altra big del campionato. Tre punti che mancano da oltre un anno, da Milan-Juventus 1-0 con gol su rigore di Robinho. Dopo allora, 9 sfide con Inter, Napoli, Juve, Roma e Fiorentina, con 4 pareggi (Inter, Fiorentina, Roma, Napoli ) e e 5 sconfitte (Inter, Juventus, Fiorentina, Roma). Ma se si vanno a prendere anche le gare appena precedenti a quel Milan-Juve 1-0 si troveranno un'altra sconfitta nel Derby e un pareggio, seppur ottimo in rimonta, a Napoli. Il Bilancio nelle sfide con le altre 4 big del campionato nell'ultimo anno e mezzo parla quindi di 1 vittoria, 5 pareggi e 6 sconfitte in 12 gare. Una tendenza da invertire.
Napoli-Milan : per sentirsi ancora grandi.





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Il Milan Club Seregno in viaggio verso Napoli



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(by Pino Russo - Commandos Tigre)




Maglia Rossonera al San Paolo per Napoli vs Milan 3-1
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Illusione rossonera dopo il gol di Taarabt
(dal sito www.gazzetta.it)
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Jorginho in azione
(dal sito www.gazzetta.it)





Adel Taarabt porta in vantaggio il Milan


Un altro filmato dello splendido gol di Taarabt





La rete di Inler





Higuain porta in vantaggio il Napoli


Doppietta di Higuain, per il 3-1 finale




Foto gentilmente concesse dal M.C. Inossidabili
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La "Gazzetta dello Sport" del 9 febbraio 2014


Il "Corriere dello Sport" del 9 febbraio 2014




Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 9 febbraio 2014
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dal sito www.gazzetta.it

NAPOLI-MILAN 3-1, TAARABT ILLUDE; INLER E E DOPPIO HIGUAIN RIMONTANO
Al San Paolo finisce 3-1 per la squadra di Benitez. Nel primo tempo apre le marcature il marocchino con una azione personale. Lo svizzero pareggia e nella ripresa il Pipita chiude il conto con una doppietta. SuperMario sostituito scoppia in lacrime in panchina
NAPOLI, 8 febbraio 2014 - Le ambizioni di rimonta del Milan si infrangono contro Gonzalo Higuain. Centravanti vero, che vince la sfida nella sfida con Balotelli (inquadrato in lacrime in panchina dopo la sostituzione alla mezzora del secondo tempo) e costringe Seedorf a interrompere il mini-filotto positivo di tre partite (due successi e un pari). Nonostante qualche sprazzo incoraggiante, troppo Napoli per questo Milan allo stato attuale della stagione. Gli azzurri hanno praticamente triplicato i rossoneri nel numero di tiri in porta.
ABATE TREQUARTISTA - Si parte con una sorpresa per parte: Benitez preferisce Insigne a Callejon, mentre Seedorf, per sostituire Kakà (non al meglio dopo due giorni di gastroenterite), piazza a destra del tridente d'attacco Abate. Una mossa che non pagherà. Per il resto, confermato il debutto di Essien e Taarabt, che è l'unica nota lieta della serata. A partire dal gol: l'ex Fulham scatta praticamente da metà campo saltando un uomo e corre fino al limite dell'area, dove i muscoli si trasformano in strumento chirurgico e producono un destro imprendibile nell'angolino. Dopo Balotelli, anche Adel dedica pubblicamente il gol a Seedorf, che corre ad abbracciare prima di inginocchiarsi in mezzo al campo per ringraziare Allah. Il Milan sembrerebbe aver trovato la medicina miracolosa, ma non è così. Passano solo tre minuti, il tempo di far prendere la mira a Inler, che supera Abbiati con l'aiuto di De Jong, che gli sporca il tiro quanto basta. E' una sfida che vive di continui capovolgimenti, ma la realtà dice che è il Napoli ad avere quasi sempre in mano il pallino del gioco e a creare le occasioni. Una lunga serie di pericoli per Abbiati: Higuain che sfiora il palo, una punizione di Mertens, Hamsik al volo, un palo di Maggio, Insigne di testa fuori di centimetri. L'unico break rossonero è del Balo, con un tiro dalla lunga distanza. I motivi? Abate esterno alto è un pesce fuor d'acqua (perché non dare fiducia a Poli da quelle parti?), Essien fatica molto più di Taarabt a entrare nei nuovi meccanismi, Robinho conferma uno stallo ormai cronico. Dall'altra parte, Mertens e Insigne allargano spesso e volentieri la difesa milanista, andando alla conclusione e liberando spazi per Hamsik.
HIGUAIN NON PERDONA - Nella ripresa Seedorf prova a mischiare qualche carta in tavola: dentro Kakà, Abate arretra esterno difensivo, Emanuelson prende il suo posto sulla trequarti, ma inspiegabilmente Taarabt viene schierato centrale, con Kakà largo a sinistra. L'andazzo della partita peraltro cambia di poco. Il Milan riesce a mettere fuori la testa dal guscio un paio di volte (ancora Taarabt e Essien), ma la fase difensiva resta quella pessima vista lungo tutto il resto della stagione. Su entrambi i gol di Higuain restano tutti a guardare, ferma restando l'abilità dei quattro tenori d'attacco azzurri a trovare quasi sempre il varco giusto per inserirsi. Il Napoli replica dunque alla Fiorentina, tenendola a distanza di sicurezza e trovando la prima vittoria del girone di ritorno, mentre il Milan, dopo il pareggio interno col Torino, fa un altro passo indietro. Se queste erano prove generali in vista dell'Atletico, c'è di che preoccuparsi.
Marco Pasotto


dal sito www.milannews.it

TAARABT, UN IMPATTO MOLTO POSITIVO. MEXES E ROBINHO INCOMMENTABILI. MARIO, UNA SETTIMANA IN UN PIANTO
LE PAGELLE di Antonio Vitiello
Abbiati 6: sui tre gol del Napoli non può nulla. Para il parabile, un paio d’uscite decisive e anche qualche brivido.
De Sciglio 5: sulle gambe. Sembra aver perso gli occhi della tigre. Impreciso, impaurito, si limita al compitino e non lo svolge nemmeno bene.
Mexes 4: Seedorf gli consegna la fascia di capitano. Si sbrighi a riconsegnarla. Prestazione assolutamente da mettere nel libro degli orrori. Parte con una bella diagonale, poi decide di regalare brividi con dribbling ai limiti del letale e non sale con Rami in occasione dei due gol di Higuain.
Rami 6: se ci fosse anche un clone da mettergli di fianco forse la partita finirebbe in pareggio. Lui, dei cinque che hanno giocato nel reparto difensivo, non sbaglia quasi nulla e mette pezze su pezze.
Emanuelson 5: fumoso, inconcludente sia da terzino sia da trequartista. Higuain capisce che giocando tra lui e Mexes ha lo spazio che gli serve. Quando passa in avanti non ne becca mezza. (dal 70’ Montolivo 6: entra e almeno mette grinta e geometrie mandando in porta Balotelli)
Essien 6: parte maluccio, poi alla lunga cresce. Soprattutto nella ripresa prende le distanze a compagni e avversari.
De Jong 5.5: il filtro con Essien latita nel primo tempo, nella seconda frazione non alza i giri del motore.
Taarabt 6.5: ci mette sette minuti e un secondo per scrivere il suo nome nella storia degli stranieri del Milan diventando il giocatore non italiano più veloce a realizzare un gol con la maglia rossonera. Corre, si sbatte, copre alcune falle di Emanuelson e non si arrende fino all’ultimo.
Robinho 4: trequartista centrale? Non va bene. Trequartista esterno? Peggio che andar di notte. Da un talento così ci si aspetta tanto ma lui sembra aver staccato la spina. Che si accomodi e lasci spazio ad altri (dal 46’ Kakà 5.5: tanto cuore e poco altro. Debilitato dall’influenza, prova a incidere con un paio d’azioni personali. Vorrebbe replicare le giocate degli anni d’oro ma la velocità non è più la stessa).
Abate 5: da trequartista non incide e mette in difficoltà anche De Sciglio con alcuni movimenti. Da terzino non si è notato.
Balotelli 4: una settimana che, forse, lo ha provato più di quello che si sarebbe aspettato. Impalpabile in campo, reagisce nella maniera più umana possibile: piangendo per scaricare il tutto. È un campione e si saprà rialzare perché il Milan ha bisogno di lui (dal 73’ Pazzini 6: è lui il centravanti-boa che serve per il 4-2-3-1. Tiene bassa la difesa del Napoli e crea quello spazio che serve ai trequartisti per infilarsi tra le linee).
Seedorf 5: un Milan scollegato. Si può definire così la sua squadra questa sera. C’è da lavorare tanto sulla compattezza tra i reparti e Pazzini è fondamentale per questo modulo.