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1° febbraio 2014, Milan vs Torino 1-1




dal sito www.milanday.it

PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE MILAN-TORINO
Non c'è due, senza tre. E la terza è importante. La gara col Torino è un vero e proprio scontro diretto, stante le cose attuali, per i posti in Europa League.
Le due vittorie ottenute da Seedorf con Verona e Cagliari, hanno rilanciato le ambizioni europe rossonere. Ora il quinto posto dista solo 5 punti, ed è in mano all'Inter. Coi nerazzurri di scena a Torino con la Juventus, la gara di domani sera diventa per il Milan, un occasione ghiotta per dimezzare ancora il distacco.
La settimana è andata via liscia. Occhi sul mercato e tranquillità sulla squadra a Milanello.
Prima settimana piena di lavoro, senza impegni a "disturbare" la preparazione, ad eccezione della neve che tra mercoledi' e oggi ha creato qualche grattacapo sul programma di lavoro. Ma le cose procedono. Qualche risultato inizia a vedersi e il Torino domani sera può essere un banco di prova decisamente significativo.
La squadra di Ventura infatti sta facendo un gran campionato. E' sesto in classifica, con 32 punti, uno solo meno dell'Inter, è già salvo ed ha ora ambizioni europee nemmeno troppo nascoste. La coppia Cerci-Immobile sta facendo le fortune granata. Ma anche il bel gioco e l'organizzazione portate dal tecnico ex Bari e Pisa, non sono da meno.
Il passaggio dal 4-2-4 al 3-5-2 in stile Conte, poteva sembrare per il Torino una mossa difensivista, tutta italiana. Invece il Torino non ha perso la qualità ed il piacere di proporre calcio. La mossa Cerci seconda punta è forse la svolta della stagione. 10 gol già segnato ed altrettanti fatti fare a Immobile.
Il Toro ha messo assieme 8 vittorie, 8 pareggi e solo 5 sconfitte. 4 di queste 5 tuttavia sono arrivate in trasferta, dove il Torino comunque prova sempre a giocarsi la gara. Lo score reti parla di 34 gol fatti e 27 subiti. Gli stessi realizzati dal Milan e 4 in meno subiti. In trasferta la suddivisione è di 14 gol fatti e 16 subiti, contro i 20-11 delle gare in casa.
Le due squadre si affrontano per la 68° volta a San Siro. I numeri pendono nettamente in favore dei rossoneri che si sono imposti in ben 39 occasioni, con 17 pareggi, mentre le sconfitte interne sono state 11.
Milan imbattuto contro il Torino da 11 partite consecutive di campionato, con 8 vittorie e 3 pareggi. L'ultima sconfitta interna risale al marzo 1985.
Le due squadre si sono incontrate per l'ultima volta nella scorsa stagione, con la rete decisiva nel finale di Mario Balotelli a sancire l'1-0, risultato poi determinanti per il raggiungimento del terzo posto.
La precedente sfida risale invece alla stagione 2008- 2009 ed in quella occasione il Milan si è imposto per 5-1 con reti di Kakà, Ambrosini e tripletta di Inzaghi, di Franceschini il gol bandiera del Torino.
La vittoria più larga del Milan risale al '49-'50, con i rossoneri vittoriosi per 7- 0 con le firme importanti di Nordhal e Liedholm.
Tre gli ex in campo domani sera, ovvero il portiere rossonero Abbiati, a Torino nel 2006-2007 e nel 2008-2009, il granata Matteo Darmian, cresciuto nel vivaio del club di via Turati, e Ignazio Abate, al Torino nella stagione 2008-09.
Ventura per la gara di domani, decide di irrobustire il centrocampo. Dopo l'esperimento El Kaddouri a dare spinta e peso offensivo visto con l'Atalanta, Ventura torna al 3-5-2 più coperto.
In porta ci sarà Padelli. Difesa a 3 con Maksimovic, Glik e Moretti. Sulle corsie, spazio a Darmian e Masiello, in vantaggio su Pasquale. Qualche dubbio in più a centrocampo. Vives dovrebbe essere preferito al greco Tachstidis, mentre Basha e Farnerud potrebbero avere una maglia da titolare a discapito proprio di El Kaddouri.
In avanti, la coppia d'oro dei granata : Cerci e Immobile. Barreto e Meggiorini saranno i cambi possibili in avanti, assieme probabilmente a Larrondo, che rientra dopo l'infortunio occorso proprio nella gara d'andata che aveva creato non poche polemiche.
Se Ventura può avere a disposizione praticamente tutta la rosa, Seedorf non è da meno. I soli Zapata, Silvestre ed El Shaarawy sono infortuni da tenere sotto controllo. Petagna è da monitorare.
Per il resto, stanno tutti abbastanza bene. Anche il neo arrivato Essien, che sarà alla sua prima gara a San Siro. In difesa, davanti ad Abbiati, che rientra dopo la febbre di Cagliari, potrebbe esserci il rientro di Ignazio Abate a destra. Il terzino destro rossonero non gioca una gara da titolare dalla sfida al Celtic Park di Glasgow di novembre.
Sulla corsia opposta, duello tra De Sciglio ed Emanuelson. Al centro, conferme per la coppia Rami-Bonera. I due in mediana saranno con ogni probabilità ancora DeJong e Montolivo, con Muntari ed Essien pronti ad entrare a gara in corso. Pochi dubbi anche sui tre trequartisti dietro la punta. Spazio a Honda, Kaka e Robinho. In avanti, torna titolare Giampaolo Pazzini, stante la squalifica di Balotelli.
Il posizionamento della gara al sabato sera e un ritrovato entusiasmo, potrebbe anche portare a vedere una discreta cornice di pubblico, anche perché i granata a Milano sono parecchi. Seedorf avrà bisogno anche di questo. Per lui la prima gara davvero importante. La squadra inizia davvero ad essere sua, come suo inizia ad essere questo progetto.
Milan-Torino : prove di cambio di passo.





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Striscione Curva Sud per il Mister Clarence Seedorf
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Striscione della Curva Sud per Clarence Seedorf




Maglia Rossonera a San Siro per Milan vs Torino 1-1
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Immobile segna il gol del vantaggio del Torino
(dal sito www.gazzetta.it)
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Rami scaglia il tiro del pareggio rossonero
(dal sito www.gazzetta.it)





Immobile porta in vantaggio il Torino


Il pareggio di Rami




Foto gentilmente concesse dal M.C. Inossidabili
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La "Gazzetta dello Sport" del 2 febbraio 2014


Il "Corriere dello Sport" del 2 febbraio 2014




Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 2 febbraio 2014
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dal sito www.gazzetta.it

MILAN-TORINO 1-1, GOL DI IMMOBILE E RAMI: SEEDORF NON DECOLLA, VENTURA RESTA A +4
Il tecnico rossonero fallisce l'assalto alla terza vittoria consecutiva: sblocca il centravanti granata, nella ripresa rimedia il difensore alla prima rete in A, poi Kakà e compagni non si rendono più pericolosi
MILANO, 1° febbraio 2014 - Lo spirito guerriero del Milan si infrange contro il più pragmatico cuore Toro granata. L'1-1 finale è ineccepibile e giusto. Merito della squadra di Ventura che gioca con sicurezza, dall'alto della sua classifica. Dopo i successi fondati sull'orgoglio contro Verona e Cagliari, i rossoneri si inceppano di nuovo, confermando quanto è dura la rinascita. Grande Toro nel primo tempo quando va in gol con Immobile, poi raggiunto nella ripresa da Rami, sicuramente tra i migliori in campo.
STRATEGIE - Il Pazzo per Balotelli (squalificato), Muntari preferito a De Jong, Emanuelson confermato in difesa a sinistra. Sono le mosse di Clarence Seedorf fedele al suo "trequartismo". Un 4-2-3-1 poco equilibrato e con tutti i connotati dei lavori in corso. Giampiero Ventura punta sulla solidità e l'estro. Concede l'onore a Darmian di occupare il posto lasciato da D'Ambrosio (come già da qualche settimana) e affida a Immobile e Cerci il compito di farlo sognare.
IL TORO E' IMMOBILE - Possesso palla e pressing. Nel Milan dei primi minuti c'è tutto il calcio-pensiero di Seedorf. Già al 2' Pazzini fa vibrare San Siro con un tocco morbido verso l'incrocio di pali che Padelli alza sopra la traversa. Ma è solo suggestione. Il compatto 3-5-2 di Ventura non si fa intimorire. Il suo è davvero un calcio fastidioso che sfrutta ogni piccolo errore (parola di Seedorf), pronto a scatenare la velocità di Cerci e Immobile. I granata, dopo aver preso le misure e metabolizzato la manovra scontata del Milan, decidono di attaccare Abbiati. Bello il lancio di Moretti al 17' per Immobile che, contrariamente al suo nome, scatta come un fulmine sul filo del fuorigioco e si beve Bonera; poi è fin troppo facile insaccare l'1-0 lasciando di stucco San Siro che nel mercato tutto "a gratis" di Galliani avrebbe voluto una vera colonna in difesa. Al 20' è ancora Pazzini, unica spina nel fianco dei granata, con una mezza rovesciata a esaltare Padelli, strepitoso nella sua deviazione in corner. Ma il Toro ha un cuore grosso così. Nell'ennesimo spietato contropiede, al 29', Cerci inventa un cross telecomandato per Farnerud che di testa spreca clamorosamente oltre la traversa solo davanti ad Abbiati. L'occasione per il 2-0 allarga a macchia d'olio tutti i problemi del Milan, sempre sbilanciato e incapace di proteggere il reparto difensivo. I rossoneri provano a spingere, ma con il solito impeto confusionario, tutti votati all'attacco ma senza un'idea precisa. Il campionario è noto: tiri dalla distanza e palle a mezza altezza sempre intercettate dall'attento Toro. Resta solo il destro di Kakà dal limite che viene neutralizzato dal solito Padelli che si invola e devia.
ECCO RAMI - Il Milan risale dagli spogliatoi con una manciata di grinta in più. Sufficiente però a ridare vigore al suo gioco. Al 4' arriva infatti il pareggio. Ispirato Muntari a liberare al limite Rami che con una sventola, complice una deviazione di Glick, infila alla sinistra di Padelli. E' decisamente un altro Milan: più cattivo e guerriero. Al 14' Robinho, servito con un tocco geniale da Kakà, segna il 2-1, ma in fuorigioco. Il Toro intimorito dal pressing totale rossonero si concede meno ripartenze, difendendo tutti gli spazi della difesa. Preoccupato, Ventura aggiusta la squadra. Dopo la sostituzione di Farnerud con El Kaddouri e quella di Basha con Kurtic ritrova più equilibrio. Seedorf rinforza il centrocampo: prima lancia De Jong per Muntari, poi Saponara per Robinho. L'olandese entra subito in partita con un tiro centrale che Padelli para in due tempi, per poi deviare in angolo la punizione di Montolivo puntata nel sette. Il finale si gioca all'insegna di chi ha più energia. Pur con l'ingresso di Petagna per lo spento Honda, i granata reggono l'urto, spingendosi anche in attacco. Il Milan che non ne ha più e si tiene stretto l'1-1. Di questi tempi prezioso.
Gaetano De Sefano


dal sito www.milannews.it

CRESCE IL GIOCO IN GENERALE. URBY IN FASE DI MATURAZIONE, RAMI GOL E PRESTAZIONE. HONDA: COSÌ NON VA
LE PAGELLE di Pietro Mazzara
Abbiati 6: sulla rete di Immobile non ha colpe. Nel secondo tempo, anche se poco impegnato, è sempre attento.
De Sciglio 6: macina kilometri sulla fascia destra, soprattutto nei primi 45’, dove trova anche un paio di cross puliti. Dopo però, complice anche il grosso numero di partite giocate, un po’ cala e pecca in precisione.
Rami 7: sta iniziando a capire bene come funziona il calcio italiano. Ci mette fisico e bada poco all’estetica. Il suo gol porta in parità il match. Immobile quando lo punta e lo mette in difficoltà ma lui gli prende bene le misure e lo soffre poco.
Bonera 5.5: Immobile lo salta secco in occasione del gol. Senza infamia e senza lode.
Emanuelson 6.5: spinge come un forsennato sull’out mancino. Offre sempre una soluzione di passaggio e gira molto alle spalle degli avversari per creare superiorità numerica. I cross più pericolosi sono i suoi.
Muntari 6.5: gestisce bene i palloni che passano dai suoi piedi. Non disdegna anche la conclusione in porta. Esce perché nelle gambe non ne aveva più (dal 63’ de Jong 6: entra dalla panchina e fa il suo solito lavoro di legna)
Montolivo 5.5: all’inizio non parte male però sbaglia spesso dei passaggi, anche semplici. Si sta riadattando ad un ruolo che non ha quasi mai ricoperto al Milan.
Robinho 5: continua a non convincere. Il ruolo di esterno non gli calza a pennello, lui prova a saltare l’uomo e non sempre gli riesce. Esce sotto i fischi di San Siro (dal 75’ Saponara sv)
Honda 5: è vero che non gioca nel suo ruolo preferito ma non scarica quasi mai il pallone a De Sciglio che gli offre la sovrapposizione. Quando poi capirà che il pallone va anche passato un po’ prima, forse, inizierà ad essere parte integrante del modulo. (dall'88 Petagna sv)
Kakà 6: prestazione di cuore. Si sbatte tantissimo, cerca anche qualche colpo dei suoi ma le giocate di 8 anni fa gli restano, spesso, solo nella mente.
Pazzini 6: due palle giocabili nell’area di rigore e due volte Padelli decide di vestirsi da Superman. Glik lo mena come succede con i centravanti forti e lui regge bene e risponde in maniera leale. Grande lavoro in fase di copertura della palla. Sarà importante.
Seedorf 6: è il Milan migliore che si sia visto, a livello di manovra, della sua gestione. Paga l’assenza di alternative effettive in panchina ma a Napoli rientra Balotelli e ci sarà anche Taarabt.