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5 maggio 2013, Milan vs Torino 1-0




dal sito www.milanday.it

PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE MILAN-TORINO
Meno quattro. Piu' uno. Tempo di calcoli in casa Milan. Il campionato volge al termine e la lotta con la Fiorentina per agguantare il terzo posto si fa sempre piu' serrata. Quattro giornate al termine della stagione ed un solo punto di vantaggio da amministrare.
La serata thrilling con il Catania, insegna che anche un minimo calo, ora che i punti pesano come macigni, può costare carissimo.
Il week end può essere quello decisivo. In un senso o nell'altro. La Viola affronta al Franchi una Roma in discreta forma e vogliosa di punti per confermare la posizione europea ottenuta, mentre il Milan riceve un Torino che inaspettatamente si è ritrovato nel giro di qualche giornata invischiato nella lotta per non retrocedere.
La settimana del Milan, poi, è stata scossa dall'infortunio di Riccardo Montolivo, che probabilmente vede finire anzitempo la propria stagione.
Lo scoramento dell'ambiente e la mancanza di valide soluzioni fa capire quanto il numero 18 sia l'unico vero insostituibile della rosa rossonero. L'unico che non ha un vice o un alternativa. Pecca importante di una rosa che vuole puntare in alto.
L'altro lato della medaglia, quello positivo, è la levata di scudi della squadra sulle polemiche legate ad Allegri. Tantissimi giocatori, dai più prestigiosi come Montolivo, Pazzini, Ambrosini, El Shaarawy, Zapata e Balotelli, a chi gioca molto meno, come Amelia o Bonera, hanno fatto dichiarazioni importanti sul mister rossonero, infilato come sempre nel vortice delle "panchine girevoli" che tanto va di moda ultimamente.
Un messaggio chiaro e forte, che va a sommarsi a quello della Curva Sud di domenica sera e di Barbara Berlusconi, che ieri ha elogiato apertamente le doti del tecnico livornese. Il tutto sotto placida felicità di Adriano Galliani, da sempre innamorato di Allegri. In questo senso, quindi, una settimana ben più tranquilla della precedente.
Ugualmente non si può dire per quanto riguarda il Torino. Come dicevamo, finito inaspettatamente nella lotta salvezza, dopo 4 sconfitte e un pareggio nelle ultime 5 partite. L'ultima, poi, quella nel Derby con la Juventus, ha lasciato strascichi importanti. Ora i granata si giocano molto in queste prossime due gare. Prima la trasferta a San Siro e poi l'importantissimo scontro diretto all'Olimpico contro il Genoa. Nonostante l'ovvia preoccupazione, permane l'ottimismo. Perché il Toro comunque riesce sempre a mettere in campo grinta e discreto gioco. Il 4-2-4 di Ventura è efficace e bello da vedere. Probabilmente gli manca qualche elemento per rendere come dovrebbe e potrebbe, ma resta una discreta realtà del nostro torneo, soprattutto a livello di calcio offensivo.
Quello che preoccupa è la facilità con il quale la squadra di Ventura subisce gol. Se è vero che nella prima parte di stagione la retroguardia granata era, sorprendentemente, una delle migliori, ora Ogbonna & Co. si sono trasformati in una forma di gruviera. Buchi ovunque. Nelle ultime 10 giornate, infatti, la difesa torinista ha subito ben 24 gol, con una media di quasi 2 gol e mezzo a partita. Se si va a valutare soprattutto il rendimento esterno, i gol subiti sono ben 14 in 4 partite. 4 subiti a Cagliari, Parma e Firenze e 2 a Bologna. La fase offensiva, però, ha risposto bene. 16 gol nelle stesse 10 gare, sono comunque un bottino importante.
A livello generale, questo è lo score granata : 43 gol fatti e 51 subiti. Nono miglior attacco, e a mani basse migliore delle ultime 10, dove si trova ora la squadra del presidente Cairo. Tuttavia, la quarta peggior difesa della graduatoria, condanna il Toro. Come sempre per le piccole squadre, sono le partite in trasferta a fare la differenza. Se il Toro ad inizio anno convinceva eccome lontano da Torino, nelle ultime 6 trasferte sono arrivate 4 sconfitte e 2 pareggi. In generale, fuori casa lo score recita 22 gol fatti e 27 subiti.
Le due squadre si affrontano per la 67° volta a San Siro. I numeri pendono nettamente in favore dei rossoneri che si sono imposti in ben 38 occasioni, con 17 pareggi, mentre le sconfitte interne sono state 11.
Milan imbattuto contro il Torino da 10 partite di campionato, con 7 vittorie e 3 pareggi. Il Torino ha trovato la rete contro i rossoneri negli ultimi 3 incontri di campionato, ma in precedenza non era riuscito a segnare contro i rossoneri per 6 sfide consecutive.
Milan imbattuto in casa col Torino dal marzo 1985. Dopo quella sconfitta, 11 vittorie e 5 pareggi. In queste 16 sfide, granata a segno solo con 5 reti , mai più di una a partita. Le due squadre si sono incontrate per l'ultima volta nella stagione 2008- 2009 ed in quella occasione il Milan si è imposto per 5-1 con reti di Kakà, Ambrosini e tripletta di Inzaghi, di Franceschini il gol bandiera del Torino.
La vittoria più larga del Milan risale al '49-'50, con i rossoneri vittoriosi per 7- 0 con le firme importanti di Nordhal e Liedholm. Tre gli ex in campo domani sera, ovvero il portiere rossonero Abbiati, a Torino nel 2006-2007 e nel 2008-2009, il granata Matteo Darmian, cresciuto nel vivaio del club di via Turati, e Ignazio Abate, al Torino nella stagione 2008-09. Il Milan ha perso solo una delle ultime 16 gare di campionato, 10 le vittorie dei rossoneri in questo parziale.
Il Milan non perde in casa in campionato dallo scorso novembre (1-3 contro la Fiorentina); da allora sono arrivate 9 vittorie ed un solo pareggio tra le mura amiche in Serie A, quello di due settimane fa contro il Napoli. Si affrontano la squadra del nostro campionato che ha segnato più reti nell'ultimo quarto d'ora di gara (il Milan con 21), e quella che ne ha subiti di più nello stesso parziale (il Torino con 20).
Ventura, per tamponare la situazione gol incassati, in settimana ha ragionato molto su un possibile cambio di modulo. Ci aveva già provato in precedenza, ma con scarsi risultati. Ma domani pare proprio che il tecnico ex Bari potrebbe provarci. Quindi 4-2-3-1 al posto del solito 4-2-4. Un centrocampista in più, al posto di una punta, per proteggere meglio la propria retroguardia. In porta sarà confermato Gillet. Davanti a lui, parecchi dubbi. Stante l'indisponibilità dello squalificato Glik, l'unico certo di una maglia da titolare è Angelo Ogbonna, sempre insistentemente avvicinato al Milan in sede di calciomercato. 3 maglie, poi, per le fasce, con Darmian e Masiello favoriti su D'Ambrosio.
Per il ruolo di centrale, poi, dubbio tra Di Cesare e Rodriguez, con l'italiano favorito. I due mediani di centrocampo sono un'altra incertezza per Ventura. Brighi è tornato a disposizione e potrebbe partire dal 1'. Affianco a lui, duello tra Gazzi e Basha, con quest'ultimo favorito perché Gazzi diffidato in vista dell'importante gara con il Genoa di settimana prossima. I due esterni saranno come sempre Santana e Cerci, e la punta sarà Barreto. Il grande dubbio riguarda l'ultimo giocatore, che molto si lega al modulo. Se sarà 4-2-3-1, giocherà Vives tra le linee, altrimenti spazio a Meggiorini nel 4-2-4.
Allegri invece è alle prese con una mini-emergenza, situazione che fortunatamente quest'anno si è verificata raramente. Assenti, infatti, saranno De Jong, Montolivo, Ambrosini e Bojan. Niente di eccessivo, ma le tre mancanze a centrocampo, unite alle incertezza delle prestazioni legate ad altri due centrocampisti, Traorè e Nocerino, spingono Allegri a fare alcune riflessioni. Tra queste c'è anche la possibilità di cambiare modulo, passando al 4-2-3-1 visto nel finale della sfida con il Catania. Questo permetterebbe di sfruttare la forma sotto porta delle due punte rossonere, Balotelli e Pazzini, schierate assieme. Ma andiamo con ordine.
In porta dovrebbe tornare Christian Abbiati, ristabilitosi dopo il problema fisico avuto contro la Juventus. In difesa, rientro di Zapata al fianco di Mexes. Sui lati, Abate e Constant, favoriti su De Sciglio. Qualora si giocasse con il classico 4-3-3 il centrocampo vede due possibili alternative, affianco dei certi Muntari e Flamini : Nocerino, apparso sottotono contro il Catania, o l'arretramento di Boateng come mezz'ala. Questa seconda ipotesi sembra essere la più possibile. Seguendo sempre il filone del 4-3-3 davanti, oltre a Balotelli ed El Shaarawy, alle prese però in settimana con qualche problema alla caviglia, potrebbe esserci Boateng, se Nocerino venisse scelto per la mezz'ala, oppure uno tra Niang e Robinho, qualora il n.10 giocasse arretrato. Nel caso Allegri scegliesse il 4-2-3-1 ecco che i due mediani sarebbero Flamini e Muntari, con ai lati Boateng ed El Shaarawy, e davanti Balotelli a supporto di Pazzini. Tra le novità della gara, la convocazione con conseguente probabile panchina del giovane Bryan Cristante.
L'arbitro della sfida sarà Antonio Damato di Barletta. Il resto dello staff arbitrale è composto dagli Assistenti Passeri e Costanzo , il quarto uomo sarà Barbirati, mentre gli assistenti addizionali saranno Guida e Peruzzo. Il Milan è stato arbitrato per 11 volte dall'arbitro pugliese ed il bilancio parla di 6 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte. 10 i precedenti, invece, con i granata, con 4 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte.
Fiorentina-Roma. Milan-Torino. La Champions passa da questo turno di campionato. Il Milan vuole esserci. Deve, esserci.
Forza Ragazzi!





Maglia Rossonera a San Siro per Milan vs Torino 1-0
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Mario Balotelli sigla il gol-vittoria del Milan
(dal sito www.gazzetta.it)
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Esultanza rossonera per la vittoria sul Toro
(dal sito www.gazzetta.it)



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Dopo l'esultanza di Balotelli, che si toglie la maglia per festeggiare il suo gol, Muntari sfila il cartellino giallo all'arbitro...
(dal sito www.gazzetta.it)
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...e lo mostra a Mario
(dal sito www.gazzetta.it)




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VIDEO
(da "Forza Milan" - facebook)






La "Gazzetta dello Sport" del 6 maggio 2013


Il "Corriere dello Sport" del 6 maggio 2013




Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 6 maggio 2013
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dal sito www.gazzetta.it

MILAN-TORINO 1-0, BALOTELLI SEGNA E ABBIATI PARA: LA CHAMPIONS È PIÙ VICINA
A sei minuti dalla fine l'attaccante risolve con un tap-in una partita difficile ben giocata dai granata. Ma applausi al portiere che compie due autentici miracoli
MILANO, 5 maggio 2013 - A sei minuti dalla fine, Mario Balotelli trasforma un noioso pomeriggio di un giorno da cani (per il Milan) in una giornata trionfale, grazie a un tap-in insperato. Merito del Torino che gioca una bella partita, non fa ragionare i rossoneri e sfiora due volte il gol. Fiorentina quindi a 4 punti e preliminari di Champions League più vicini, ma applausi ad Abbiati che con due autentici miracoli nega la rete ai granata sullo 0-0.
CUORE TORO - Giampiero Ventura che schiera il 5-3-2 spalanca scenari tatticamente prevedibili: difesa ardua e contropiede. In realtà i granata inventano un primo tempo razionale e ben giocato a cui si contrappone quello ruminante e senza fantasia del Milan. L'assenza di geometri come Montolivo incide molto. L'idea di Allegri di inserire Muntari davanti alla difesa è un buco nell'acqua. Il ghanese si impegna, ma con Flamini e Nocerino a centrocampo non è in grado di dettare i tempi, anche se parte da lui uno dei pochi tiri in porta del Milan.
ABBIATI ATTO PRIMO - Con Cerci e Barreto terminali d'attacco, il Toro si costruisce addosso una prima frazione che ai punti lo vede dominare. Per la capacità di irretire i rossoneri con un possesso palla lento e snervante e improvvise ripartenze che per due volte mettono Cerci e Barretto nella condizione di segnare. Al 2', quando l'ex romanista, sfruttando un passaggio di Darmian dopo un errore di Constant, tira debolmente il diagonale parato da Abbiati e al 16' allorché Barreto lasciato libero dall'insicuro Zapata, al momento del tiro si fa ipnotizzare dal portiere rossonero che in uscita respinge. E il Milan? Balotelli gioca a sprazzi, El Shaarawy, schierato nonostante l'infiammazione alla caviglia, sottolinea il momento no. Ci prova due volte al 9', con Gillet protagonista, abile a respingere prima su Muntari che calcia da trenta metri, poi su Boateng che poco dopo schiaccia di testa con troppa violenza alzando oltre la traversa. Rossoneri, insomma, in chiara difficoltà e poco organizzati: tanta corsa, ma poca lucidità, dilatata dall'assenza di tecnica e fantasia.
ABBIATI ATTO SECONDO - Il primo tempo sottolinea quanto al Milan manchi l'ultimo passaggio. E poiché il gol serve come il pane, all'11' della ripresa Allegri sostituisce El Shaarawy con Pazzini. Un cambio a dire il vero ritardato nonostante le condizioni precarie del Faraone. Ma la muraglia granata resiste a tutto, pronta a rilanciare la manovra offensiva del Toro che al 21' si mangia l'ennesimo gol. Ma il miracolo lo fa Abbiati che respinge il tentativo con istinto ed esperienza il tiro ravvicinatissimo di Barreto.
CI PENSA MARIO - Al Milan che non va, Allegri prova allora ad aggiungere l'imprevedibilità di Niang (fuori Boateng), mentre Ventura rinuncia a Brighi per Santana. Ma il finale di partita è un pressing noioso e zeppo di errori dei rossoneri che non hanno la testa e la forza per metterla dentro. Dentro quindi Robinho (out Flamini) che sfiora il gol, negato da Gillet. Ingresso che precede quelli di D'Ambrosio e Meggiorini e il gol del Milan. Accade al 39', quando sul lancio in area di Nocerino, Mexes fa da sponda a Balotelli che da due passi infila. Un gol pesante che vale una stagione; come le due parate di Abbiati. Se il Milan centrerà la Champions dovrà dedicare una statua al suo numero 1.
Gaetano De Stefano


dal sito www.milannews.it

ABBIATI E BALO SALVANO UN MILAN DISASTROSO. CENTROCAMPO SPENTO E SENZA IDEE. BOA E EL SHAA IN DIFFICOLTÀ
LE PAGELLE di Antonio Vitiello
Abbiati 8 - Due parate che valgano la Champions. Una volta nel primo tempo e una nella ripresa salva i rossoneri sulle conclusioni di Barreto.
Abate 5,5 - Troppi cross sbagliati, parecchia imprecisione dalle fasce e qualche sbavature in difesa.
Mexes 6,5 - Buona prestazione del francese, uno dei pochi a provarci con incursioni centrali. Suo anche l'assist per il gol di Balotelli.
Zapata 6 - In difficoltà sulle ripartenze granata, se la cava senza troppi errori.
Constant 6 - Con qualche discesa sulla fascia sinistra si guadagna la pagnotta ma anche lui è spesso impreciso nei traversoni.
Flamini 6 - I suoi inserimenti sono ormai abitudinali. Corre e lotta in mediana, regge il ritmo delle ultime uscite. Dal 36' Robinho sv
Muntari 5,5 - Lento e prevedibile. Non ha le qualità di Montolivo e lo fa rimpiangere troppo. In mezzo al campo soffre troppo la responsabilità di organizzare il gioco.
Nocerino 6 - Meglio rispetto alle gare precedenti. Corre di più e recupera più palloni importanti.
Boateng 5 - Sbaglia quasi tutti, esce dal campo tra i fischi pesanti di San Siro. Gara opaca e poco precisa. Dal 31' st Niang sv
Balotelli 6,5 - Fino all'84esimo uno dei peggiori, passeggia in campo e dà poco alla squadra. Poi ha il merito di trovarsi al posto giusto e al momento giusto.
El Shaarawy 5 - In una delle giornate peggiori da quando è al Milan. Sbaglia quasi tutto, anche le cose semplici. Dall'11' st Pazzini 6 - Da vivacità all'attacco, sempre pericoloso di testa.