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15 settembre 2012, Milan vs Atalanta 0-1




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(Foto Avanguardia Rossonera)




Maglia Rossonera e il Milan Club Seregno a San Siro per Milan vs Atalanta 0-1
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Addio al nubilato a San Siro per una prossima sposina
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Addio al nubilato a San Siro per una prossima sposina


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Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 16 settembre 2012
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dal sito www.gazzetta.it

IL MILAN SPROFONDA ANCORA A SAN SIRO. L'ATALANTA FA IL COLPO CON CIGARINI
Dopo la Samp anche i bergamaschi passano al Meazza: decide una rete del centrocampista al 19' della ripresa. Rossoneri senza qualità, i nerazzurri conquistano il primo successo stagionale e abbandonano il segno meno portandosi a quota 2 in classifica MILANO, 15 settembre 2012 - Dopo la Samp anche l’Atalanta. Dopo il gol di Costa quello di Cigarini. Il Milan affonda ancora a San Siro, terra di conquista, dilatando tutti i suoi problemi. Da 82 anni non perdeva le prime due partite in casa. Se non è crisi questa, poco ci manca. Troppo brutta e inguardabile è la formazione rossonera, tanto bella e tosta è la squadra di Bergamo che conquista San Siro con una prova autorevole.
IL PALO DEL TANQUE — Ci vuole poco a capire che l’Atalanta è osso duro. Stefano Colantuono, che è un marpione, anche se deve rinunciare a Schelotto, vittima di una delle sue serpentine (questa volta in auto), schiera un compatto 4-4-1-1, dove i terminali offensivi sono Maxi Moralez e Denis. Dicono che l’argentino abbia smarrito la forma, ma con questo Milan si fa presto a diventare giganti. Al 21’, infatti, Acerbi si smarrisce in piena area, consegnando la palla a Denis: rasoterra e palo pieno. Occasione pazzesca a cui fa seguito la girata di sinistro al 23’ fuori di poco.
LA CRESTA NON BASTA — Insomma, è sufficiente analizzare i primi minuti di gioco, in cui i rossoneri non cavano un ragno dal buco con un gioco approssimativo e spesso scombinato, per mettersi le mani nei capelli. Allegri schiera El Shaarawy al fianco di Pazzini, lancia Ambrosini davanti alla difesa e la coppia olandese Emanuelson-De Jong esterni di centrocampo. Come dire, un muro davanti alla difesa. Al 28’ un lampo. Emanuelson lancia El Shaarawy; bolide del Faraone e respinta di Consigli che compie il miracolo su un’inspiegabile ribattuta del compagno d’armi Bellini. Solo un lampo, perché al 35’ Moralez impegna Abbiati. Merita un encomio Boateng al 41’, quando servito sull’esterno destro dell’area da Abate, allarga un po’ troppo il diagonale. Impreciso a scoordinato come tutto il Milan: 45 minuti senza senso e gioco; solo corsa e null’altro. Le buone notizie riguardano De Jong, fisico e dotato di piedi buoni, ma più che i meccanismi tattici servirebbero al povero Allegri poteri taumaturgici.
ANGOLI E ANGOLI — Scatta la ripresa e al 9’ Brivio con una sventola dalla distanza fa bruciare le mani ad Abbiati. Poco dopo l’ingresso di Nocerino per Ambrosini, all’11’ El Shaarawy si accentra al limite ma servirebbe un tiro angolato per sorprendere Consigli. L’ingresso di Nocerino regala qualcosa al Milan che però non riesce a decollare. La verità, invece, è che rossoneri e Atalanta giocano alla pari. E non è affatto un caso che al 19’ Cigarini da fuori area trovi l’angolo giusto alla sinistra di Abbiati. Così si fa.
ABBIATI EVITA L’UMILIAZIONE — Povero Milan. Lo sconcerto dilaga. E la palla non entra. Al 25’, addirittura, davanti a Consigli lisciano in tre: Boateng, Acerbi e De Jong. Allegri vivacizza la partita con un cambio: dentro Bojan per El Shaarawy. Tanto per gradire, insomma. E guarda caso mette Pazzini per la prima volta in condizione di colpire di testa una palla innocua. Ma come gioca male il Milan: incapace di confezionare un’azione degna di nota, mentre l’Atalanta esibisce gioco e sicurezza. Uno smarrimento conclamato che si allarga a macchia d’olio quando Abbiati al 39’ deve compiere un miracolo per alzare oltre la traversa il tiro di Moralez. Alla fine la vittoria dell’Atalanta, che abbandona il segno meno in classifica e si porta a quota 2, è meritata. A tre giorni dall’Anderlecht è davvero preoccupante.
Gaetano De Stefano


dal sito www.milannews.it

CADUTA CHE FA MALE: DE JONG TRA LE POCHE NOTE LIETE. EL SHAARAWY VOLITIVO MA SOSTITUITO, PERCHÈ?
LE PAGELLE di Pietro Mazzara
Abbiati 6: il tiro di Consigli è molto angolato. Per il resto ordinaria amministrazione.
Abate 5: impreciso nei cross, bloccato dal pressing avversario, tende ad accentrarsi quando dovrebbe allargarsi per dilatare gli spazi.
Bonera 6: qualche recupero importante, tiene bene la posizione.
Acerbi 5.5: parte molto bene nel primo tempo, anticipando il diretto marcatore e facendo ripartire l'azione con personalità. Poi l'errore sul palo di Denis lo frena, togliendogli un po' di tranquillità.
Antonini 5.5: in campo ci mette la solita intensità, i traversoni non sono sempre precisi. Sbaglia nel primo tempo quando, da un suo retropassaggio, nasce l'azione del legno colpito dall'attaccante argentino. 
Ambrosini 6: non si risparmia, recupera palloni e si fa notare soprattutto in attacco. Nella ripresa è costretto ad uscire per un problema fisico. (Nocerino 5.5: non riesce a cambiare il volto della mediana, anche se trova un paio di occasioni interessanti)
De Jong 6.5: una delle poche note liete della serata. Gran centrale di centrocampo, abile a recuperare palloni e districarsi nelle situazioni complicate. La personalità non gli manca.
Emanuelson 6: si fa notare soprattutto in fase di ripartenza. Qulache servizio interessante, qualcuno meno. Ha il merito di provarci sempre, sfruttando la sua corsa. (Constant sv)
Boateng 5.5: inizia in maniera positiva, soprattutto a livello di sacrificio, poi però cala e si intestardisce con tiri da lontano. Alla fine termina la gara zoppicando.
El Shaarawy 6.5: uno dei più positivi nel primo tempo, si sbatte in difesa e prova a farsi notare in attacco. Un paio di tiri controllati maldestramente da Consigli, avrebbero potuto regalare soddisfazioni. Nel secondo tempo Allegri lo toglie, destando qualche dubbio (Bojan 5.5: entra per cambiare le sorti della partita ma non incide)
Pazzini 5: sarà stato il ginocchio dolente o la mancanza d'assistenza, ma il Pazzo è quasi sempre fuori dal gioco.
Allegri 5: la formazione iniziale non convince, i cambi ancora meno. Toglie El Shaarawy, uno dei migliori in campo, sul risultato di 1-0 per l'Atalanta.