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3 novembre 2010, Milan vs Real Madrid 2-2




dal sito www.gazzetta.it

ECCO I 21 ANTI-REAL MADRID
2 novembre 2010 - Massimiliano Allegri, allenatore del Milan, ha convocato 21 giocatori per la gara di Champions League in programma domani contro il Real Madrid. L'elenco: Abbiati, Amelia, Antonini, Jankulovski, Nesta, Papastathopoulos, Thiago Silva, Zambrotta, Yepes, Abate, Ambrosini, Boateng, Flamini, Gattuso, Pirlo, Seedorf, Ibrahimovic, Inzaghi, Pato, Robinho e Ronaldinho.





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Prepartita - Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 3 novembre 2010



La Curva Sud ed il primo e secondo anello arancio per la partita con il Real Madrid
(dal sito www.fototifo.it)
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(dal sito www.fototifo.it)
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(dal sito www.fototifo.it)
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(dal sito www.fototifo.it)
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(dal sito www.fototifo.it)
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Foto Curva Sud


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Foto Curva Sud
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Foto Curva Sud
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Foto Curva Sud


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Foto Curva Sud
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Foto Curva Sud


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Foto Curva Sud
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Foto Curva Sud
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Foto Curva Sud




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I tifosi del Real Madrid a San Siro
(dal sito www.fototifo.it)
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La Curva Sud per la partita con il Real Madrid
(dal sito avanguardia1987.blogspot.com)




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A sinistra, un grandangolo dello stadio pieno;
a destra, le formazioni schierate prima del fischio d'inizio (dal sito realmadrid.com)




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I rossoneri si mettono in posa per la foto
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La schierata rossonera



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La formazione rossonera
(per gentile concessione di Riccardo Gaggero)





(da "Forza Milan!", novembre 2010)



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"Il Milanista" del 3 novembre 2010
(grazie alla Redazione de "Il Milanista")




Il Milan Club Seregno a San Siro per Milan vs Real Madrid 2-2
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Striscione Magliarossonera.it
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Panoramica Curva Sud


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Bandiere al Primo e Secondo Anello Blu
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Bandiere al Primo e Secondo Anello Blu
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L'inizio della scenografia della Curva Sud


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La coreografia della Curva Sud
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La coreografia della Curva Sud
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La coreografia della Curva Sud


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La coreografia della Curva Sud
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La coreografia della Curva Sud
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La coreografia AIMC al Primo
e Secondo Anello Arancio


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La coreografia AIMC al Primo
e Secondo Anello Arancio
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La coreografia AIMC al Primo
e Secondo Anello Arancio
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La coreografia AIMC al Primo
e Secondo Anello Arancio


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La coreografia AIMC al Primo
e Secondo Anello Arancio
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Il riscaldamento del Milan
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L'ingresso delle squadre e sullo
sfondo le stupende coreografie


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Il saluto tra le due squadre
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Le squadre schierate a centrocampo e sullo sfondo la maglia rossonera dell'AIMC
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Le squadre schierate a centrocampo e
sullo sfondo le stupende coreografie


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Una fase del secondo tempo
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Una fase del secondo tempo
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Una fase del secondo tempo


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Esultanza dopo il gol del pareggio di Inzaghi
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Esultanza del settore verde
dopo il gol del pareggio di Inzaghi
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Inzaghi rientra a centrocampo
dopo il gol del pareggio


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Esultanza dopo il gol del 2-1 di Inzaghi
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Inzaghi dopo il gol del 2-1






Cristiano Ronaldo a terra
(dal sito www.virgilio.it)


Higuain apre le marcature
(dal sito www.virgilio.it)





L'esultanza di Superpippo Inzaghi, autore di una doppietta
(dal sito www.virgilio.it)


Pirlo - Cristiano Ronaldo
(dal sito www.virgilio.it)





Gianluca Zambrotta
(dal sito www.virgilio.it)


Alexandre Pato in azione
(dal sito www.virgilio.it)



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Pippo Inzaghi si inarca per segnare di testa contro il Real Madrid
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L'esultanza di Pippo Inzaghi



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L'incontenibile gioia di Pippo Inzaghi dopo aver segnato
(in alto a destra, dal sito www.acmilan.com)
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Altre immagini dell'esultanza di Pippo Inzaghi per i suoi gol
(dal sito www.acmilan.com)
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Dieci anni fa, il 3 novembre 2010, Filippo Inzaghi entrava al 60' in Milan-Real Madrid 0-1 e in un quarto d'ora la trasformava in Milan-Real Madrid 2-1 (prima che poi un certo Pedro Leon segnasse al 94' il gol del definitivo 2-2). E persino San Siro, che pure ne aveva viste tante, non credeva ai suoi occhi. Quel che Inzaghi non sapeva è che si trattava dei suoi ultimi due gol e persino dei suoi ultimi minuti in Champions League: una settimana dopo, in un Milan-Palermo di campionato, subisce la lesione del crociato anteriore e del menisco esterno del ginocchio sinistro. A 37 anni, in pratica, finisce qui. Quel che Inzaghi sapeva - essendo una specie di sciamano che captava inspiegabilmente vibrazioni sconosciute al resto del mondo - è che in qualche modo avrebbe segnato una doppietta al Real Madrid, una delle difese più forti d'Europa, tanto da aver già pronte le due magliette celebrative per i gol numero 69 e 70, sventolate dopo i rispettivi gol. E chissà se quella sera aveva già pronte anche le magliette per i gol numero 71, 72, 73, 74... (di Giuseppe Pastore - 3 novembre 2020)




Immagini seguenti tratte dal "Guerin Sportivo"
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Higuain sigla il vantaggio del Real Madrid
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Inzaghi mette come sempre la firma: è il pareggio rossonero


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Altre immagini del pareggio di Pippo Inzaghi...
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...è il provvisorio 1-1


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Occasione per Ibrahimovic
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Duello Pato - Marcelo


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Il 2-1 di Filippo Inzaghi, per il 2-1 rossonero...
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...per lui sono 70 gol nelle Coppe Europee !


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Pedro Leon al 94' fissa il risultato sul 2-2


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Superpippo festeggia le sue 70 reti europee
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Inzaghi e Mourinho



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Inzaghi e Mourinho
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Massimo Ambrosini lascia il posto a Kevin-Prince Boateng
(dal sito www.acmilan.com)






Il "Corriere dello Sport" del 4 novembre 2010





(dal sito di Marca)


Mourinho indica il tre al pubblico milanista




Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 4 novembre 2010
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dal sito www.gazzetta.it

INZAGHI LEGGENDA D'EUROPA. MA AL 92' IL REAL SEGNA IL 2-2
Pippo entra dalla panchina e ribalta una gara dominata dagli spagnoli nella prima parte (al 45' il vantaggio di Higuain). Con la doppietta Inzaghi batte il record storico di gol nelle Coppe di Gerd Muller. Ma quando sembra finita Pedro Leon evita a Mourinho la prima sconfitta stagionale
MILANO, 3 novembre 2010 - Tutti ma non Inzaghi. José Mourinho lo aveva detto. Ibra, Pato, Dinho, Binho, ma non Pippo. Assaporava già la vittoria il tenebroso portoghese. Primo tempo d'antologia e gol di Higuain. La partenza della ripresa lascia presupporre altra succosa cronaca madridista. Invece al 59’ Allegri toglie Ronaldinho per Inzaghi e il trentasettenne centravanti rivolta la partita come un calzino, con una doppietta storica: 1-1 e 2-1. Gol numero 69 e 70 in Europa: re dei re. Più di Gerd Muller e Raul fermi a 69. Ma a rovinargli la festa è Pedro Leon che al 94’ trova il gol del pari. Il risultato più giusto.
GRAN REAL - Aver deciso all’ultimo istante di impiegare Thiago Silva non è certo una notizia rassicurante. Ma l’intervento al 5’ nell’area piccola del brasiliano su Higuain lanciato a rete scaccia le paure. E’ comunque un Mìlan già sotto pressione, perché due minuti prima Abbiati aveva deviato in angolo un rasoterra da fuori area di Gonzalo. Al 9’, poi, Pepe schiaccia di testa ma fuori misura; nulla di fatto, ma indizi che la dicono lunga. E’ il Real che ti aspetti. Votato al pressing, veloce e molto compatto. Undici solisti molto affiatati che alzano subito la voce e aggrediscono. Cristiano Ronaldo parte a sinistra; lo marca con le unghie affilate Abate. Ed è dura. Ma il Real è anche altro. Se non è CR7 ci pensa Ozil, oppure lo splendido Di Maria. Ma anche Khedira e Xabi Alonso. E pensare che al 10’ Boateng ha la palla gol: piattone destro, ma centrale. Troppo poco per uno come Casillas. Un lampo nella notte. Il Real si ricompone. A mangiarsi il gol al 12’ è anche Di Maria che fa faville, penetra in area, supera abilmente Zambrotta, ma poi spreca a lato.
GLI ERRORI DI IBRA - E’ un Real straripante, a cui il Milan oppone una tenace resistenza dedicandosi solo alle ripartenze. C’è Ronaldinho dietro Pato e Ibra; Boateng e Gattuso lottano come leoni. Ma i ragazzi di Mourinho hanno una marcia in più. Corrono e danno spettacolo con il marchio del portoghese impresso sulla pelle. La cronaca parla chiaro. Al 20’ Pirlo si guadagna lo stipendio salvando due volte di testa sulla linea. Prima su Higuain, poi su Ozil. Ai rossoneri non resta che cogliere l’attimo, sfruttare il minimo errore. Accade al 23’ quando Boateng recupera una palla e allarga a sinistra per Ibra che iscrive una “x” sulle occasioni mancate tirando addosso a Casillas. La seconda al 37’. Servito magicamente in area da Ronaldinho, tenta il pallonetto con la porta vuota, ma il risultato è solo una palla vagante. Preoccupante. Un po’ come la parata di Abbiati al 39’ sulla bordata dalla distanza di Xabi Alonso. Non può durare molto. Al 45’, infatti, il Milan va sotto. Nesta fa la frittata. Palla filtrante (una delle tante) di Di Maria per Higuain che solo davanti ad Abbiati non può sbagliare.
PIPPO NON BASTA - L’inizio della ripresa è un film già visto. Al 2’ CR7 fa bruciare le mani ad Abbiati con un destro elegante dal limite. Dominio costante. Da padroni di casa. Mica facile andare in superiorità numerica, tantomeno trovare varchi nella fitta rete del possesso palla madridista. Il Real, insomma, fa quello che vuole. Ci vorrebbe una scossa. Magari Inzaghi. Allegri lo fa entrare al 14’ al posto di Ronaldinho. Pippo è energia pura, semina adrenalina. Ma ha accanto fantasmi sperduti nella notte. Pato è inesistente. Ibra, invece, oppresso da una feroce marcatura, si spreme e lotta come un leone. E al 23’ sfruttando un varco sulla sinistra mette davanti a Casillas che Inzaghi, proprio lui, devia in rete. “Alta tensione” è un’iradiddio. Cambia volto alla partita e trascina tutta la squadra, fino a mettere dentro anche il 2-1, anche se con un fuorigioco di partenza. Ma al 94’ arriva la mazzata: il pareggio di Pedro Leon (entrato al posto di Pepe) che infila fra le gambe di Abbiati. Esulta Mou alla sua maniera. La sua mezza soddisfazione se l’è tolta, perché alla fine ottiene quello che vuole. Allegri mette in saccoccia una mezza impresa e tutto sommato può dormir sonni tranquilli: l’Ajax ha perso. Il secondo posto è salvo.
Gaetano De Stefano


dal sito www.milannews.it
IL DIAVOLO FA LE PENTOLE...PIPPO È NO-LIMITS, MA NON BASTA A BEFFARE IL REAL
LE PAGELLE di Matteo Calcagni
Abbiati 5,5: Entrambi i gol arrivano da distanza ravvicinata, ma se in occasione del primo può davvero poco, sul secondo un pizzico di attenzione in più, forse avrebbe aiutato
Abate 6,5: Impiega pochi minuti a prendere le misure a Cristiano Ronaldo, che gli dà tanto filo da torcere, e con il quale dà vita ad un duello avvincente. Riesce a dargliela vinta il meno possibile a rimanere e trova anche il tempo per una folata offensiva finalizzata da un insidioso traversone
Nesta 6,5: La disattenzione sul vantaggio madrileno macchia una prova che per il resto sarebbe molto vicina alla perfezione
Thiago Silva 6,5: L’unico a creargli qualche isolato grattacapo è Di Maria, sul quale comunque riesce ad esercitare un’ottima sorveglianza. Pulito e determinato negli altri interventi
Zambrotta 5,5: Dalla sua fascia di competenza, soprattutto nel primo tempo, arrivano le sollecitazioni maggiori, tradotte nei frequenti raddoppi di Ramos e Di Maria
Gattuso 7: Cuore, polmoni, abnegazione e spirito di sacrificio: un esempio per tanti compagni troppo convinti di poter far tutto soltanto con i piedi (84’Seedorf 5,5: Entra per tenere di più la palla: in alcuni casi sarebbe tuttavia più saggio limitarsi a buttarla il più lontano possibile)
Pirlo 5,5: Alonso e Khedira non lo mollano un attimo: entra ed esce dal match. La condizione atletica non lo aiuta
Boateng 5,5: Fino a qualche settimana fa riusciva come pochi ad abbinare corsa, grinta e tecnica. Sarà l’emozione per il palcoscenico importante, ma non riesce mai ad entrare nel vivo del gioco con la determinazione a cui ci ha abituati
Pato 5: Come all’andata, Carvalho e Pepe gli mettono i brividi, e lui scompare in una manciata di minuti (72’Ambrosini sv.)
Ronaldinho 5: Ramos lo francobolla: lui riesce a liberarsi due volte e a pennellare due assist per Ibra, che non lo ringrazia. Poi sparisce. (63’Inzaghi 8,5: Impiega quattro minuti a cambiare tutto. l’attacco del Milan, il risultato di una gara che sembrava già segnata e l’umore dei tifosi. Due gol, voglia da vendere: cos’altro occorre per giocare in questa squadra?)
Ibrahimovic 6: Sia chiaro: come i colleghi dell’attacco titolare non ha brillato, ma si fregia del merito di non essere mai scomparso e di averci sempre creduto, soprattutto in occasione del pareggio di Pippo
Allegri 5,5: Il pareggio brucia per come e per quando è arrivato, ma a conti fatti è il risultato più giusto per una gara che ha visto il centrocampo rossonero soccombere troppo presto e rimanere in piedi soltanto grazie al redivivo Gattuso. Difficile ipotizzare se Inzaghi avrebbe fatto ancora più danni se schierato dall’inizio. Altrettanto difficile, per lui, sarebbe stato fare peggio di Pato