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10 gennaio 2010, Juventus vs Milan 0-3




dal sito www.gazzetta.it

ANTONINI: "VINCERE A TORINO"
8 gennaio 2010 - Nella seduta di questa mattina Pato, Zambrotta, Seedorf si sono allenati a parte. Tutti e tre sono indisponibili per il big-match contro la Juve. Anche Borriello e Beckham hanno svolto lavori individuali. Intanto Antonini ha parlato a Milan Channel: "Sarà fondamentale andare a Torino contro la Juventus con lo stesso spirito che abbiamo avuto con il Genoa. Abbiamo un punto di vantaggio sulla Juve e vincere ci permetterebbe di affrontare con serenità la sfida di recupero con la Fiorentina".

SENZA ZAMBROTTA, SEEDORF E PATO
9 gennaio 2010 - Leonardo dovrà rinunciare a Zambrotta, Seedorf e Pato per il big-match di domani sera in casa della Juventus. I tre giocatori non hanno recuperato dai rispettivi infortuni e si aggiungono alla lista degli indisponibili completata da Abbiati, Oddo e Onyewu. In tutto 21 i giocatori convocati, questo l'elenco: Dida, Roma, Storari, Antonini, Bonera, Favalli, Jankulovski, Kaladze, Nesta, Thiago Silva, Abate, Ambrosini, Beckham, Flamini, Gattuso, Pirlo, Borriello, Di Gennaro, Huntelaar, Inzaghi, Ronaldinho.

JUVE-MILAN, QUANTE SFIDE. PER CLASSIFICA E NAZIONALE
La partitissima di questa sera deve scegliere l'anti-Inter ma vale molto anche in chiave azzurra. Ecco le chiavi per decifrarla
TORINO, 10 gennaio 2010 - Juventus-Milan vale tanto. Perchè per la Vecchia Signora è un esame di riparazione di quelli che non puoi fallire, e per il Diavolo un esame di maturità di quelli che ti cambiano la vita sportiva. Perchè l’Inter corre forte là davanti, nell’attico della classifica. E non c’è più tempo, e soprattutto non ci sono più punti da perdere, per rimanere aggrappati alla scia dell’armata calcistica di Mourinho. Juve-Milan vale tanto per i tifosi, perchè è una sfida monumento, scolpita nella storia del pallone di casa nostra - e non a caso Galliani parla di vero derby d’italia - e per i rispettivi allenatori semi-esordienti: Ferrara deve aggrapparsi ad una panchina, quella bianconera, che nelle ultime stagioni ha avuto più turn over di una partita di Coppa Italia, Leonardo deve far ricredere gli ultimi scettici rimasti, a inizio stagione il partito di maggioranza, adesso esigua opposizione, ma sempre pronta a riprendere fiato, convinti che di Guardiola (tecnico del Barcellona capace di vincere tutto pronti-via, con appena un briciolo di esperienza in panca) ce ne sia uno solo.
DUELLO AZZURRO - Ma Juventus-Milan vale tanto, non solo in chiave classifica, ma anche in prospettiva Mondiale. Già, perchè questa sfida la guarderanno in tanti, in Italia e all’estero. E soprattutto la guarderà Lippi, che, parole sue, ha già in testa il cuore del gruppo azzurro in chiave Mondiale, ma si riserva qualche margine di manovra dell’ultim’ora. Quello in cui confidano Amauri e Borriello. Che agli ordini di Lippi non hanno ancora giocato, ma confidano di farlo quando conterà di più, in Sudafrica. Ma, per strappare il passaporto azzurro, servono super prestazioni e gol. La giustificazione, lo "scusate il ritardo" per l’inserimento nel gruppo di chi il la qualificazione l’ha guadagnata sul campo. E per bruciare in volata, loro che più che sprinter sono totem d’area di rigore, la concorrenza di Pazzini, Quagliarella e Toni; per affiancarsi a Gilardino e Iaquinta, che il posto in aereo l’hanno già prenotato.
ALTALENA - Amauri e Borriello vivono momenti diversi, opposti. Il brasiliano, che da marzo sarà italiano, dopo aver volato alto, altissimo, nell’altalena del pallone del Belpaese, è adesso in picchiata. Cinque gol in tutto l’anno solare 2009, quattro in questa stagione. Pochini. E le panchine, dietro Trezeguet, in gare chiave della stagione, contro Bayern e Parma. Ma l’infortunio del francese gli offre una nuova opportunità. Al centro dell’attacco contro il Milan ci sarà lui. Come un anno fa, quando ad Abbiati segnò due volte, e quando molti invidiavano alla Juve quel centravanti brasiliano capace di far reparto da solo. Stasera Amauri è chiamato ad un lavoro chiave, nel nuovo modulo di Ferrara, che sa tanto d’antico: 4-4-2, o se volete 4-4-1-1. In pratica Diego gli giocherà alle spalle, il peso dell’attacco, di tenere alta la squadra bianconera, quando il Milan farà il gioco, peserà sulle sue spalle. E magari con una manovra meno impostata per vie centrali, come col rombo, ma con esterni chiamati a rifornirlo di cross in area, il digiuno di gol (gli manca dal 28 ottobre, doppietta alla Samp), dieta malsopportata, può finire. Borriello vola alto. Così tanto che può ora sognare un cielo azzurro all’orizzonte. Merito dei gol portatigli in dono dalla Befana, al Genoa, che portano a sette quelli stagionali. Merito di una concorrenza d’attacco sbaragliata, pur se temibile, formata da Inzaghi e Huntelaar. Merito, soprattutto, di una ritrovata salute atletica. Che, smaltiti i guai alla schiena dello scorso campionato, gli ha permesso di far tornare a parlare il campo, e non più solo le riviste di gossip, attratte come calamite da uno dei "belli" del calcio italiano. Stasera sarà il solito parafulmini dell’attacco rossonero, quello che prenderà botte e aprirà spazi per gli inserimenti dei piedi nobili di Ronaldinho, Pirlo e Beckham. E che da loro, per ricompensa, aspetterà la palla buona, quella che i centravanti veri sanno trasformare in assist. Borriello in Nazionale ha vissuto un Europeo, ha ancora tempo per guadagnarsi un viaggio intercontinentale.
Riccardo Pratesi





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Prima della partita
(dalla "Gazzetta dello Sport" del 10 gennaio 2010)




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Prima della partita
(da "Il Giornale" del 10 gennaio 2010)
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Prima della partita
(da "La Stampa Stadio" del 10 gennaio 2010)





I tifosi rossoneri a Torino
(dal sito avanguardia1987.blogspot.com)





(dal sito www.curvasudmilano.it)


(dal sito www.curvasudmilano.it)



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(dal sito www.curvasudmilano.it)



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(foto Curva Sud Milano)
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Il tifo bianconero




Il Milan Club Seregno e Maglia Rossonera a Torino per Juventus vs Milan 0-3
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Striscione Magliarossonera.it
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Colombo di Magliarossonera.it con l'amico Massimiliano del Milan Club Pescara
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Colombo con Massimiliano del Milan Club Pescara e al terzo anello lo striscione di Alternativa Rossonera


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Giorgio, Nicholas, Laura, Eleonora, Rachele, Alessio, Stefano, Marco del MC Seregno
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Lo striscione del Milan Club Seregno
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Lo striscione del Milan Club Seregno


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Coreografia Curva Sud
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Coreografia Curva Sud
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Coreografia Curva Sud


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Panoramica striscioni settore Milan
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Panoramica striscioni settore Milan
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Prima dell'inizio della partita


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Ingresso squadre in campo
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Saluto tra le squadre
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Panoramica dello stadio Olimpico prima
di un calcio d'angolo battuto dal Milan


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Il calcio d'angolo da cui nasce
il primo gol di Nesta
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Prima di un calcio d'angolo battuto dal Milan
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Beckham batte un calcio d'angolo


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Tabellone con il risultato finale
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Ronaldinho festeggia a fine partita sotto il settore dei tifosi rossoneri
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Festeggiamenti dei giocatori del Milan
a fine partita


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I giocatori del Milan festeggiano a fine partita
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I giocatori del Milan salutano i tifosi rossoneri



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David Beckham
(dal sito www.gazzetta.it)


Leonardo in panchina
(dal sito www.gazzetta.it)





Fallo di Ronaldinho su Salihamidzic
(dal sito www.gazzetta.it)


Gattuso in azione
(dal sito www.gazzetta.it)




La grinta di Ambrosini
(dal sito www.gazzetta.it)


La rete di Alessandro Nesta, che apre le marcature
(dal sito www.gazzetta.it)





Contrasto Borriello - Cannavaro
(dal sito www.gazzetta.it)


Ronaldinho e Diego
(dal sito www.gazzetta.it)





Intervento di Gattuso
(dal sito www.gazzetta.it)


Nesta controlla Amauri
(dal sito www.gazzetta.it)





Marco Borriello
(dal sito www.gazzetta.it)


Intervento di Poulsen su Pirlo
(dal sito www.gazzetta.it)





Ronaldinho esulta con Nesta
(dal sito www.gazzetta.it)


Gennaro Gattuso esulta
(dal sito www.gazzetta.it)





Rossoneri in festa
(dal sito www.gazzetta.it)



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Ronaldinho ed Alessandro Del Piero
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L'esultanza di Alessandro Nesta dopo aver segnato



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Ronaldinho, Nesta ed Abate festeggiano
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David Beckham va a festeggiare la rete di Ronaldinho



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David Beckham ed Alessandro Nesta a fine gara
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I giocatori rossoneri vanno a salutare i tifosi accorsi in trasferta




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La maglia lanciata a fine partita da Ronaldinho Gaucho a Diego Bomber. Ecco la sequenza del Gaucho
che dà la maglia a Diego, il quale inizialmente ha in mano il celebre due aste “Gaucho Joga Bonito”
(by Diego Bomber)
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VIDEO
(da "Forza Milan" - facebook)




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La "Gazzetta dello Sport" dell'11 gennaio 2010
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Il "Corriere dello Sport" dell'11 gennaio 2010



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"TuttoSport" dell'11 gennaio 2010
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La "Gazzetta dello Sport" dell'11 gennaio 2010



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(da "Il Giornale" dell'11 gennaio 2010)



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"Leggo Milano" dell'11 gennaio 2010
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(da "Leggo Milano" dell'11 gennaio 2010)




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(dalla "Gazzetta dello Sport" dell'11 gennaio 2010)
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dal sito www.gazzetta.it

E' IL MILAN L'ANTI-INTER. JUVE TRAVOLTA: 0-3
Nel posticipo della 19ª i rossoneri passano a Torino con Nesta e la doppietta di Ronaldinho. Tifosi bianconeri furibondi, invocato Del Piero ma il suo ingresso non ha cambiato la partita
TORINO, 10 gennaio 2010 - E' il Milan l’anti Inter. Ora è ufficiale: dopo lo scontro diretto tra le prime antagoniste batte 3-0 la Juve a Torino, con gol di Nesta e doppietta di Ronaldinho. Gestisce la partita da squadra che sa quello che vuole, riducendo i rischi al minimo, sfruttando i calci piazzati e crescendo alla distanza, pur senza mai forzare i ritmi. Ma basta e avanza contro una Juve sempre più in cerca di un’identità, e forse di un nuovo allenatore. Ferrara è appeso a un filo, il Cda bianconero gli aveva dato due partite per risollevare la squadra: a Parma è arrivato un successo sofferto, oggi però un passo falso, pesante per come è maturato, cioè dopo una prestazione scialba e poco convincente. E mercoledì, per la Coppa Italia, a Torino arriva il Napoli, in una partita dentro-fuori che mette in palio un obiettivo stagionale. Per i bianconeri le difficoltà sono anche ambientali, in prospettiva: il pubblico, disperato, nel secondo tempo ha attaccato giocatori, allenatore e società.
GARA TATTICA - Il primo tempo è molto tattico. Le squadre si studiano, e limitano i rischi al minimo. Poco gioco, e interrotto dai frequenti falli. La Juve è solida, ma in mezzo fa una fatica di Ercole a produrre gioco con la coppia di mediani Felipe Melo-Poulsen. Diego, pericoloso con un destro appena a lato, si muove molto: prova a cucire centrocampo e attacco, ma Amauri davanti è spesso anticipato dalla coppia Thiago Silva-Nesta. Il Milan è sornione: in mezzo Ambrosini si traveste da raccattapalle, sono quasi tutte sue, in avanti Borriello gioca di sponda. I più pericolosi sono però i difensori, e se Thiago Silva ci prova invano dalla distanza, Nesta trova il vantaggio su angolo.
NESTA GOL - Lo calcia Pirlo da sinistra, Melo buca, sul secondo palo il difensore romano appoggia a porta vuota. Milan avanti. E ora con il quadro tattico a suo favore, e gli spazi per provare il contropiede. I rossoneri si fanno ancora pericolosi con Ronaldinho di testa (!) su palla inattiva e tengono a bada senza soffrire le velleità di rimonta bianconera che non vanno oltre un destro di Chiellini in mischia: Dida si salva in due tempi. All’intervallo è 1-0 Milan, che non ha incantato, ma ha saputo fare qualcosa di più, e soprattutto segnare. Il pubblico dell’Olimpico, infreddolito e sgomento, invoca l’ingresso di Del Piero.
FERRARA CAMBIA - Nella ripresa avvio veemente della Juve, pericolosa però solo in mischia. Il pubblico contesta: non vede gioco e convinzione. Al 15’ entra Del Piero, esce Salihamidzic. Juve più offensiva, non c’è più tempo per temporeggiare. Due minuti più tardi esce anche Poulsen, ma in barella, infortunato. L’ennesimo bianconero k.o..Dentro De Ceglie, che si piazza sulla fascia sinistra di centrocampo, con Diego che parte dalla parte opposta, dove si perderà, defilatissimo. Ma quello che non cambia è l’atteggiamento poco convinto dei bianconeri, che non riescono ad ovviare alla magagne della manovra.
CHIUDE DINHO - Il Milan allora comincia ad osare. Cresce, prende coraggio e campo. Si rende conto che può chiudere i conti. E lo fa ancora su calcio piazzato. Corner di Pirlo da sinistra, Ronaldinho di testa, una deviazione di De Ceglie non dà scampo a un Manninger sempre poco sicuro, stasera. 2-0 Milan. Che nel finale dilaga, ancora con Ronaldinho, ancora su azione d’angolo. Rossoneri a -8 dall’Inter con una partita in meno, Juve in crisi nera. Troppo brutta per essere vera.
Riccardo Pratesi


dal sito www.milannews.it

LE PAGELLE
Dida 6: L’abulia di Amauri e Diego lo costringe ad un paio di interventi, e nulla più. Dopo la sfida con il Genoa, altra serata da sbadigli.
Abate 6: Fa bene ciò che gli riesce meglio: correre, cercando di offrire un’alternativa agli ingorghi in linea mediana. Qualche errore in fase di disimpegno, bilanciato dalla solita cospicua dose di dinamismo e buona volontà. Da perfezionare l’intesa con Beckham.
Nesta 7: Si divide Amauri con Thiago Silva, e adempie impeccabilmente alla sua metà. Uno svarione di mezza difesa juventina gli spalanca davanti il 3° sigillo in campionato.
Thiago Silva 7,5: Nel primo tempo i pericoli per l’area di rigore rossonera piovono arrivano soprattutto da palle sporche che piovono dai piedi di Diego. Beh, lui le neutralizza tutte, con determinazione e pragmatismo. Sovrasta Amauri – e tutti quelli che gli ronzano intorno- dal primo all’ultimo minuto.
Antonini 6,5: Come Abate, lavora tanto in fase di non possesso, giocando in appoggio ai centrocampisti. Corre, sgomita ed è ordinato in difesa: Bravo Luca!
Gattuso 6: Quando c’è da riporre il compasso e lavorare di sostanza, non si tira certo indietro: contro i muscoli del centrocampo juventino, la sua grinta risulta determinante. Un passo avanti rispetto a mercoledì.(64’ Flamini 6)
Pirlo 6,5: Non ne sbaglia una: le sue giocate illuminano il deserto di falli e palloni sparacchiati alla cieca che è stata la partita dell’Olimpico.
Ambrosini 6: Ripetere la prova di mercoledì era ai limiti delle possibilità umane: perfetto come schermo davanti alla difesa, ordinato e combattivo nel cuore del centrocampo.
Beckham 6: Si fa in quattro per occupare bene gli spazi e per coprire. Si sbatte per trovarsi sempre al posto giusto, ma troppo spesso i compagni lo ignorano. Quando lo beccano, scodella cross al curaro. Positivo.
Ronaldinho 7,5: Grygera, Salihamidzic e Poulsen non gli riservano certo un trattamento da ospite d’onore. Costretto a troppe giocate corte, soffre tanto il pressing e non riesce a trovare guizzi di particolare bellezza. In compenso, trova due gol che valgono oro!
Borriello 7: Nel primo tempo, mentre in tanti si chiedevano perché il Milan tardasse tanto ad uscire dagli spogliatoi, lui teneva in scacco l’intera difesa juventina. Vince il duello con Cannavaro che non è certo un novellino e non smette mai di lottare. Operaio indomito. (82’Huntelaar sv.)
Leonardo 6: Il coraggio e la fiducia non perdono mai…