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28 ottobre 2009, Napoli vs Milan 2-2




dal sito www.gazzetta.it

NESTA SI E' ALLENATO
27 ottobre 2009 - Allenamento di rifinitura per i rossoneri, prima della partenza per Napoli, dove domani sera è in programma la gara con gli azzurri. La riduzione della microfrattura al naso non ha precluso a Nesta di allenarsi con i compagni. Il difensore ha lavorato regolarmente in gruppo. Stesso discorso per Abate, Gattuso e Abbiati. Al termine Leonardo ha diramato la lista dei convocati: Dida, Roma, Donnarumma, Antonini, Favalli, Kaladze, Nesta, Oddo, Thiago Silva, Zambrotta, Abate, Ambrosini, Flamini, Pirlo, Seedorf, Borriello, Huntelaar, Inzaghi, Pato, Ronaldinho. Giocatori indisponibili: Abbiati, Storari, Bonera, Jankulovski, Onyewu, Gattuso, Di Gennaro.





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Prima della partita
(dalla "Gazzetta dello Sport" del 28 ottobre 2009)






Leonardo osserva dalla panchina
(dal sito www.virgilio.it)


Ambrosini stacca
(dal sito www.virgilio.it)





Pippo Inzaghi segna il primo gol rossonero
(dal sito www.virgilio.it)


Pato in azione
(dal sito www.virgilio.it)





Pippo esulta dopo il gol...
(dal sito www.virgilio.it)


...e festeggia con Ronaldinho
(dal sito www.virgilio.it)





Clarence Seedorf in azione
(dal sito www.virgilio.it)


Pato esulta dopo la sua rete del 2-0
(dal sito www.virgilio.it)





Pato festeggia il raddoppio con Ronaldinho


Ancora l'esultanza per il 2-0 del Milan
(dal sito www.virgilio.it)





Denis regala il pareggio al Napoli
(Ansa)


Ronaldinho
(dal sito www.virgilio.it)



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(da "Leggo Milano" del 29 ottobre 2009)




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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 29 ottobre 2009)




dal sito www.gazzetta.it

CUORE NAPOLI. MILAN AFFERRATO AL 93'
Sotto di due gol dopo sei minuti (Inzaghi e Pato), gli azzuri di Mazzarri rincorrono i rossoneri che restano in dieci all'86' per l'espulsione di Abate. Al 90' arriva lo splendido gol di Cigarini; sul filo di lana quello di Denis
NAPOLI, 28 ottobre 2009 - Bastano due acuti, quando il Napoli non ne ha più, per agguantare il Milan; quando ormai tutto sembra perduto. Annichiliti dopo soli cinque minuti di gioco per i gol di Inzaghi e Pato, gli azzurri ricuciono lo strappo, attaccano più con il cuore che con le gambe e dopo l'espulsione per doppia ammonizione di Abate all'86' raccolgono i frutti di una gara sofferta, accorciando prima con Cigarini al 90' e pareggiando al 93' di Denis.
PARTITA A SCACCHI - L'autostima del Napoli si riconosce nell'entusiasmo di Walter Mazzarri che modella la squadra a piacere. C'è il Milan? Ecco quindi un più prudente 4-2-3-1, perché una punta sola (Quagliarella) non dà riferimenti e tre piedi buoni come quelli di Maggio, Lavezzi e Hamsik sanno fare tanto male. Per ostacolare senza limiti i rossoneri, piazza davanti alla difesa Pazienza e Gargano, uomini di rottura. L'autostima convince invece Leonardo a insistere sul 4-3-3, con quattro varianti rispetto a Verona: Abate per Oddo, Zambrotta per Antonini, Ambrosini al posto di Flamini e Inzaghi preferito a Huntelaar. E' la partita a scacchi ipotizzata dal tecnico rossonero che si riserva di correggere in corsa.
UNO-DUE - Ma le vie del calcio sono infinite e imprevedibili. Basta in fatti poco al Milan per cucirsi addosso la partita e pochi secondi a Inzaghi per infilare De Sanctis. Bravo Seedorf a tagliare verticalmente la distratta difesa del Napli e servire Inzaghi, pronto come un avvoltoio a raccogliere al limite, penetrare in area e battere di sinistro De Sanctis. Un pugno nello stomaco a cui si aggiunge il gancio destro micidiale di Pato quando scatta il 6'. Inzaghi allunga di testa dalla linea del centrocampo per lo straordinario "Papero" che fugge via: scatto bruciante e testa alta per metà campo, poi il bolide sicuro che incide il 2-0 sul tabellone. San Paolo ammutolito e Napoli che prima di riprendersi impiega una decina di minuti.
PAURA NESTA - La volontà non manca. Mazzarri predica velocità e la squadra applica i consigli, ma regna troppa confusione nonostante l'impegno di Hamsik e Maggio. Il Milan, senza Nesta dall'8' per un problema all'adduttore della gamba destra, si difende e riparte, ma senza esagerare, badando semmai a rallentare il ritmo. A funzionare, e questa è la nuova idea, è la posizione di Seedorf nel vertice alto del centrocampo. L'olandese recupera palla e si sacrifica, alla stregua di Ronaldinho, il cui fuoco predicato da Leonardo è però ancora un'immagine allegorica. Il Napoli ci mette il cuore, ma si perde negli ultimi metri per mancanza di lucidità e distrazione.
RIECCO DIDA - Dopo il riposo il Milan in possesso palla congela il gioco perché capisce che il Napoli ha polmoni e passione per andare in gol. Gli azzurri sono treni che volano sulle fasce e a ripetizione Dida deve esaltare il suo garnde sopessore. Prima respingendo due volte su Lavezzi e Maggio al 2', poi chiudendo la strada all'11' Gargano, Hamsik e ancora Lavezzi. Leonardo corre ai ripari per non rovinare la festa e abbabndona il 4-3-3 per un compatto 4-4-2. Il sacrificato è Ronaldionho per l'interditotrere Flamini; il Gaucho non ci sta e manda a quel paese Leonardo. Mazzarri dal canto suo rivoluziona tutto: dentro Cigarini, Datolo e Denis, fuori Pazienza, Campagnaro e Quagliarella. Ma il passare del tempo coincide con il calo fisico degli azzurri che attaccano a folate, ma senza incidere. Il Milan ci mette poi del suo frammentando il ritmo con un possesso palla sapiente. Quello che poi fa ripartire l'azione e al 21' potrebbe regalare il 3-0 se Inzaghi, dopo avere evitato De Sanctis non alzasse troppo oltre la traversa. Al 40' è invece Grava ad anticipare Borriello al momento del tiro.
FINALE EPICO - Dal 41' il Milan gioca in dieci per l'espulsione di Abate (doppia ammonizione) e l'uomo in più paga. Al 45' arriva infatti il gran gol di Cigarini: botta dalla distanza nel sette. E' proprio vero: le vie del calcio sono infinite e imprevedibili, perché al 48' arriva lo splendido colpo di testa di Denis a fil di palo su cui Dida non può nulla. Giustissimo per il Napoli e Mazzarri; velenoso e difficile da digerire per il Milan e Leonardo.
Gaetano De Stefano


dal sito www.milannews.it

LE PAGELLE di Alberto Gasparri
Dida 7,5: Dalla paperissima del Bernabeu, ai miracoli del San Paolo. Se il doppio vantaggio rossonero resiste fino al 93', gran parte del merito va a lui.
Abate 6-: Il 2-0 dopo soli 7 minuti lo costringe a limitare al massimo le sortite offensive, soprattutto perchè dalle sue parti bazzica un certo Lavezzi, tenuto a bada piuttosto bene. Ma a 10' dal termine, già ammonito (seppur ingiustamente), atterra Gargano e costringe il Milan a giocare in 10 uomini i minuti finali, quelli che costeranno i 3 punti.
Nesta sv: Kaladze (7'pt) 6: Chiamato a rilevare Nesta dopo una manciata di minuti, va a prendersi Quagliarella e lo tiene a bada con attenzione per tutta la gara.
Thiago Silva 6,5: Al contrario di Kaladze, non va a prendersi nessuno, ma le prende praticamente tutte. Da leader difensivo, va a chiudere dovunque c'è bisogno. Stremato, perde il duello con l'arrembante Denis a 2' dal termine.
Zambrotta 6: Come Abate, si limita nelle proiezioni in avanti, restando ancorato al reparto difensivo, dove lavora decisamente meglio rispetto alle ultime uscite.
Ambrosini 5,5: Nel primo tempo, insieme a Pirlo, cede troppi metri al forcing napoletano, abbassando il baricentro fino a toccare la linea di difesa. Serata tutt'altro che facile.
Pirlo 6: Lui che è l'essenza del calcio razionale, si vede derubato del tempo dagli avversari, ma si rimbocca le maniche e trova quasi sempre un secondo per il passaggio giusto.
Seedorf 6,5: Trequartista per tutto il primo tempo, e per gran parte della ripresa, regala a Inzaghi l'assist dell'1-0. Mettendoci piedi e forza, è lui ad annullare le distanze spesso enormi tra i reparti, cercando di tener su il centrocampo.
Pato 7: Segna il gol del 2-0 dopo 7 minuti; da quel momento, è l'unico a mantenere la voglia e la capacità di far male e a creare problemi alla difesa del Napoli.
Ronaldinho 5: Gioca 60 minuti, ma a quelli del Napoli ne bastano 5 per capire che occorre soltanto raddoppiarlo per rovinargli la serata. Soffre tantissimo il pressing avversario, e quando se ne libera, viene fermato senza problemi.
Flamini (15'st) 6,5: Gioca mezz'ora da combattente, dando una grande mano ai compagni di reparto. Finisce come terzino destro dopo l'espulsione di Abate.
Inzaghi 6-: Punisce la retroguardia azzurra dopo soli 2', ma a metà fallisce a porta vuota il colpo del k.o. Borriello (25'st): sv.
Leonardo 6: Sceglie di nuovo gli uomini giusti.