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5 ottobre 2008, Cagliari vs Milan 0-0




dal sito www.acmilan.com

A CAGLIARI CON INZAGHI
4 ottobre 2008 - C'è anche Inzaghi tra i venti convocati di Ancelotti per la trasferta del Milan in Sardegna contro il Cagliari, posticipo della sesta giornata. Recuperato Jankulovski, fuori invece i vari Kaladze, Senderos, Nesta, Pirlo, Borriello e pure Favalli. Questa la lista. Portieri: Abbiati, Dida, Kalac. Difensori: Antonini, Bonera, Darmian, Jankulovski, Maldini, Zambrotta. Centrocampisti: Ambrosini, Cardacio, Emerson, Flamini, Gattuso, Seedorf. Attaccanti: F. Inzaghi, Kakà, Pato, Ronaldinho, Shevchenko.

MILAN, ANCORA KA-PA-RO. E INZAGHI TORNA A SORRIDERE
4 ottobre 2008 - Alla vigilia del posticipo di Cagliari, Ancelotti dopo il lungo infortunio convoca il centravanti (che partirà dalla panchina) e confessa che quella con Kakà, Pato e Ronaldinho "è la soluzione più affidabile".
Filippo Inzaghi rientra nel giro. Carlo Ancelotti lo ha convocato per la trasferta di Cagliari e partirà dalla panchina. Un'arma in più per il tecnico a caccia della sesta vittoria consecutiva.
EFFETTO NOTTE - Conviene sfruttare il fattore notte, perché sempre sotto i riflettori il Milan ha ottenuto il filotto scacciacrisi. E per mantenere il ritmo si è detto pronto a confermare il Ka-Pa-Ro, Kakà, Pato e Ronaldinho insieme. "In questo momento credo sia la soluzione più affidabile - ha spiegato il tecnico prima della partenza per Cagliari -. Hanno fatto bene nel derby e meritano la conferma, anche se Shevchenko si è sbloccato con lo Zurigo e Inzaghi è tornato disponibile".
LA FORMA DEL GAUCHO - Ronaldinho verrebbe così impiegato per la terza volta consecutiva dopo il derby e la coppa Uefa; un'ipotesi che solo una decina di giorni fa sembrava irrealizzabile. "La forma migliora di partita in partita, è un giocatore che sa gestirsi. È fermo in campo? Se fa certe cose ora, figuriamoci cosa farà quando correrà...".
TRASFERTA RISCHIOSA -Soddisfatto, ma allo stesso tempo prudente. La trasferta in Sardegna non lo tranquillizza affatto. L'allenatore rossonero teme il Cagliari, una squadra "che gioca bene al calcio", che non vede l'ora di cancellare lo zero in classifica. Ancelotti è convinto che contro la formazione di Allegri bisognerà sfoggiare attenzione e concentrazione: "Se ottenessimo un risultato positivo - è il suo pensiero -, potremmo lavorare con maggiore serenità durante la sosta. Sarebbe importante".
IL GRUPPO - Ma Ancelotti è altrettanto convinto dei mezzi del suo Milan: "Ora lo posso dire. Siamo tra le squadre favorite", dice tutto di un fiato. "È soprattutto merito dei giocatori. Ho a disposizione un gruppo sano, formato da giocatori molto disponibili che stanno bene insieme. Questo è fondamentale per poter lavorare in maniera corretta, la fiducia aumenta. Questo periodo ci ha fortificato".





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Il settore dello stadio di Cagliari riservato ai tifosi del Milan





Ricardo Kakà
(dal sito www.acmilan.com)


Gianluca Zambrotta
(dal sito www.acmilan.com)





Alexandre Pato
(dal sito www.acmilan.com)





Daniele Bonera
(dal sito www.acmilan.com)


Massimo Ambrosini
(dal sito www.acmilan.com)





Gennaro Gattuso contrastato da Paolo Bianco
(Ansa)


Un'azione di Ronaldinho
(Ap)





Maldini chiuso da tre avversari (Ap)



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La "Gazzetta dello Sport" del 6 ottobre 2008
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Il "Corriere dello Sport" del 6 ottobre 2008



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(da "L'Unità" del 6 ottobre 2008)




dal sito www.gazzetta.it

IL MILAN FRENA A CAGLIARI
Al Sant'Elia finisce 0-0. Rossoneri involuti contro la volenterosa squadra di Allegri che sfiora la vittoria e raccoglie il primo punto in campionato. Male Ronaldinho
CAGLIARI, 5 ottobre 2008 - Bello di notte? Dipende dai gusti. Quello bloccato dal Cagliari al Sant'Elia è senza dubbio uno dei più brutti della storia più recente del Milan. I rossoblù fermano la marcia dei rossoneri con uno 0-0 che fa più male alla squadra di Allegri più volte vicina al gol. Per il Milan un passo indietro e un'occasione perduta per avvicinarsi al vertice. Per il Cagliari un piccolo passo che cancella lo zero in classifica.
CONFERME - Massimiliano Allegri rinuncia a logori tatticismi e muraglie difensive. Al Milan oppone il 4-3-1-2 con Cossu ispiratore di Larrivey e Acquafresca. Servono punti come il pane, così come serve ai rossoneri la continuità, parolona da aggiungere alle tre vittorie consecutive in campionato. Memore del bel derby il tecnico emiliano conferma il pezzetto di Brasile in attacco, Kakà e Dinho dietro a Pato, puntale dell'albero di Natale, e Seedorf centrale modello Pirlo.
GRANDE PARTENZA - I numeri rossoneri della settimana hanno fatto il giro del mondo, ma a dire il vero a spaventare di più è il Cagliari. La partenza dei rossoblù è infatti veemente, direttamente proporzionale alle disattenzioni difensive del Milan che regala autostrade. Come al 3' sulla destra dove Fini gabba tutti e dalla linea di fondo mette dentro: la palla attraversa tutta la linea di porta, ma nessuno si fa trovare al posto giusto per spingerla dentro.
CAGLIARI E CARATTERE - Il punto di riferimento dei sardi è Cossu: giocatore tecnico e intelligente. Tutta la manovra è concentrata su di lui e come i compagni è pronto ad arretrare e restare dietro la linea del pallone quando il Milan attacca. Allegri chiede sacrifici a tutti per creare superiorità numerica in ogni settore del campo e la tattica funziona. Anche quando c'è da ripartire con verticalizzazioni veloci che tagliano in due il Milan. Il Cagliari, insomma, fa quel che può, ma sa regalare fiammate e quando si incendia per gli ospiti sono dolori. Come accade al 20' quando Cossu approfitta di un buco, lascia a Larrivey che conquista palla, evita Maldini e Abbiati ma poi, da posizione decentrata spreca a lato. E il Milan che fa? Senza spazi e pressato a 360 gradi fa girare la palla, ma senza concludere a rete, eccezion fatta per un pallonetto fallito da Pato e sventato da Marchetti in uscita. Insomma è il solito Milan: notoriamente lento e lezioso che cerca soluzioni tanto accademiche quanto inutili in una selva di gambe rossoblù. La partita in cui la mancanza di Pirlo è devastante: lui con le sue magiche verticalizzazioni. Va male invece ai sardi, che al 34' perdono Larrivey per un grave infortunio, sostituito da Allegri con il leggero Jeda. Insomma, un primo tempo mediocre con un Cagliari vivace e un Milan senza bollicine: senza il Ronaldinho del derby e la mancanza di gioco sulla fasce, anche se Zambrotta è incisivo e qualche volta regale belle giocate.
INVOLUZIONE ROSSONERA - Dopo il riposo i rossoneri attaccano con più convinzione, con Seedorf spostato a destra e Gattuso in mezzo al centrocampo. Più veloci e concentrati mettono sotto i sardi che hanno dalla loro la praticità. Acquafresca si fa pescare perennemente in fuorigioco, ma almeno ci provano e solo un errore di mira impedisce a Fini di battere Abbiati al 16' poco dentro l'area di rigore. E cosa non sbaglia Agostini al 19', quando spreca a lato con la porta spalancata davanti a sè. Non c'è copertura e filtro e Ancelotti se ne accorge, così Gattuso e Seedorf cambiano di nuovo. Insomma il Cagliari mette sotto il Milan e nonostante le due buone occasioni capitate a Pato (diagonale e colpo di testa) Ancelotti, che non ne vuol sapere di tornare a casa senza i tre punti, mette dentro con un po' di ritardo Inzaghi e Seedorf per Pato e lo spento Ronaldinho. Ma a mancare il gol d'un soffio è Ambrosini di testa, palla che non entra per una leggera deviazione in angolo di Sheva. Poi le clamorose occasioni capitate a Fini e Conti al 90'; questione di centimetri e sogno sfumato, ma un punto che regala ossigeno alla precaria classifica del Cagliari.
Gaetano De Stefano


dal sito www.sportmediaset.it

LE PAGELLE di Simone Benzoni
Larrivey 5 Fa in tempo a mangiarsi un gol e a beccarsi un'ammonizione giusta per fallo di mano prima di lasciare il campo per infortunio dopo soli 34 minuti.
Agostini 5 Non ha mai segnato in carriera. Se ci fossero dubbi sul perché osservare con attenzione cosa ha combinato al 19' della ripresa. "Pregevole" nell'occasione il lancio di Gattuso. Per l'avversario ovviamente.
Acquafresca 5,5 Troppo spesso in fuorigioco, troppo spesso a terra. Alla fine i pericoli veri li hanno creati gli inserimenti dalle retrovie.
Kakà 6,5 Una fiammata sulla sinistra intorno alla mezz'ora. Pisano e Lopez non ci capiscono nulla, ma anche Ambrosini dimostra di avere grossi dubbi su come si calcia a botta sicura. Un'altra ad un quarto d'ora dalla fine, sempre sulla fascia mancina. Almeno un pizzico di vivacità in una serata di noia.
Ronaldinho 4,5 Dopo i fasti del derby, una prestazione a tratti imbarazzante. Un bel lancio in verticale per Pato subito prima del cambio con Sheva, per il resto dribbling fini a se stessi e grandi passeggiate.