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7 dicembre 2008, Milan vs Catania 1-0




dal sito www.gazzetta.it

IL MILAN È A PEZZI. PERDE ANCHE RONALDINHO
Dopo Pirlo, Ambrosini, Seedorf, Bonera, Inzaghi, Nesta e Borriello, il brasiliano si ferma per un risentimento muscolare. Ancelotti su kakà: "Conosco perfettamente il suo pensiero, non vedo tutto questo disagio. Da quando è arrivato ha sempre giocato da trequartista. Solo lo scorso anno è stato impiegato da punta"
6 dicembre 2008 - Milan a pezzi e con gli uomini contati. Carlo Ancelotti non potrà contare nemmeno su Ronaldinho per la sfida di San Siro contro il Catania: il brasiliano, infatti, ha accusato un risentimento muscolare nell'ultimo allenamento, finendo escluso dalla lista dei convocati. Out anche Pirlo, Ambrosini, Seedorf, Bonera e Inzaghi, oltre ai vari Nesta e Borriello. L'elenco: Abbiati, Dida, Antonini, De Vito, Favalli, Jankulovski, Kaladze, Maldini, Senderos, Zambrotta, Cardacio, Emerson, Flamini, Gattuso, Pedrocchi, Kakà, Pato, Shevchenko, Viudez. Probabile quindi l'impiego di Kakà alle spalle di Pato e Sheva.
KAKA' - Insomma, contro il Catania è emergenza totale. Ma la partita contro la formazione siciliana è una "verifica importante" per i rossoneri, a sentire Carlo Ancelotti. A complicare i piani del tecnico sono infortuni e defezioni, non il presunto malumore di Kakà. "Non c'è nessun problema", dice l'allenatore provando a chiudere il "caso" legato alle dichiarazioni del brasiliano, che ieri ha espresso le proprie considerazioni sul ruolo occupato campo.
SU KAKA' - "Conosco perfettamente il pensiero di Kaká, non vedo tutto questo disagio del giocatore. Lui quest'anno parte da una posizione più arretrata rispetto alla scorsa stagione. Parlo con lui tutti i giorni, abbiamo avuto un momento di riflessione, ma non c'è disagio", dice Ancelotti. "Kaká segna di meno? È normale, visto che parte da una posizione più arretrata. Quando c'è un problema, si parla con il giocatore e si trova la soluzione. Quando non c'è nemmeno il problema... Da quando è arrivato al Milan, Kaká ha sempre giocato da trequartista. Solo lo scorso anno è stato impiegato da punta".
PASSI FALSI - Il dibattito sull'umore dell'ex Pallone d'Oro rischia di far passare in secondo piano la "settimana negativa" vissuta dal Milan, sconfitto una settimana fa a Palermo e eliminato in coppa Italia dalla Lazio. "Abbiamo sbagliato il match di Palermo, ma abbiamo tutto il tempo per rimediare. Non è un momento critico, possiamo risollevarci in fretta. Abbiamo pagato gli infortuni e le assenze a centrocampo: a Palermo abbiamo dovuto schierare elementi in condizioni precarie perchè non avevamo ricambi".
FUTURO - Nulla è compromesso: "Con una serie positiva ci riavvicineremmo allo scudetto. Dobbiamo vincere per ripartire", dice Ancelotti. "Abbiamo bisogno di 3 punti contro il Catania per preparare poi nel modo giusto la gara con la Juventus".





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"San Siro Calcio" del 7 dicembre 2008
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"Il Milanista" del 7 dicembre 2008



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La Curva Sud per la sfida con il Catania
(dal sito avanguardia1987.blogspot.com)





Gennaro Gattuso
(dal sito www.acmilan.com)


Andriy Shevchenko
(dal sito www.acmilan.com)





Ricardo Kakà
(dal sito www.acmilan.com)


Pato di testa
(dal sito www.acmilan.com)





Mister Ancelotti
(dal sito www.acmilan.com)


Gennaro Gattuso
(dal sito www.acmilan.com)





Kakà mette a segno l'1-0
(dal sito www.acmilan.com)


Kakà festeggiato dai compagni per il gol decisivo
(dal sito www.acmilan.com)




Maglia Rossonera a San Siro per Milan vs Catania 1-0
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(da "L'Unità" dell'8 dicembre 2008)




dal sito www.gazzetta.it

MILAN COL MINIMO SFORZO. CATANIA BEFFATO DA KAKA'
Rossoneri sottotono e in piena emergenza contro la squadra di Zenga. Decide il brasiliano con la deviazione decisiva di Stovini. Al 90' i rossazzurri protestano per un fallo di mano di Kaladze in area su cui Gervasoni sorvola
MILANO, 7 dicembre 2008 - All'ultimo cerotto il Milan raccoglie tre punti d'oro. A decidere la sfida contro il Catania è un gol di Kakà, deviato in porta da Stovini. Un guizzo in mezzo a una brutta partita con un finale rabbioso della squadra di Zenga che protesta al 90' per un fallo di mano di Kaladze in piena area, ritenuto involontario dall'arbitro Gervasoni. Alla fine vince il profilo più operaio del Milan che gioca molto alla Gattuso a discapito della fantasia. Il Catania fa il suo dovere, tiene il ritmo e si avvicina al gol, ma alla fine l'esperienza, nonostante le assenze, fa la differenza.
EMERGENZA - Non sparate sul pianista, verrebbe da dire. L'emergenza è ormai acclarata. Sette assenti: Bonera e Nesta, Pirlo, Ambrosini e Seedorf, Ronaldinho e Borriello. Inzaghi invece c'è, ma negli spogliatoi per non prendere freddo. E' stato precettato con il suo raffreddore da Adriano Galliani vista la penuria di attaccanti. Carlo Ancelotti, infatti, davanti a Kakà schiera per la prima volta insieme Pato e Shevchenko. Recupera Gattuso, è già è manna, schierato sulla mediana con Emerson e Flamini. Walter Zenga radiocomanda il suo Catania dalla tribuna per squalifica. Schieramento accorto con due punte di ruolo: Mascara e Paolucci.
KAKA' E GATTUSO - E scorrendo il film del primo tempo risalta molto di più la tenuta dei siciliani che difendono con ordine il reparto davanti a Bizzarri e si scatenano in attacco con i più classici contropiede. Il Milan gioca a tratti. Gattuso è il collante, Kakà il punto di riferimento. Pato se la cava bene e svaria che è un piacere. Sheva è come il Milan: intermittente. Dopo i pirmi 45' i rossoneri totalizzano dieci tiri, di cui 7 in porta. Almeno tre vengono neutralizzati dalla bravura di Bizzarri; gli altri sono solo timidi tentativi che non spaventano la squadra diretta per un giorno da Pino Irrera. Sorprende, semmai, la capacità del Catania di sviluppare il gioco sulle fasce, soprattutto quella sinistra, da cui scaturisce la grande occasione di Mascara, il cui fendente va a sbattere sul palo alla sinistra di Abbiati. Tatticamente è un Milan confuso, che si aggrappa all'improvvisazione dei suoi brasiliani. Ma non può bastare.
SCOSSA - All'inizio della ripresa, Ancelotti dà una scossa al centrocampo, togliendo il claudicante Emerson per Favalli. Ma nel nuovo disegno del tecnico rossonero, il neoentrato si piazza in difesa al posto di Jankulovski che avanza sulla mediana. La giocata di classe di Kakà dopo un paio di minuti, sinistro a giro di poco alto, non scuote invece la squadra che inanella una serie di errori da far rabbrividire, soprattutto nel più banale cross. Il Catania gioca a memoria e al 18' si rinforza con Tedesco che rileva l'infortunato Terlizzi. Sostituzione che coincide con il vantaggio rossonero, preceduto dal miracolo di Bizzarri sulla punizione di Pato. Lo segna Kakà di testa, con la collaborazione di Stovini che tradisce Bizzarri. Entra la punta Plasmati per Biagianti perché Zenga non ci sta a perdere. Ma il Catania si apre esaltando le doti di Kakà, anche se è Mascara a mancare il pari per un prodigio di Abbiati che toglie la palla dalla porta al 29'. Kakà regala una nuova delizia e sfiora il raddoppio, ma è più pesante l'ingiusta e assurda ammonizione di Gattuso al 35': giallo che non gli permetterà di giocare a Torino contro la Juventus. Il finale è di marca catanese; con quel "mani" di Kaladze al 90' che Gervasoni lascia correre. Sì, proprio tre punti d'oro.
Gaetano De Stefano


dal sito www.sportmediaset.it

LE PAGELLE di Alessandro Franchetti
Bizzarri 8 - Superlativo due volte su Kakà e una su Pato, sempre ben piazzato e molto sicuro nelle altre occasioni in cui è chiamato in causa, si arrende solo a Stovini che devia alle sue spalle da distanza ravvicinata il colpo di testa del Riccardino rossonero.
Kakà 7,5 - "Liberato" da Ronaldinho, svaria su tutto il fronte d'attacco rossonero e, per larghi tratti della partita, è l'unico milanista a rendersi realmente pericoloso. Sfortunato in almeno un paio di occasioni (un palo dopo deviazione di Bizzarri e un destro a girare che si spegne poco oltre il sette), trova il gol-partita con un colpo di testa deviato da Stovini.
Shevchenko 5 - Parte bene, andando a cercare palloni sulla trequarti con l'aria di chi ha una voglia matta di spaccare il mondo. Con il passare dei minuti e con il sopraggiungere dei primi errori, si deprime fino a scomparire. Quando al 37' del primo tempo, cerca a tutti i costi Kakà a centro area invece di liberare il destro vincente capisci che il suo problema è nella testa. E che quel problema non è affatto facile da risolvere.
Gattuso 7 - A lungo il migliore in campo del Milan, non molla un centimetro mordendo le caviglia a chiunque gli capiti a tiro. Nella ripresa si becca un giallo pesantissimo, che lo costringerà a saltare la sfida dell'Olimpico contro la Juve.
Mascara 6,5 - Mette i brividi al Milan stampando sul palo un destro velenosissimo e per quasi tutta la gara è il solo a preoccupare la retroguardia di Ancelotti. Intelligentemente si piazza tra le due linee alle spalle di Emerson e da lì complica la vita a Maldini e Kaladze.