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22 aprile 2001, Lecce vs Milan 3-3




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Il biglietto della partita
(per gentile concessione di Andrea Leva)



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Immagini del tifo rossonero al seguito del Milan a Lecce
(dal sito www.fdl.it)
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(by Vincenzo De Santi)




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Istantanea della partita: 1-1
(per gentile concessione di Ivano Michetti)
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Istantanea della partita: 1-2
(per gentile concessione di Ivano Michetti)



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Istantanea della partita: 3-3
(per gentile concessione di Ivano Michetti)



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(da "La Stampa" del 23 aprile 2001) (da "L'Unità" del 23 aprile 2001)




dal sito www.ultrasmilan.it

TABELLINO DI EVA KANT
Ammoniti: Lucarelli, Coco, Tonetto, Viali e Giunti per scorrettezze.
Spettatori: 20.600

LECCE - Fra poche settimane in via Turati si festeggerà un prestigioso centenario: il primo scudetto della storia rossonera. Ma il Milan ha poco da rallegrarsi, la stagione che ormai si avvia verso la conclusione ha dato ben poche gioie: eliminati dalla coppa Campioni, fuori dalla coppa Italia, allenatore esonerato in corsa e campionato ormai quasi compromesso. La gara con il Lecce, squadra lontana dal fare punti da ben quattro turni, la trama non è cambiata. Solo un'invenzione del georgiano Kaladze, l'unico acquisto sensato in questa stagione, ha salvato il Diavolo da una sconfitta tanto meritata quanto pesante.
Tutte le teorie difensivistiche dell'ex-ct sono mandate all'aria da un Lecce spavaldo e per nulla intimorito dal vecchio malato del campionato. La difesa, fiore all'occhiello del "Cesarone milanese", prende tre gol dimostrando a chi non se ne fosse ancora accorto, di essere ancora ben lontana dal diventare quella muraglia insormontabile che faceva invidia ai cinesi. L'arma che fino ad ora aveva fatto dormire sonni tranquilli alla società rossonera, si è rivelata per quello che è: un castello di sabbia che cade alla prima ondata. L'attaco di Cavasin sembrava a tratti incontenibile, e vedendo quelle divise a strisce gialle e rosse la mente non poteva che tornare alle tragiche notti turche…
Il Lecce non deve solo ai suoi attaccanti una prestazione del genere. L'aggressività messa in campo da tutti gli undici, l'agonismo e le marcature mordenti hanno piegato il Milan, incapace di fare filtro a centrocampo e di tessere geometrie di discreta qualità (impossibile chiedere giocate di classe a Giunti, ma discrete è lecito). Se al centrocampo inefficiente si aggiunge anche l'ostinazione di Maldini di giocare con una difesa a quattro legata dagli schemi, il patatrac è compiuto. Non si parlerebbe in questi termini se Coco ed Helveg fossero due grandi interditori, ma entrambi si sono fatti conoscere per le cavalcate sulle fasce, gli inserimenti profondi e le fluidificazioni. La difesa a quattro, così com'è intesa dal mister rossonero, non è adatta alle caratteristiche di questi due giocatori, non è strano infatti che non siano mai giunti al cross. A questo punto ecco entrare in gioco l'attacco. La linea di attacco milanista può vantare il miglior colpitore di testa degli ultimi campioni, Bierhoff, e non sfruttare le sue doti è un'assurdità.
A Zaccheroni è stato rinfacciato da ogni parte il fatto che non cambiava mai modulo di gioco. Era considerato un testardo che faceva giocare il Milan secondo le sue idee senza considerare i giocatori a disposizione, per questo motivo poi il tecnico è stato esonerato. Maldini non agisce in modo diverso, si ostina a giocare con un modulo spiccatamente difensivo anche quando le circostanze non lo richiedono; a Napoli è suonato l'allarme, a Lecce è suonato nuovamente, forse è ora di cambiare perché come dice il proverbio "uomo avvisato mezzo salvato" e la saggezza popolare difficilmente sbaglia.
Il Milan non aveva mai perso a Lecce, ma ieri lo avrebbe meritato. Solo una difesa troppo vulnerabile ha consentito ai rossoneri un pareggio quanto mai sofferto. Le folate sulle fasce laterali di Balleri e Conollello sono inarrestabili; il duo Lucarelli-Vugrinecm, con ben 22 gol in attivo, non delude le aspettative e fa ballare la fragile difesa milanista. Serginho più di una volta si fa sorprendere dal suo avversario di fascia, parte da una sua indecisione l'azione che porterà al rigore per gli avversari. Ma Serginho sa anche essere due volte uomo-assist e bastano sette cinici minuti per punire le bambole della difesa pugliese, incapace di contrastare l'istinto del gol di Bierhoff e Shevchenko. Ma i due gol di vantaggio non danno la carica, anzi hanno l'effetto contrario. Il Milan si adagia sugli allori e permette a Vugrinec e Savino di arrivare addirittura in vantaggio di un gol. Il danno sembra irreparabile, ma la volontà di vincere, molto simile alla volontà di potenza dell'oltre-uomo nicciano, permette a Kaladze di agguantare il pareggio. Esulta Maldini. È rimasto imbattuto anche con una difesa più simile ai castelli di sabbia che ad un muraglia.

LE PAGELLE
Maldini balla il valzer di Vugrinec

LECCE
Cimenti 5; Dainelli 5, Viali 4, Savino 6, Balleri 7, Pivotto 4; Giorgetti 5, Piangerelli 7, Sonetto 6.5, Colonnello 7, Conticchio s.v., Vugrinec 7, Lucarelli 6.5, Ingesson s.v.

MILAN
Rossi 6.5 - Non è colpevole sui gol. In altre occasioni evita gol quasi fatti.
Helveg 5 - Non dà nessun aiuto in fase propositiva. In difesa commette qualche errore evitabile.
Roque Junior 4.5 - In difesa è un disastro. Commette ingenuamente un fallo da rigore, inoltre commette una serie infinita di errori in appoggio e in chiusura.
Maldini 5- Anche lui è in difficoltà. Vugrinec gli dà filo da torcere facendolo penare per novanta minuti. Quando crolla lui crolla tutta la difesa.
Coco 5 - Nessun cross e in fase difensiva lascia molto a desiderare.
Gattuso 5.5 - Non è in forma. Mette tanta grinta ma il fisico non lo segue.
Guglielminpietro 6 - Solo nel finale si rende pericoloso, è comunque l'unico sulla fascia a darsi da fare.
Giunti 4 - Pigro, lento e inconcludente, a tratti persino irritante. Ogni volta che tocca il pallone commette fallo. Lecito chiedersi come il Milan abbia potuto comprarlo…
Kaladze 7 - Per fortuna c'è lui! L'unico della squadra a salvarsi, non molla mai. È combattivo, continuo e gioca sempre con grande intensità. Suo il gol del pareggio.
Serginho 7 - Fornisce due splendidi assist, ed è l'unico giocatore a rendersi realmente pericoloso. Peccato che raramente crossi per la testa di Bierhoff…
Bierhoff 6- Di testa non può farsi valere perché i cross scarseggiano, però segna di piede. È quasi un miracolo.
Jose' Mari s.v. - nei pochi minuti in cui gioca non si vede mai
Shevchenko 6.5 - E' più in forma rispetto alle ultime gare, ma dopo il gol si eclissa.

ARBITRO
Borriello 4 - Sbaglia tutto quello che era possibile sbagliare. Al 13' risparmia Viali dall'espulsione, e poi consente due minuti di caccia all'uomo prima di ammonire Lucarelli. Giogetti si butta platealmente in area e non lo ammonisce; non punisce un fallo di reazione di Serginho.

TIFO 6 - Trasferta faticosa per la lunghezza del viaggio. Il tifo non è male, ma la curva leccese oggi è in gran forma, poer tenergli testa ci vorrebbe più gente, meno screzi interni e meno stanchezza.