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16 dicembre 1990, Roma vs Milan 0-0




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Il biglietto della partita
(per gentile concessione di Andrea Leva)



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Il biglietto della partita
(by Gabriele Lele Viganò)



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Il gruppo milanista al Villaggio Olimpico in marcia verso lo stadio




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(by Vincenzo De Santi)
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Il tifo milanista a Roma, una settimana dopo la conquista della Coppa Intercontinentale a Tokyo



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Lo striscione su Rijkaard, riferito alla partita del Mondiale 1990 Germania vs Olanda: in quella occasione Rijkaard sputò a Voeller
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Striscione della curva romanista diretto a Rijkaard



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(dal sito www.asromaultras.it)
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(dal sito www.asromaultras.it)



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(dal sito www.asromaultras.it)
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(dal sito www.asromaultras.it)



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Roberto Donadoni in azione



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VIDEO
(dal sito www.youtube.com)



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(da "La Stampa" del 17 dicembre 1990) (da "L'Unità" del 17 dicembre 1990)



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Due articoli su Roma vs Milan



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(dal "Guerin Sportivo", per gentile concessione di Paolo 049)




dal sito www.repubblica.it
18 dicembre 1990 - pagina 32 - Sezione: SPORT

VIOLENZA SENZA TREGUA
BOMBE-CARTA, spranghe e un po'di droga, questo il bilancio di un'altra domenica da ultrà che, almeno, non ha fatto però registrare ferimenti gravi. L'episodio più rilevante è stato a Roma, protagonista un militare di leva, Andrea Filippetti di 19 anni, che, confondendo la guerra con lo stadio, prima della partita ha lanciato una bomba carta in direzione di un gruppo di tifosi milanisti. Nell'udienza per direttissima ieri i giudici della nona sezione del tribunale di Roma hanno convalidato l'arresto ma hanno concesso gli arresti domiciliari: il dibattimento è stato rinviato al 4 gennaio per la richiesta dei termini a difesa fatta dai difensori del ragazzo. C'erano molti timori prima della gara con il Milan, dato il precedente della morte nel giugno '89, nei pressi di San Siro, di Antonio De Falchi, giovane tifoso romanista. Episodio che ha reso da allora l'incontro delle due tifoserie particolarmente a rischio: lanci di oggetti dalla curva nord verso il settore dei distinti dove erano i tifosi milanisti, ci sono stati anche durante l'incontro, nonostante che il risultato e lo svolgimento del match non si prestassero a nessun tipo di miccia. Filippetti, che ora è accusato di detenzione illegale di materiale esplosivo, si è avvicinato domenica a un gruppo di tifosi milanisti e ha lanciato un rudimentale ordigno che è esploso ad alcuni metri dai tifosi rossoneri, provocando per fortuna solo intontimento e panico a causa del rumore.
Il militare poi era stato catturato dai carabinieri mentre cercava di fuggire. Incidenti anche durante Napoli-Lazio tra ultrà della Lazio e polizia. Un tifoso laziale ferito, ma nessun fermato. A Bologna invece sono stati fermati tre tifosi del Pescara e per uno di loro, Fabio Candeloro di 22 anni, che girava per il centro avvolto in una bandiera biancazzurra il fermo è stato tramutato in arresto. A bordo della macchina, con la quale erano arrivati stavano per raggiungere Padova per seguire la squadra di Galeone, sono stati trovati petardi, spranghe e piccole quantità di sostanze stupefacenti. Per i tre giovani, che fanno parte del gruppo Alcol Group Sconvolt, la polizia di Bologna ha proposto al questore di Pescara il divieto di andare allo stadio fino al 31 maggio '91. Il rigido apparato di sicurezza predisposto ad Ascoli, con più di 300 agenti impegnati nel controllo, per un derby con l'Ancona che ritornava dopo 18 anni, non è riuscito a impedire gli incidenti del dopo partita. Quattro feriti, un operatore Rai malmenato, vetture targate Ancona danneggiate, uno degli otto pullman di tifosi anconetani preso a sassate. La violenza degli hooligans continua a essere comunque un problema europeo: in Olanda cinquanta fan dell'Utrecht hanno dato fuoco al treno che li stava riportando a casa dopo la sconfitta per 0-1 a Venlo, in un match di Coppa olandese. Per sei di loro è scattato l'arresto.


dal sito www.asromaultras.org

UN RICORDO DI UN MILANISTA
Le trasferte a Roma, in quegli anni fine '80 /primi '90, molte contro la Roma, qualcuna contro la Lazie, per me funzionavano così: partenza in treno il venerdì, autobus da Piazza dei Cinquecento fino alla parte più a nord di via Nomentana, citofono all' amico P.G. delle Brigate R.N. sez. Roma (...benestante, e quindi meglio che in hotel!), nella zona de " Lo Zio d'America "...quasi a Talenti. La prima cosa che mi colpiva, oltre alla bellezza della città , davvero impareggiabile, erano le scritte sui muri. Una quantità industriale: sia a sfondo politico che di rivalità calcistica...spesso le due cose si incrociavano.
P.G. ama Roma quanto io amo Milano, e proprio come me adorava fare da Cicerone agli ospiti, nella propria città. In quegli anni ho girato Roma in lungo e in largo, borgate comprese. Nel 1987 , ospite di un amico di Velletri che lavorava dentro Cinecittà, per una settimana intera lo accompagnavo al lavoro, la mattina, prendevo gli autobus a caso e visitavo TUTTE le borgate possibili , alcune delle quali inimmaginabili, nemmeno nei film di Pasolini...Conoscevo Roma come le mie tasche...Con P.G. le serate pre-partita erano davvero una vacanza, vissuta non da turista ma da ospite tra i romani de Roma....Solo, mi pregava di una cosa, in giro per i pub e i locali : " Me raccomannno, nun parlà de Milan....e nun te fa sgamà che sei milanese..." Ho vissuto nottate bellissime...ma quello che non dimenticherò mai fu una sera, in una casa di San Lorenzo, palazzina del ventennio fascista, con l'ascensore ancora con la fessura per la monetina....a casa di un amico suo, romanistissimo...dal cortile si sentì una musica....era un tipo che era venuto con il microfono, l'amplificatore, due compari con chitarra e fisarmonica....faceva la serenata alla fidanzata! Una roba meravigliosa! Bruschette al " Gallo d'Oro" a Pietralata, bombe calde in p.za Trilussa....distintivi di squadre di calcio (che colleziono) in l.go del Nazareno, da Espositi....e musei, monumenti, strade, parchi, il cannone che spara dal Gianicolo..una volta persino il Papa affacciato tre ore prima della partita (..vinta!). Il giorno della partita, che allora si giocava ancora di domenica, alle 15.00, io e P.G. prendevamo il motorino (ne aveva uno anche per gli ospiti!...), andavamo alla stazione, ci mettevamo in via Marsala e lì, mischiati ai romanisti, attendevamo di veder sbucare i milanisti che, arrivati con il treno, salutato l'ispettore Andy Luotto, salivano poi sugli autobus. Cercavamo di cogliere gli umori dei romanisti, di captare se stessero preparando qualcosa di particolare. P.G., ogni volta diceva : " 'sto ggiro so' propio avvelenati! "...ma lo ripeteva tutte le volte! Poi c'era sempre qualche scambio di insulti, già lì in stazione....e qualcuno dei milanisti mi riconosceva, dall'altra parte, e io pregavo che non mi salutasse...sennò di qua mi avrebbero sgamato...Poi pranzo a casa di P.G., veloce, e via all'Olimpico, con un motorino solo, così lui poteva tornare a casa senza dare nell'occhio e io aggregarmi ai milanesi di ritorno col treno, senza pagare il biglietto, perchè te lo chiedevano solo all'andata. Una volta dentro, era un rito salutare i vecchi amici : P38, Flavio, la Cristina, Matteo. Pierluigi, Enzo di Latina...e fare il figo nei confronti degli amici di Milano, dicendo..." Eh...ma io sono qui da venerdì! "...quasi che fosse una roba eroica! In verità me l'ero spassata. Dentro il clima era sempre lo stesso. Insulti, monetine, gran tifo da ambo le parti. Quello che notavo , sempre, erano i personaggi " pittoreschi" che frequentavano la Nord, a ridosso del nostro settore. Sempre inviperiti, sembravano dei disadattati, non degni o non troppo furbi per frequentare la Sud, che gli stessi della Sud (così me lo immaginavo io...) mandavano di là giusto per rompere i coglioni agli avversari. Sempre (SEMPRE!) con la sciarpetta di raso legata al polso, con la bandierina del Milan a cui davano regolarmente fuoco, con la banana gonfiabile...insomma una roba un po' paesana...I poliziotti di Roma,ormai, li conoscevamo quasi per nome, e loro conoscevano noi....Ricordo un digos che, ogni volta, cercava uno dei nostri più esagitati e più border-line...lo aspettava come si aspetta un amico...Una volta , per sottrarlo dalle grinfie di Andy Luotto, lo prelevò e se lo portò via, lo portò a casa sua, a pranzo, e gli fece visitare Roma...Lo riportò lì solo a fine partita! La partita finiva quasi sempre bene per noi (non ho MAI visto perdere il Milan , quando sono venuto lì...ovvio, manco da un po' di anni !!!), anche se tutte le volte curavamo se la Sud incitasse e salutasse Ancelotti e se lui assecondasse l'affetto dei romanisti...questo mi dava un po' fastidio...All'uscita la solita pantomima. caricati come bestie sugli autobus, destinazione Settebagni o appena fuori Roma, con qualche autoctono che cercava di tirarci un po' di roba. I Milanisti di Roma e centro-sud Italia che rischiavano le puncicate (e qualche volta le prendevano...) mentre raggiungevano la stazione o le auto. Io che guardavo il tramonto del sole dai vetri dell'autobus...Un tramonto che solo a Roma è così poetico e grandioso. E mentre gli animali di fianco a me gridavano quanto odiassero e quanto facesse schifo questa città, io pensavo..." ma che cazzo dite, ma ci siete stati mai , veramente? Ma non l'avete vista quanto è bella, unica, splendida, eterna, luminosa? Sì, vabbè, il tifo, il rancore...eh, hanno tradito il gemellaggio, eh sì abbiamo un morto sulla coscienza, eh vabbè la capitale morale siamo noi, loro non hanno voglia di lavorare e vanno a zero all'ora...sono lenti, piagnoni, indolenti..... Però come cazzo facevano a sparare queste minchiate proprio quando c'era quella luce incredibile, mente il venticello muoveva i pini marittimi che ce li avete solo Voi così dipinti, mentre l'autobus attraversava quelle strade che già sentivo mancarmi....ogni volta era la stessa storia, venivo devastato dalla malinconia, dalla nostalgia...quand'è che tornerò dentro questa meraviglia di città, a insultarla e a insultare la sua squadra e i suoi tifosi? Quanto dovrò aspettare, ancora? Queste erano le trasferte romane, per me....Venire via da lì, una coltellata più dolorosa di quella che non siete mai riusciti a darmi.....Poi il treno giungeva all'alba alla Stazione Centrale....e respiravo la mia nebbia...e tornavo a convincermi che tutto il mondo è paese...ma Milàn l'è un grand Milàn...