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28 ottobre 1984, Milan vs Internazionale 2-1




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Il biglietto dello storico derby



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Virdis e Collovati prima del derby



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Prepartita con i Pulcini del Milan prima del derby
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L'ingresso delle squadre in campo
(by Massimo Barro Raffel - facebook)



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La Curva Sud con il bandierone "Club 99" esposto durante il derby





Foto by Stefano Taffy - facebook
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Il bandierone copricurva
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(by Davide Milano - facebook)



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Altre immagini della Curva Sud al derby d'andata della stagione 1984-85
(da www.fdl.it, forum.tifonet.it e Archivio Magliarossonera.it)
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Striscione per Castagner e Collovati
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Eloquente striscione sul conto di Collovati e Castagner, rei di aver lasciato il Milan per l'Inter in maniera non proprio corretta




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(by Gianluca Missaglia)
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(by Andrea Erby De Gregorio)



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(by Massimo Barro Raffel - facebook)
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(by Vincenzo De Santi)



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(Archivio Magliarossonera.it)
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(Archivio Magliarossonera.it)



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Incidenti al derby
(dal sito forum.tifonet.it - Amarcord Rossonero)



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(by Renato Orsingher)




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Il tifo nerazzurro
(by Stefano Taffy - facebook)
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Foto by Giovanni Marchesan
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Un maialino con sciarpa nerazzurra all'ingresso delle squadre in campo



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(by Vincenzo De Santi)



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Un porcellino con la maglia nerazzurra
(immagine a destra, by Care Vecchie Gradinate dei Nostri Anni Ottanta)





Stretta di mano Liedholm-Castegner prima dell'inizio del derby


I fratelli Baresi



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L'arbitro Paolo Bergamo di Livorno con i due capitani Bini e Franco Baresi prima della partita



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Filippo Galli contrasta Rummenigge
(per gentile concessione di Sergio Taccone)
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Duello Hateley - Collovati



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Ray Wilkins in azione
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Walter Zenga stordito dallo scoppio di un petardo,
poco distante un raccattapalle lo schernisce



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Franco Baresi e Spillo Altobelli



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Rummenigge contrastato da Wilkins e Tassotti
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Rummenigge e Filippo Galli



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Franco Baresi e Rummenigge
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Mandorlini, Altobelli, F. Galli, Rummenigge, Battistini, Di Bartolomei



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Uscita di Zenga su Hateley
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Agostino Di Bartolomei esulta dopo il suo gol
(per gentile concessione di Renato Orsingher)



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Istantanea della partita: 1-1
(per gentile concessione di Ivano Michetti)
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Istantanea della partita: 2-1
(per gentile concessione di Ivano Michetti)





L'imperioso stacco di testa di Hateley,
che sigla il 2-1 rossonero nel derby


Un'altra immagine del gol di "Attila" all'Inter





Con questo 2-1 all'Inter Hateley entra definitivamente nel cuore dei tifosi rossoneri...


Hateley sovrasta Collovati



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Hateley colpisce di testa elevandosi su tutti
(per gentile concessione di Renato Orsingher)
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Il gol indimenticabile di "Attila", che sovrasta Collovati



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(dal "Guerin Sportivo")
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Il gol di Hateley in un poster di "Forza Milan!"
(per gentile concessione di Emanuele Pellegrini)



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(Archivio Magliarossonera.it)
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L'esultanza di Hateley, Baresi e Wilkins dopo il gol del 2-1 all'Internazionale





La ripresa televisiva dell'imperioso
stacco di testa di Mark Hateley...


...Zenga è ancora proteso in volo, Collovati è
a terra, i giocatori rossoneri esultano...


...Attila abbracciato da Raymond Wilkins
e Franco Baresi



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Lo stacco di testa di Mark Hateley,
che sovrasta Collovati e segna il 2-1 definitivo
(by Antonio Belli - "Facebook AC Milan shirts")
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(by Gabriele Castelli)



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(dal sito markhateleyfans)
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(dal sito markhateleyfans)



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Fronte-retro cartolina del gol di Mark Hateley
(by Giorgio Boccellari)



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(dal sito markhateleyfans)
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(dal sito markhateleyfans)



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(dal sito markhateleyfans)
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(dal sito markhateleyfans)



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(dal sito markhateleyfans)
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(dal sito markhateleyfans)
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Tattoo del gol di Hateley
(grazie a Bomber Gaucho Diego)



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(dal sito markhateleyfans)
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Mark Hateley a fine partita
(Archivio Orsingher)



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Hateley, Virdis e Verza esultano
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Nuciari, Wilkins, Filippo Galli, Tassotti e Terraneo



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Il tabellone di San Siro con il risultato finale
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Dopo la partita, Hateley è attorniato dai raccattapalle
del Milan. Quello a sinistra è ... Demetrio Albertini
(dal sito markhateleyfans)





La "Gazzetta dello Sport" post-derby
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Un ritaglio di giornale del giorno post-derby



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VIDEO
(da "Forza Milan!" - facebook)
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(da "Forza Milan!" - facebook)
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VIDEO
(da "Amarcord - il calcio di una volta")



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(da "La Stampa" del 29 ottobre 1984)





Al derby d'andata vinto dopo un po' di anni di astinenza,
"Forza Milan!" di novembre 1984 dedica la copertina
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Il servizio di "Forza Milan!" relativo al derby di andata



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(dal "Guerin Sportivo")




COMMENTO ALLA PARTITA tratto da "Milan-Inter, storia e gloria del derby di Milano", 1998 - Enrico Tosi

28.10.1984 - MILAN vs INTERNAZIONALE 2-1, Campionato (7^ giornata)
Classifica di campionato dopo 6 giornate: Verona in testa con 10 punti, Torino a 9, Fiorentina, Samp, Milan e Inter a 8. Dopo tanti anni ritorna l'entusiasmo per la stracittadina di Milano grazie anche ai nuovi acquisti stranieri, "Kalle" Rummenigge e "Attila" Hateley; l'attesa è grande; l'Inter è reduce da una bella affermazione in Coppa Uefa con il Rangers Glasgow. Sulla panchina dei nerazzurri siede Ilario Castagner, che solo pochi mesi prima era su quella del Milan. Ed è un derby splendido, davanti a 80.000 spettatori, con un incasso record (per il campionato) di 1 miliardo e 257 milioni. Un derby per il "Diavolo". Dopo sei anni di tribolazioni, il Milan rivince una stracittadina di campionato. Splendidi i tre gol segnati da Altobelli, Di Bartolomei e Hateley. Così le reti: grande azione di Rummenigge sulla sinistra, cross per Altobelli che di testa, in corsa, mette dentro per l'1-0 dell'Inter. Al 33' il pareggio del Milan: da Hateley a Wilkins che serve palla a Virdis che di testa appoggia al centro per la stangata al volo di Di Bartolomei a trafiggere Zenga. 63': centro dalla sinistra di Virdis. Nell'area nerazzurra vi sono solo Collovati e Hateley che si avventano sul pallone in un emozionante duello aereo. Lassù, in alto, è "Attila" che colpisce con forza e precisione di testa per il gol della vittoria rossonera. Con questa prodezza Mark Hateley entra nel cuore dei tifosi rossoneri.



COMMENTO ALLA PARTITA di Colombo Labate

Derby nr. 202 che vede riaffermarsi il Milan dopo 6 anni (se si esclude il Derby del Mundialito per Clubs del 1983). Ed è un derby, come la maggior parte di quelli vinti dal Milan, bellissimo, entusiasmante, emozionante, giocato davanti a più di 80.000 spettatori. L'Inter passa in vantaggio con un colpo di testa di Altobelli che raccoglie un cross di Rummenigge dalla sinistra. Alla mezzora pareggia il compianto "Ago" Di Bartolomei che scarica in rete una sponda di testa di Pietro Paolo Virdis. Nel secondo tempo, al 63° è sempre l'attaccante sardo protagonista; questa volta crossa a centro area dalla destra, sul pallone si avventa Mark "Attila" Hateley che sale in cielo e sovrasta l'ex Collovati trafiggendo Zenga, consegnando alla storia una rete memorabile, bellissima, che esalta i tifosi rossoneri, nell'occasione molto duri sia con Castagner che con Collovati. Una curiosità: tra i raccattapalle rossoneri, quel giorno c'era, ai bordi del campo, tale Demetrio Albertini, immortalato, in posizione accovacciata, nella foto da tramandare ai posteri.



dal sito www.storiedicalcio.it

IL FANTASTICO VOLO DI HATELEY
Scomodarono persino il mitico John Charles. E poi Prati, un'altra icona del nostro calcio. E, pure lui, l'ex grande campione juventino si inchinò di fronte al prodigio del suo giovane erede, «il diavolo inglese», come i giornali britannici definirono Hateley: «Mark è un grande, davvero. E, un giorno, credetemi, la sua fama sorpasserà la mia. I difensori italiani sono bravi, ma contro i centravanti britannici come me e Hateley l'astuzia non basta. Con il suo talento sarebbe esploso anche in Inghilterra, ma al Milan ha trovato la via più breve per il successo».serve a centroarea un cross sul quale Hateley si avventa. Lo stacco, proprio sul dischetto del rigore, è fulmineo, tanto che Mark riesce ad anticipare nettamente Collovati. Vano il tuffo di Zenga, mentre il pallone si insacca nell'angolino alto alla sinistra del portiere. Un prodigio entrato di diritto nella storia. Del resto quel ragazzone di Derby (ironia del destino...), appena sbarcato nella Milano rossonera proveniente dal Portsmouth, segnò un gol da favola, che diede la vittoria ai rossoneri nel derby dopo un'attesa di sei anni. Un sollievo per i rossoneri, la cui ultima vittoria nella stracittadina risaliva a quella di andata del 1978-79, la stagione della stella.Detto e fatto: basta ricordare quella prodezza nel derby di andata della stagione 1984-85 per comprenderlo. Pallone fra i piedi di Altobelli che tenta di far ripartire la manovra nerazzurra, intervento deciso di Franco Baresi che gli ruba palla e serve Virdis il quale, giunto sul fondo, serve a centroarea un cross sul quale Hateley si avventa. Lo stacco, proprio sul dischetto del rigore, è fulmineo, tanto che Mark riesce ad anticipare nettamente Collovati. Vano il tuffo di Zenga, mentre il pallone si insacca nell'angolino alto alla sinistra del portiere. Un prodigio entrato di diritto nella storia. Del resto quel ragazzone di Derby (ironia del destino...), appena sbarcato nella Milano rossonera proveniente dal Portsmouth, segnò un gol da favola, che diede la vittoria ai rossoneri nel derby dopo un'attesa di sei anni. Un sollievo per i rossoneri, la cui ultima vittoria nella stracittadina risaliva a quella di andata del 1978-79, la stagione della stella.
Così ricordò Hateley a fine gara: «Ho visto arrivare quel pallone, e mi sono buttato, saltando più in alto possibile. Pochi I nuovi pezzi per il Milan di Liedholm edizione 1984/85: Hateley,Wilkins, Di Bartolomei, Terraneo e Virdisminuti dopo potevo segnare ancora, ma Zenga è stato bravissimo».
Poi una sincera confessione: «Quando sono arrivato in Italia ero semisconosciuto. Le altre squadre prendevano Maradona, Platini, Zico e Socrates. Il Milan, che veniva da stagioni a dir poco infelici, puntava su di me. Roba da non credere». E fra i mille elogi dei vip presenti in tribuna d'onore, spiccò quello di Ugo Tognazzi, che definì Hateley e Wilkins, con uno strano paragone gastronomico, come «due rare e raffinatissime spezie inglesi in un piatto divino». Su Hateley, invece, il suo tecnico Liedholm spiegò che con lui aveva «imparato molto in fatto di tecnica, ma molto poteva e doveva ancora fare. Il risultato, comunque, è sotto gli occhi di tutti».
Nota statistica: prima di quel giorno, da oltre ventotto anni la squadra che passava per prima in vantaggio nel derby di Milano si era sempre aggiudicata almeno un punto. Finché, però, un giorno arrivò Hateley, l'uomo giusto per abbattere le statistiche. «Mi ha sbalordito» sussurrò Franco Baresi. Non solo lui. Fu un successo che fece arrabbiare moltissimo il presidente interista Pellegrini. Il quale, incontrando il collega milanista Farina negli spogliatoi, gli disse:
«Complimenti: avete vinto una battaglia, ma la guerra sarà nostra».
Si sbagliava. A fine campionato, il Milan sarebbe arrivato quinto, l'Inter terza dietro al Torino e al magico Verona di Osvaldo Bagnoli.

LA PARTITA: In gol anche Altobelli e Di Bartolomei
28 ottobre 1984, 2-1 il risultato finale per i rossoneri, anche se quel giorno fu proprio l'Inter di Castagner a passare in vantaggio per prima, grazie a una prodezza di Altobelli al 10' del primo tempo. Grande agonismo a centrocampo, finché poi toccò a Di Bartolomei, al 33', pareggiare i conti su una combinazione Wilkins-Virdis.
Non cambiò nulla fino al 18' della ripresa, quando sembrava che nessuno sarebbe più riuscito a sbloccare il risultato.
Ci riuscì, invece, Mark Hateley, migliore in campo e protagonista di un acceso duello con l'interista Collovati.
Una buona parte del merito del successo milanista, che aveva approfittato anche del calo fisico dell'Inter affaticata dagli impegni di coppa, andò anche a Terraneo, decisivo in almeno tre interventi, oltre che al solito Baresi, con l'unica macchia di Battistini franato sotto i colpi di Rummenigge e uscito in anticipo per una distorsione alla caviglia destra che si era procurato durante il riscaldamento.IL TESTIMONE: Lo stupore di Tassotti Mauro Tassotti, ora viceallenatore del Milan, era lì, a due passi, quando Hateley volò fino al cielo per vincere con un colpo fantastico il derby di San Siro contro l'Inter.
«Ma prima della gioia - ricorda ora il tecnico rossonero - arrivò lo stupore. Uno stacco incredibile, che dimostrò quanto Mark possedesse un tempismo e una forza davvero rari. Di tipo inglese, alla Charles o alla Jordan contro un difensore, Collovati, che non scherzava quando c'era da saltare a stretto contatto con l'avversario. Ho ancora negli occhi la meraviglia di tutti noi che gli stavamo intorno, gli applausi, l'entusiasmo, ma anche i complimenti sinceri che gli facemmo per un gesto atletico incredibile».
Una rete di tipo inglese? L'idea, il paragone, hanno una loro precisa motivazione tecnica: «Sì - spiega ancora Tassotti - perché certi contatti, anche rudi, persino nelle azioni aeree, nel calcio britannico sono all'ordine del giorno, e soprattutto sono permessi. Ricordo che Hateley ebbe poi parecchi problemi con i nostri arbitri, che se ne lamentò spesso. Lui era abituato a fare in un certo modo e loro glielo impedivano, continuavano a fischiargli dei falli contro». Poco male, perché i risultati gli diedero comunque ragione. Hateley non capiva perché a latitudini non poi molto diverse ci fossero giudizi così diversi. E nessuno riuscì mai a spiegarglielo fino in fondo. «Ma quel giorno - ricorda Tassotti - non ci furono problemi. Il suo fu un gran gol, uno di quelli che si ricordano per tutta la vita e che si portano ad esempio quando c'è qualcosa da insegnare ai ragazzi».

LA SCHEDA
Mark Hateley è nato il 7 novembre 1961 a Derby (Inghilterra). Debutta nel Coventry City dove gioca cinque campionati (1978-83). Poi passa al Portsmouth, in serie B, dove disputa un campionato eccezionale: 22 gol in 38 partite. Nell'estate del 1984 lo acquista il Milan. Con i rossoneri gioca tre stagioni per un totale di 86 presenze e 21 gol in serie A. Dopo ha giocato anche con Monaco, Rangers, QPR, Hull City e Ross Country. Era soprannominato Attila. Ora, ad oltre 40 anni, cura le pubbliche relazioni dei Rangers di Glasgow.