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QUARTI DI FINALE - Ritorno
1° giugno 1983, Milan vs Hellas Verona 3-3






Il biglietto della partita
(dal sito www.1899.it)




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Immagini della Curva Sud per Milan vs Verona. Immagine in basso a destra by Dario Beati
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La Curva Sud




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(by Vincenzo De Santi)
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Foto by Stefano Taffy - facebook
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Il rigore di Franco Baresi e il gol di Jordan in due istantanee di Milan Channel



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Il rigore di Franco Baresi



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Istantanea della partita: 1-0
(per gentile concessione di Ivano Michetti)
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Istantanea della partita: 2-1
(per gentile concessione di Ivano Michetti)



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Il gol di Joe Jordan
(per gentile concessione di Andrea Leva)



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Istantanea della partita: 3-2
(per gentile concessione di Ivano Michetti)



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(da "La Stampa" del 2 giugno 1983)
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(da "L'Unità" del 2 giugno 1983)



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(per gentile concessione di Giorgio Brambilla)



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(da "Forza Milan!", sito www.1899.it)
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(dal "Guerin Sportivo")




dal sito amarcordmilan.blog.lastampa.it

PARTITE DA INCUBO: Giugno '83, Verona è ancora sinonimo di amarezza
Nella Coppa Italia 82/83, il Milan sfiorò la qualificazione in semifinale. Un gol di Penzo allo scadere qualificò gli scaligeri di Bagnoli

Se Verona '73 e Verona '89 sono la madre e la sorella gemella di tutte le disfatte rossonere, oscurate solo dall'incredibile rovescio contro il Liverpool nel 2005, Milan-Verona d'inizio giugno '83 nello scaffale "amarezze" occupa un posto di riguardo. Reduce dal secondo giro nel purgatorio della cadetteria, concluso agevolmente al primo posto, il Milan accarezzò il sogno di arrivare alle semifinali di Coppa Italia. Il trofeo nazionale costituì in quell'annata l'unica possibilità offerta alla squadra rossonera per confrontarsi con l'elite del calcio italiano.
Consumata la vendetta contro il Genoa durante la prima fase, la squadra rossonera si sbarazzò del Cagliari di Giagnoni, altra compagine di A, battuto tanto all'andata quanto al ritorno. I quarti di finale riservarono al Milan un avversario molto ostico: il Verona di Osvaldo Bagnoli, rivelazione del campionato 82/83. Il risultato dell'andata (2-2) indusse i tifosi all'ottimismo. Oltre ai gol di Battistini e Serena, in quella occasione i rossoneri avevano dato un impressione di superiorità nei confronti degli scaligeri.
Dopo il pari esterno un pensierino alle semifinali lo fecero in tanti in casa Milan. Due settimane dopo, la partita di San Siro riservò emozioni, colpi di scena a ripetizione e gol a raffica. L'epilogo fu favorevole alla squadra veneta, ai rossoneri rimasero solo i complimenti e la rabbia per un'occasione gettata alle ortiche nel finale. Affluenza di pubblico degna di un match di Coppa dei Campioni (70 mila spettatori a San Siro). Quel Verona comprendeva già il nucleo della squadra che due anni dopo avrebbe conquistato lo scudetto. C'erano Garella, portiere privo di eleganza ma molto efficace, Marangon, Volpati e Tricella, Di Gennaro e Fanna.
Un rigore di Franco Baresi, dopo una manciata di minuti dal calcio d'inizio, aprì le marcature. Al capitano rossonero replicò Tricella con un tiro imparabile per il portiere Nuciari che in quella stagione riuscì a togliere a Piotti il ruolo di numero uno titolare. I tifosi rossoneri andarono in delirio in avvio di ripresa grazie al sontuoso stacco di testa di Joe Jordan, appena subentrato a Serena, che riportò avanti i rossoneri. Lo squalo, nella stagione della seconda serie B, riuscì a dimostrare il suo valore.
Una delle migliori caratteristiche di quel Verona (che in campionato aveva messo sotto la Juventus, uscendo indenne dalle trasferte contro Roma e Inter) era il carattere. I giocatori di Bagnoli non si arrendevano mai. Un diagonale del brasiliano Dirceu, condensato di potenza e precisione millimetrica, riportò la qualificazione dalla parte scaligera.
I giornalisti, chiamati a raccontare la partita, dovettero aggiornare spesso il tabellino. Da una mischia furibonda, stile palla ovale, Damiani riportò per la terza volta in vantaggio il Milan. A quel punto, con dodici minuti da giocare, in tanti si convinsero del passaggio del turno dei rossoneri.
Ma per il Milan la beffa, quando di mezzo c'è il Verona, è spesso dietro l'angolo. Ad un minuto dal termine, Penzo superò di testa Nuciari. Probabilmente, la palla non aveva ancora varcato per intero la linea di porta al momento del rinvio di un difensore rossonero. L'arbitro, tuttavia, indicò il centrocampo. Per la terza volta il Verona era riuscito a pareggiare e questa volta il gol fu decisivo per il passaggio del turno.
Il Milan salutò la Coppa Italia con tanto rammarico, acuito dai dubbi sulla rete del 3-3, da qualche palo di troppo e da parecchie occasioni malamente sprecate nel doppio confronto. La dea bendata, quella sera d'inizio giugno '83, scelse d'indossare un abito gialloblù.