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18 febbraio 1968, Milan vs Internazionale 1-1




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Prima del derby
(da "L'Unità")


Il biglietto della partita
(per gentile concessione di Ivano Michetti)



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Sandro Mazzola e Pierino Prati si salutano prima del derby
(by Mauro Busnati)



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18 febbraio 1968, Milan vs Inter 1-1, prima della partita Pierino Prati e Sandro Mazzola si salutano cordialmente.
Sulla foto c’è la dedica e la firma di Prati a Stefano Gandini, proprietario della stessa



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Il gol di Kurt Hamrin
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Lo striscione del Primo Milan Club d'Italia di Parabiago (MI)



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Kurt Hamrin impegna Sarti in una acrobatica parata



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Quindici minuti da ricordare: Derby della Madonnina, 18 febbraio 1968, l'esordio del giovane Villiam Vecchi.  "Il povero ragazzo non avrebbe mai pensato di esordire in serie A in un modo così brusco.  Era quieto, ai bordi del campo, accovacciato quasi ai piedi di "Paron" Rocco. Osservava la partita non certo in tono distaccato, ma così, sentendosi parte... inutile di quello scontro vistosamente atletico.  D'un tratto, Cudicini cominciò a far segni strani, forse chiedeva qualcosa. Era menomato, in un precedente intervento si era fatto male, temeva di non farcela. Cosa fare? Buttar dentro il ragazzo così, a freddo, in quella bolgia scatenata? Facile dirlo, ma pensate un momento quale rischio per l'allenatore. Non c'era tempo per le incertezze; Cudicini era evidentemente ferito, chiedeva il cambio e l'Inter premeva, premeva contro la sua porta. Nereo Rocco si alzò, prese Vecchi per un braccio, con l'altra mano gli diede una pacca sulla nuca e lo spedì attorno al campo, verso la porta del Milan. Furono momenti terribili, per il ragazzo che sentiva qualcosa salirgli fino in gola, per i compagni di squadra che lo guardavano avvicinarsi con aria disperata, per Rocco soprattutto che, obbligato in quella scomoda panchina, non riusciva a star fermo. Una volta in porta, Vecchi sembrò mutato. Strinse i denti, fece due salti per scaldarsi i muscoli, ma nemmeno ebbe il tempo di sgranchirsi perché un primo pallone piovve dalle sue parti. In verità l'uscita non fu felice, ma bisognava comprenderlo, poveretto! Il miracolo venne poco dopo, quasi alla fine dell'incontro. Vecchi vide Bedin alzarsi a pochi metri da lui e colpire di precisione il pallone con la testa. Intuì la traiettoria e si buttò, in volo. La palla era alta, dirigeva all'incrocio dei pali. Con un colpo di reni Vecchi cercò di allungarsi e la sua mano andò lassù, all'appuntamento. Molto dicono che non abbia toccato il pallone, ma lui assicura di averlo preso sulla punta delle dita, di quel tanto che bastava per farlo andare sulla traversa e ricadere in campo, ben al di qua della linea bianca fatale. Un esordio tremendo per un giovane che pensava di aver tutto il tempo immaginabile per presentarsi sulla scena della serie A." (Pubblicato in un numero dell'epoca della rivista "Forza Milan!) Nelle foto, il riscaldamento e l'uscita dal campo del giovane portiere, sottobraccio a Malatrasi. Si può immaginare che il futur "Eroe di Salonicco" stia spiegando al compagno di reparto come sia riuscito a fare la provvidenziale parata sul colpo di testa di Bedin (by Lucia Ravenda)






Adriano Celentano intervista Nereo Rocco a fine partita



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(dal "Corriere dello Sport")



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(dal "Corriere della Sera")



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(da "La Stampa" del 19 febbraio 1968)
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(da "L'Unità" del 19 febbraio 1968)




COMMENTO ALLA PARTITA tratto da "Milan-Inter, storia e gloria del derby di Milano", 1998 - Enrico Tosi

18.02.1968 - MILAN vs INTERNAZIONALE 1-1, Campionato di Serie A (20^ giornata)
Il Milan sta volando senza avversari verso il suo 9° scudetto; prima del derby è in testa con 29 punti in 19 partite, 6 più del sorprendente Varese, al secondo posto. L'Inter è a metà classifica con 20 punti. Nel derby di Milano dunque il Milan gioca per il primato, l'Inter per il prestigio. Giornata di sole per un incasso record di oltre 151 milioni. L'Inter fa soffrire il Milan, domina la parte iniziale dell'incontro, fa ottima impressione, forse per la prima volta in tutto l'anno e sembra addirittura lasciare un punto al Milan. I rossoneri non nascondono la paura passata e sono contenti del risultato; i nerazzurri recriminano su un gol annullato a Domenghini (la decisioen di Lo Bello è però giusta: sul calcio di punizione i nerazzurri avevano chiesto la barriera, dovevano pertanto aspettare il fischio dell'arbitro). Cronaca: subito l'Inter in gol. Segna Cappellini al 2' su difettosa respinta di Anquilletti. Al 27', sempre del primo tempo, pareggia Hamrin, anticipando da terra, dopo incertezza di Landini, l'uscita di Sarti. Nella ripresa, all'inizio, il gol annullato a Domenghini. Occasioni per entrambe le squadre. Brivido all'88': Bedin di testa colpisce l'incrocio dei pali, la palla rimbalza a terra, dentro o fuori? Lo Bello supera ogni dubbio fischiando un fallo e tutto finisce lì. Da segnalare una curiosità: per la prima volta in un derby di campionato un giocatore viene sostituito; Vecchi entra al posto di Cudicini infortunatosi al 75'.