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QUARTI DI FINALE - Ritorno
13 febbraio 1964, Milan vs Real Madrid 2-0




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Alfredo Di Stefano a passeggio per Milano la sera prima della partita con la famiglia



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La Squadra "Primavera" del Milan, prima della partita.
In piedi, da sinistra: il 3° è Ezio Salvadore, il 5° Fausto Daolio, il 6° Angelo Cesare Paina.
In basso, da sinistra: il 4° è Giancarlo Brutti, il 5° Andrea Valdinoci
(per gentile concessione di Giorgio Verzini)



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Il biglietto della partita
(by Kaoslilla)



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Il saluto tra Alfredo Di Stefano e Luis Carniglia
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Luis Carniglia, Lodetti (di spalle), Di Stefano (voltato) e Dino Sani



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La formazione del Real Madrid
(Gento tiene in mano il gagliardetto del Milan)



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Le Merengues schierate a centrocampo prima dell'inizio del match
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Di Stefano tra Giovanni Lodetti e Dino Sani





Il gol di Lodetti
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Sani, Di Stefano e il portiere rossonero Ghezzi



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Bruno Mora contrastato da Alfredo Di Stefano
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Di Stefano e Pelagalli in azione
(da album Figurine Imperia -
Collezione Calciatori Album Grande, 1967-68)



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Lodetti segue Di Stefano come un'ombra. Mora è pronto a dar man forte al compagno. Gento, di spalle, segue l'azione. Gli oltre
ottantamila di San Siro sono gomito a gomito, alcuni perfino a cavalcioni della balaustra. È un istante del ritorno dei quarti di finale
della Coppa dei Campioni 1963/64, quando la difficile rimonta del Milan sul Real Madrid si fermò ad una sola rete dal traguardo, per pura sfortuna. Secondo molti commentatori, fu proprio la scelta del marcatore della "Saeta Rubia" argentina a fare la differenza tra le due sfide
(by Lucia Ravenda)



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Istantanea della partita: 1-0
(per gentile concessione di Ivano Michetti)
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Istantanea della partita: 2-0
(per gentile concessione di Ivano Michetti)



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Il raddoppio di José Altafini



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L'esultanza dei rossonori dopo il secondo gol





Alfredo Di Stefano e Dino Sani
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(dal "Corriere dello Sport")



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VIDEO
(da "Forza Milan!" - facebook)



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(dal "Corriere della Sera")



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(da "La Stampa" del 14 febbraio 1964)



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(da "L'Unità" del 14 febbraio 1964)



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(da "MilanInter" del 17 febbraio 1964)



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(da "Revista do Esports", 1964, n.271)
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Un giornale spagnolo che celebra il Real Madrid approdato in semifinale
(per gentile concessione di Ivano Piermarini del sito www.laziowiki.org)



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(da "Sport", febbraio 1964)




Da Bruno Mincarini

MADRID 29/01/64: IL SUICIDIO EUROPEO DI VIANI E CARNIGLIA
"Sono le 19.30 quando al "Santiago Bernabeu" Milan e Real Madrid aprono le ostilità per il superamento dei quarti di finale della Coppa dei Campioni. Quell'anno, in pieno boom economico, oltre ai rossoneri detentori del titolo, partecipano anche i cugini interisti vincitori dello scudetto, perciò mentre la TV manda in onda Bibiloteca di Studio Uno, e la Fiat si appresta a lanciare la 850, gli italiani già pregustano una finale tutta italiana. I rossoneri sonno in fase calante dopo il "furto" di 2 mesi prima della Coppa Intercontinentale. La sconfitta, specie per il modo in cui è maturata, ha lasciato evidenti malumori in seno a tutti, che si ripercuotono in campionato. Per questo Viani e Carniglia sono preoccupati, tanto più che di fronte hanno Di Stefano Puskas e Gento tre super fuoriclasse del calcio mondiale. La formazione viene tenuta segreta fino a poco prima dell'incontro quando si scopre che a marcare il nr. 10 Di Stefano (che in Europa è l'equivalente di Pelè in Brasile) sarà indovinate chi? L'ala destra del Milan e della nazionale Bruno Mora! Il ragionamento è che Di Stefano, pur essendo indiscusso fuoriclasse, ha ormai 38 anni e quindi il dinamismo e la freschezza del giovane Mora dovrebbero togliere il fiato al vecchio attaccante madrileno. Ragionamento giusto ma scelta sbagliata perchè l'immenso Bruno non ha mai ricoperto il ruolo di marcatore stretto, e il predestinato avrebbe dovuto essere, a mio avviso, Lodetti. La partita comincia subito male perchè il Real attacca forte e Maldini al 16esimo del p.t. entrando alla disperata su Gento si rompe un tendine e viene trasportato fuori campo. Il Real un minuto dopo subito ne approfitta e, su punizione segna. Batte Di Stefano, un bolide che Barluzzi non trattiene, riprende Amancio che fa goal. Maldini rientra claudicante e si vede che sta in campo solo per onor di firma. Succede però che in uno scontro con Rivera si frattura la tibia l'attaccante madrileno Ruiz lasciando quindi la superiorità numerica sul campo ai rossoneri. Ma al 44esimo Puskas in piena area di rigore tra David e Mora riprende un pallone non trattenuto da Barluzzi e segna il 2-0!Nell'intervallo Viani è furioso con Maldini che proprio non ce la fa a rientrare e litiga vivacemente con lui. Si ricomincia 10 contro 10 e il Real va ancora in rete con Di Stefano e Gento, ponendo fine ai nostri sogni di gloria. L'errata marcatura su Di Stefano si è rivelata fatale per i milanisti, tant'è che al ritorno sul fuoriclasse madrileno ci andrà un'altro Bruno, di cognome Bacchetta, prodotto del vivaio rossonero che non farà toccare palla al grande Di Stefano, consentendo al Milan di vincere per 2-0. Sarebbe bastato un terzo gol, ma Altafini dopo aver segnato la prima rete mandò fuori di pochi centimetri dalla porta il pallone dell'agognato spareggio!".