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da "Almanacco Illustrato del Milan" - Ed. Panini Modena, 2005
Berlusconi si butta alla grande sul mercato. Vengono acquistati giocatori di peso come Donadoni, Bonetti, Galderisi, Massaro e Giovanni Galli. Il Milan aumenta di colpo la sua caratura. Sempre guidata da Nils Liedholm, la squadra si applica con diligenza alla realizzazione del modulo "a zona" tanto caro allo svedese, ma pur disputando buone partite non riesce a decollare. E' invece il campionato di Pietro Paolo Virdis che vince il titolo di capocannoniere con 17 reti, segnando da solo più di metà del gol dell'intera squadra. Dal 1973 (Rivera con 17 gol alla pari con Savoldi e Pulici) un rossonero non vinceva più la speciale graduatoria. A primavera il Milan declina, è a rischio anche la qualificazione Uefa. La squadra è affidata a Fabio Capello che riesce ad agguantare il 5° posto finale alla pari con la Sampdoria. Il Napoli di Maradona si aggiudica 1° scudetto. Allo spareggio per l'ammissione all'Uefa con i genovesi, a Torino, i rossoneri vincono (1-0) con un gran gol dl Daniele Massaro nei supplementari, salvando la stagione.
In Coppa ltalla (bis del Napoli) il Milan viene battuto per ben 2 volte ed eliminato dal Parma di Arrlgo Sacchi. A fine stagione la società organizza la 3^ edizione del Mundialito con Porto, Barcellona, Paris S.G. e Internazionale. Il Milan vince entusiasmando con l'argentino Borghi e l'olandese Rijkaard.


da E. Tosi – Forza Milan! – La storia del Milan ("Il decennio della Stella e il buio dei primi Anni Ottanta"), maggio 2005
Nella prima parte della stagione 1986-87, la squadra occupa il ruolo che in sede di pronostico le era stato assegnato, una posizione a ridosso delle prime in classifica; si mette in luce a suon di gol Pietro Paolo Virdis, alla fine capocannoniere con 17 reti (nella foto a fianco). A primavera un calo di rendimento porta al quinto posto finale e mette in forte dubbio la qualificazione alla Coppa Uefa, obiettivo stagionale. Viene deciso, nelle ultime giornate, il cambio di allenatore: a sostituire il vecchio "Liddas" è Fabio Capello, che riesce a far qualificare il Milan alla Coppa grazie ad una sofferta vittoria (1-0) nello spareggio di Torino con la Sampdoria (gol di Daniele Massaro nei tempi supplementari).
A fine stagione Berlusconi organizza la terza edizione del Mundialito per clubs; i rossoneri lo vincono, entusiasmando il pubblico con le prodezze dell'argentino Borghi e dell'olandese Frank Rijkaard, aggregati per l'occasione alla squadra.





Cartolina ufficiale del Milan 1986-87. Irrompe Silvio Berlusconi. Il Milan ritorna all'antico con l'ovale societario tradizionale.
Molto curata la grafica, con strisce rossonere ed altro. Il panorama è quello alto-atesino del ritiro pre-campionato



dal sito www.wikipedia.org
1986-87: L'ESORDIO DEL NUOVO MILAN
In vista della stagione 1986-1987, Berlusconi avvia il ricambio della squadra. Vengono acquistati giocatori di sicuro valore come Roberto Donadoni, Daniele Massaro, Giovanni Galli, Giuseppe Galderisi e Dario Bonetti e così la caratura del club aumenta notevolmente. Ancora una volta guidata da Nils Liedholm, la squadra è autrice di buone prestazioni, ma anche di alti e bassi che non le consentono di decollare. A primavera perde posizioni, così lo svedese è esonerato e sostituito da Fabio Capello. Il giovane tecnico riesce a raddrizzare la stagione: prima conduce la squadra al quinto posto finale a pari merito con la Sampdoria, poi conquista la qualificazione alla Coppa UEFA battendo i blucerchiati a Torino in un sofferto spareggio (1-0 dopo i tempi supplementari). In Coppa Italia il Milan è sconfitto per ben due volte ed eliminato dal Parma, allenato da un tecnico emergente, Arrigo Sacchi. La stagione è da ricordare anche per la vittoria di Pietro Paolo Virdis del titolo di capocannoniere con 17 realizzazioni, a 14 anni dall'ultima affermazione di un milanista - Gianni Rivera - in tale graduatoria. A fine stagione la squadra vince il terzo Mundialito per Clubs.

AVVENIMENTI
La stagione 1986-87 partì sotto il segno dell'incertezza. Innanzitutto, i verdetti a cui aveva portato l'indagine sul Totonero crearono ansie in zona salvezza, dove l'Udinese, annullata la sentenza di primo grado che la condannava alla B, si ritrovò penalizzata in partenza di ben nove punti; inoltre, la promozione venne negata al Lanerossi Vicenza (che sarebbe ritornato in massima serie dopo sette anni) e alla Triestina (che ricevette un punto di penalizzazione perdendo il terzo posto che avrebbe altrimenti rilevato dal Vicenza), dando via libera all'esordio dell'Empoli tra le grandi. In zona-scudetto, il nuovo presidente del Milan Silvio Berlusconi investì grandi somme per formare una squadra competitiva; l'Inter ingaggiò l'allenatore Trapattoni, mentre nella Juventus, che per la panchina scelse Rino Marchesi e che continuò l'opera di rinnovamento della Juve iniziata l'anno prima, Platini giocò la sua ultima stagione in maglia bianconera, così come Antognoni della Fiorentina. Fu però l'anno del Napoli, che riuscì a vincere il primo scudetto della sua storia, grazie all'apporto fondamentale dell'allenatore Ottavio Bianchi, a Diego Armando Maradona, a giocatori come Bruscolotti e Bagni ed al ritrovato Bruno Giordano.
Il campionato prese il via il 14 settembre, con la sorprendente affermazione della matricola Empoli (che la settimana dopo si ritrovò in testa con la Juventus) sull'Inter; inizialmente i partenopei non sfondarono e si limitarono ad inseguire la Juventus, che tentò la fuga; poi, il 9 novembre, nello scontro diretto giocato a Torino con le due squadre appaiate in testa, gli azzurri s'imposero per 1-3. Il Napoli così balzò in testa alla classifica e mantenne il primo posto fino alla fine del girone d'andata, resistendo anche al blitz dell'Inter, che agganciò i partenopei alla quattordicesima, per poi sciupare tutto perdendo a Verona l'11 gennaio. Sognavano imprese il Como, che si ritrovò in zona Uefa, e l'Udinese, che recuperò tutto lo svantaggio iniziale e terminò il girone d'andata alla non proibitiva distanza di sei punti dal tredicesimo posto. Entrambe, però, non seppero gestire le rispettive situazioni nel girone di ritorno.
Il capocannoniere Pietro Paolo Virdis.Il Napoli iniziò alla grande il girone di ritorno, vincendo quattro gare di fila e staccando il folto gruppo delle inseguitrici, che comprendeva ora anche Roma e Milan. All'inizio di aprile i partenopei incapparono però in una serie negativa che permise all'Inter di avvicinarsi pericolosamente: i punti di distanza tra napoletani e milanesi rimasero due fino alle ultime giornate. L'Inter cercò l'aggancio, ma il 3 maggio cadde ad Ascoli Piceno e al Napoli bastò un pareggio per ipotecare lo scudetto, che arrivò sette giorni dopo al San Paolo, dopo l'1-1 contro la Fiorentina, nella partita in cui Roberto Baggio segnò per i viola il suo primo gol in Serie A: in una Napoli in festa, Maradona, già Campione del Mondo con l'Argentina, diventò "Re Diego", un'icona vincente ed un idolo per tutta la città. In extremis, la Juventus soffiò all'Inter il secondo posto; capocannoniere fu il trentenne milanista Pietro Paolo Virdis.
In zona Uefa la corsa della Roma si fermò coi primi caldi primaverili: battuta a San Siro e a domicilio dalla Sampdoria di Gianluca Vialli, dilapidò il vantaggio che ad un certo punto le aveva consegnato la piazza d'onore della graduatoria. Furono proprio i liguri ad agganciare in extremis il Milan al quinto posto, l'ultimo posto utile per entrare in Europa. I rossoneri, in svantaggio sui blucerchiati sia per differenza reti che nello scontro diretto, si giovarono della modifica regolamentaria che proprio in questa stagione aveva reintrodotto gli spareggi per assegnare i piazzamenti rilevanti del torneo. Fu un gol di Daniele Massaro allo scadere dei tempi supplementari che il 23 maggio al Comunale di Torino premiò i meneghini riportandoli sul palcoscenico continentale a discapito dei genovesi.
In coda non riuscì il miracolo all'Udinese, che si arrese nel finale; espugnando Como, si salvò in extremis l'Empoli, che condannò alla Serie B altre due squadre lombarde, l'Atalanta e il Brescia. Per i bergamaschi ci fu tuttavia una dolce consolazione: giunti in finale di Coppa Italia contro il Napoli che si aggiudicò anche il secondo torneo nazionale, furono chiamati comunque a disputare la Coppa delle Coppe in loco dei partenopei qualificati in Coppa dei Campioni. Gli orobici diventeranno così non solo l'unica società italiana di B che abbia mai disputato le coppe europee, ma grazie ad un brillante cammino stabiliranno il record di miglior squadra cadetta di tutta Europa mai apparsa nelle competizioni UEFA.




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Ragione sociale Milan Associazione Calcio S.p.A. (A.C.M.)
Silvio Berlusconi,
il 21° Presidente dell storia rossonera
Colori sociali Rosso e nero a strisce verticali
Data di fondazione 13 dicembre 1899
Sede Via Filippo Turati, 3 - MILANO
Centro Sportivo Milanello - Carbonolo di Carnago (VA)
AREA DIRETTIVA
Presidente Silvio Berlusconi
Vice-Presidente Paolo Berlusconi
Amministratori Delegati Paolo Berlusconi, Giancarlo Foscale, Adriano Galliani
Direttore Sportivo Ariedo Braida, Silvano Ramaccioni
AREA ORGANIZZATIVA
Responsabile Organizzativo Paolo Taveggia
Segretario Rina Barbara Ercoli
AREA COMUNICAZIONE
Addetto Stampa Renato Ferrari
AREA TECNICA
Allenatore Nils Liedholm fino al 5 aprile 1987, poi Fabio Capello
Allenatore in Seconda Fabio Capello fino al 5 aprile 1987, Luciano Tessari
Preparatore Atletico Angelo Sguazzero
Allenatore Primavera Italo Galbiati
AREA SANITARIA
Medico Sociale Giovanni Battista Monti
Massaggiatore Paolo Mariconti, Ruggero Ribolzi
SQUADRA
Capitano Franco Baresi II
Sponsor Fotorex U-Bix
Campo sportivo Stadio San Siro - MILANO
Giocatori di partite ufficiali Franco Baresi II (cap.), Dario Bonetti I, Alessandro Costacurta, Agostino Di Bartolomei, Roberto Donadoni, Alberico Evani, Giuseppe Galderisi, Filippo Galli, Giovanni Galli, Mark Wayne Hateley, Roberto Lorenzini, Paolo Maldini, Andrea Manzo, Daniele Massaro, Giulio Nuciari, Mauro Tassotti, Antonio Pietro Paolo Virdis, Raymond Colin Wilkins, Francesco Zanoncelli
Palmares Mundialito per Club
La Squadra "Allievi Nazionali" vince il Trofeo Internazionale "Nereo Rocco" under 17
Torneo Giovanile "Città di Vasto" under 16
La Squadra "Giovanissimi" under 14 vince il Torneo "Annovazzi"