Ritorno all'indice stagione
   



MONDIALI IN GERMANIA 1974


Tip & Tap, le mascotte dei Mondiali di Germania 1974.
Il Milan venne rappresentato da Gianni Rivera (al suo ultimo mondiale),
Romeo Benetti e Giuseppe Sabadini


Il logo dei Mondiali di Germania '74





Telstar 1974, il pallone di Monaco '74



Cliccare sull'immagine per ingrandire

La lista dei 40 per i Mondiali di Germania 1974
Cliccare sull'immagine per ingrandire

Le convocazioni azzurre ai Mondiali del 1974



Cliccare sull'immagine per ingrandire

I Mondiali in TV
(dal "Corriere dello Sport" del 31 gennaio 1974)
Cliccare sull'immagine per ingrandire

Verso i Mondiali...
(da "L'Unità" del 25 febbraio 1974)



Cliccare sull'immagine per ingrandire

La partenza degli Azzurri per i Mondiali di Germania '74.
Rivera e Mazzola... e i Bersaglieri danno la carica
(per gentile concessione di Renato Orsingher)
Cliccare sull'immagine per ingrandire

Cartolina della Nazionale Azzurra per i Mondiali 1974 in Germania
(grazie a Tepa Sport)



Cliccare sull'immagine per ingrandire

"Topolino" n.961 del 28 aprile 1974
Cliccare sull'immagine per ingrandire

"Topolino" n.962 del 5 maggio 1974



Cliccare sull'immagine per ingrandire

7 giugno 1974, amichevole Austria vs Italia: Gianni Rivera e Ferruccio Valcareggi all'aeroporto di Vienna alla vigilia dei Mondiali del 1974



Clicca sull'immagine per ingrandire

Ritiro della Nazionale, Monaco '74,
Tato Sabadini allieta i compagni suonando la chitarra
Clicca sull'immagine per ingrandire

Gianni Rivera in ritiro con la Nazionale a Monaco 1974





(per gentile concessione di Renato Orsingher)



Clicca sull'immagine per ingrandire Clicca sull'immagine per ingrandire
Cartoline dei Mondiali 1974, in pagina dei Mondiali 1974



Clicca sull'immagine per ingrandire Clicca sull'immagine per ingrandire Clicca sull'immagine per ingrandire Clicca sull'immagine per ingrandire
Il Milan ai Mondiali di Germania 1974 nelle figurine "Panini"
(by Umberto Piacentini)



Cliccare sull'immagine per ingrandire

Cartolina di Gianni Rivera per i Mondiali del 1974
Cliccare sull'immagine per ingrandire

Cartolina pubblicitaria della Nazionale Italiana
in divisa sociale per i Mondiali '74



Cliccare sull'immagine per ingrandire

Allenamento degli Azzurri ai Mondiali del 1974
Cliccare sull'immagine per ingrandire

Allenamento degli Azzurri ai Mondiali del 1974



Cliccare sull'immagine per ingrandire

I giocatori azzurri ai Mondiali di Germania 1974
Cliccare sull'immagine per ingrandire

Un gruppo di giocatori azzurri con il tecnico Valcareggi
ai Mondiali di Germania 1974



Clicca sull'immagine per ingrandire

Gli Azzurri, pre-Mondiali 1974
(per gentile concessione di Gianni Righetto)



Clicca sull'immagine per ingrandire

La formazione azzurra schierata a centrocampo
Clicca sull'immagine per ingrandire

Mondiali di Germania 1974: Italia vs Haiti 3-1
(per gentile concessione di Gianni Righetto)



Cliccare sull'immagine per ingrandire

Mondiali 1974, Polonia vs Italia: la formazione azzurra



Clicca sull'immagine per ingrandire

Polonia vs Italia 2-1, Benetti e Deyna a fine partita si scambiano le maglie





Luciano Chiarugi in compagnia di Valcareggi, Wilson e Oddi
Clicca sull'immagine per ingrandire

Dino Zoff e la Nazionale Italiana mentre scendono dall'aereo al loro arrivo dalla Germania, dopo essere stati eliminati
dai Mondiali '74. In basso, il magazziniere del Milan
e della Nazionale Guido Gatti



Clicca sull'immagine per ingrandire

Argentina vs Italia, con i milanisti Romeo Benetti e Gianni Rivera
Clicca sull'immagine per ingrandire

Argentina vs Italia 1-1: Benetti esulta, autogol di Perfumo



Cliccare sull'immagine per ingrandire

Italia vs Argentina 1-1: Gianni Rivera in azione



Cliccare sull'immagine per ingrandire

(dal "Corriere dello Sport")
Cliccare sull'immagine per ingrandire

(dal "Corriere dello Sport")



Cliccare sull'immagine per ingrandire

Germania Campione del Mondo
(dalla "Gazzetta dello Sport" dell'8 giugno 1974)
Cliccare sull'immagine per ingrandire

(da "Tuttosport" del 17 giugno 1974)



Dal sito www.laziowiki.org

X COPPA DEL MONDO - GERMANIA OVEST 1974
Storia della Competizione

Organizzato con precisione ed efficienza tipica dei tedeschi, questo mondiale vede la predominanza del vecchio continente sul sudamerica. Alla solita Germania, si affiancano da protagoniste Polonia e Olanda: la squadra 'orange' è la vera rivelazione, con il suo gioco innovativo e giocatori fenomenali come Neeskens e Cruijff. I bookmakers danno l'Italia favorita alla pari con la Germania per la conquista del titolo, invece gli azzurri incappano in un altro torneo grigio e da dimenticare. E' una nazionale fiacca, spaccata nello spogliatoio (Allodi direttore generale e Valcareggi ancora in panchina non riescono a guidare la nazionale e a mantenerla unita). Già durante il ritiro, Re Cecconi esterna tutto il suo malumore per come è stata trattata la Lazio con solo 3 convocati: a casa sono rimasti Oddi e Pulici, mentre Martini è out per una frattura alla clavicola. I giocatori biancazzurri avvertono ostilità da parte dei giocatori dei club del nord, che non vedono di buon occhio il loro innesto in squadra e quello del napoletano Antonio Juliano.
E già all'esordio con Haiti dimostriamo i nostri limiti: si vince per 3-1 ma non si convince. Clamoroso poi è il gesto di Chinaglia, che manda platealmente a quel paese il tecnico dopo la sostituzione al 66' contro Haiti. La televisione tedesca inquadra in gesto ed il labiale di Long John in diretta, suscitando scandalo in Italia dove i tifosi della nazionale e la stampa gli si rivoltano contro. Le altre due partite del girone sono durissime: ci attendono Argentina e Polonia. Pareggiamo a stento su autorete con l'Argentina, ma il malcontento aumenta e andiamo avanti tra liti e discussioni (tra Chinaglia e Valcareggi e deve intervenire Maestrelli per calmare il centravanti laziale). Contro la Polonia siamo 'in bambola': Riva e Rivera sono in panchina (mossa ardita e pagata a caro prezzo), Chinaglia perdonato è in campo insieme a Causio. Ci basta un pareggio, ma la squadra azzurra non è in grado di controllare la partita: chiudiamo il primo tempo sotto di 2-0 e in balia totale dei polacchi. Nella ripresa Capello accorcia le distanze, ma non basta: l'Argentina batte Haiti 4-1 e noi torniamo a casa. Dopo le qualificazioni inizia una seconda fase a due gironi all'italiana: le due vincenti dei gironi si ritroveranno in finale. Nel primo girone (Brasile, Germania Est, Olanda e Argentina) l'Olanda spadroneggia: vince le sue tre gare in scioltezza, mentre il Brasile campione uscente è relegato al secondo posto e quindi alla finalina per il terzo e quarto posto. Il secondo girone semifinale (Germania Ovest, Polonia, Jugoslavia e Svezia) vede i padroni di casa imporsi nelle loro tre partite, mentre continua a macinare gioco e a bene impressionare la Polonia, che si disputerà il terzo posto col Brasile.
La finale si gioca a Monaco di Baviera, i supporters orange sono giunti con tutti i mezzi, ma le chiazze arancioni sono in minoranza nettissima sugli spalti gremiti.
Dopo neanche un minuto dal fischio di inizio l'Olanda usufruisce di un calcio di rigore: Neeskens batte Maier ed i fautori del calcio totale sono in vantaggio. La manovra degli olandesi continua ad essere martellante, Cruijff fa il bello ed il cattivo tempo e Vogts (futuro Ct della nazionale tedesca) deve ricorrere al fallo sistematico per fermarlo e limitare i danni. Passata la mezzora, la Germania si riorganizza: Beckenbauer guida la riscossa e al 30' arriva il pareggio, ancora su rigore, siglato da Breitner. A due minuti dall'intervallo Muller realizza il gol del 2-1, che fissa il risultato finale. A nulla valgono i seguenti 45 minuti, in cui gli attacchi rabbiosi dell'Olanda si infrangono inesorabilmente contro la difesa tedesca. E' passato il 90' quando Breitner salva la vittoria, respingendo sulla linea un tiro di Rep: al fischio finale la folla sospira di sollievo. Dopo una lunga e sofferta difesa ad oltranza, la Germania diventa campione del Mondo: è il capitano Beckenbauer ad alzare al cielo la nuova coppa FIFA, finalmente raggiunta dalla Germania.




Dal sito www.carlonesti.it
(Pagine70)

23 giugno 1974, Polonia vs Italia 2-1

I Mondiali di Germania, nel 1974, costituirono la prova generale di quanto fossi diventato "tedesco" nell'affrontare la scuola, metodico fino all'ossessione nel programmare gli studi. Avevo 18 anni, e per me esistevano unicamente 3 modi di concepire la vita, senza spazio per eventuali fidanzate: finire la scuola, giocare a calcio, e sognare di diventare giornalista. Soffrivo un po' nel non essere capito, ma sapevo di non potere pretendere la comprensione di tutti, perché soltanto io avevo le idee così chiare su quello che "doveva" essere il futuro. Da tifoso, a 4 anni di distanza dai Mondiali messicani, vivevo nella spasmodica attesa del riscatto, della possibilità di ridisputare e vincere quella maledetta finale del 1970. Da studente, dopo 13 anni di scuola, mi rendevo conto che non era il caso di sottrarre troppo tempo, per vedere i Mondiali tedeschi, allo studio, nell'imminenza della Maturità. Decisi di mettere alla prova me stesso, e stilai un programma orario di un mese e mezzo, che mi consentiva simultaneamente la preparazione sui libri e la visione delle partite. Il 23 giugno, in anticipo sulla tremenda tabella di marcia, mi piazzai con l'inseparabile amico Massimo davanti al televisore, per assistere a Italia-Polonia da Stoccarda. Gli azzurri avevano battuto Haiti e pareggiato con l'Argentina, per cui bastava un pareggio per superare il turno, contro la squadra-rivelazione di Deyna, Lato, Szarmach e Gadocha. In uno stadio popolato da emigranti, e stracolmo di migliaia di bandiere tricolori, l'arbitro Weyland, dopo un minuto, aveva ignorato un rigore gigantesco su Anastasi. Poi, fra il 38' e i 44', Szarmach e Deyna avevano effettuato le uniche 2 conclusioni dei polacchi, e in entrambe le occasioni un destino crudele aveva spedito il pallone dietro a Zoff. Io e Massimo, nell'intervallo, ci scrutammo impietriti e ammutoliti, e per tutta la ripresa mutammo continuamente la nostra posizione, e quella del televisore, per scaramanzia. Avanti, indietro, sopra, sotto: ad un certo punto ci ritrovammo seduti sul pavimento sotto al video, giusto in tempo per vedere Capello segnare il gol della consolazione, all'85'. Alle 18,00 uscimmo di casa, e passeggiamo per 2 ore nei giardini pubblici, dove avevamo cominciato a giocare a calcio, chiedendoci quanto avremmo aspettato per rigiocare una finale. Passai la Maturità con 52 sessantesimi, proprio la profezia scritta su un foglietto in maggio: la Germania vinse i suoi Mondiali, ed io vinsi i miei, "tedesco" più degli azzurri.






Cliccare sull'immagine per ingrandire

Franco Causio, Gianni Rivera e Pietro Anastasi scendono la scaletta dell'aereo al ritorno dei mondiali in Germania



Cliccare sull'immagine per ingrandire

Cartolina dei Mondiali 1974
(dal sito www.laziowiki.org)



Cliccare sull'immagine per ingrandire

(by Cino D'Eletto - facebook)
Cliccare sull'immagine per ingrandire

Album figurine "Edis", Mondiali di Germania 1974



Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere

"Guerin Sportivo" - Speciale Mondiali '74




Due palloni Tepa Sport e Mexico Cup con le firme dei giocatori del Milan, stagione 1973-74, appartenuto
al Milan Club Niguarda di Milano. Si riconoscono tra le altre le firme di Gianni Rivera, Dario Dolci, Albertino Bigon,
Giorgio Biasiolo, Romeo Benetti, Carlo Tresoldi (non si sa se il giocatore o il massaggiatore), Pierluigi Pizzaballa
(grazie all'amico Rossano Del Mira 74)
Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere
Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere
Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere
Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere
Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere
Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere
Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere
Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere
Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere
Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere