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Dal sito www.pagine70.com
24 luglio 2006


GLI ANNI SETTANTA: IL 1970
di Antonio Monteduro

Il 1970 apre il decennio settantiano all’insegna di una certa qual continuità con il decennio precedente ma al tempo stesso evidenziando quello che sono i chiari sintomi di quell’evoluzione e di quel cambiamento che faranno degli anni settanta non una banale appendice del dorato decennio precedente ma un’entità storica assolutamente unica ed irripetibile, dalle proprie precipue caratteristiche.

IL 1970 IN GENERALE
Anno 1390-’91 del calendario islamico, 5729-’30 di quello ebraico, 4666-’67 di quello cinese, 2723 ab Urbe condita.
Segretario generale dell’ONU è (dal 1961) il birmano Sithu U Thant. Pontefice è Paolo VI, eletto nel 1963.
Il presidente degli USA è dal 1968 il repubblicano Richard Nixon. In Gran Bretagna regna dal 1952 la regina Elisabetta II, avendo come primo ministro il laburista Harold Wilson e poi, come detto, il conservatore Edward Heat. In Germania dal 1969 è presidente della Repubblica Federale Tedesca il socialdemocratico Gustav Heinemann, ed il socialdemocratico Willly Brandt è cancelliere; nella Repubblica Democratica Tedesca dal 1964 è presidente del consiglio Willy Stoph, e primo segretario della SED (Partito Socialista Unitario) è dal 1950 Walter Ulbricht. In Francia dal 1969 è presidente della repubblica Georges Pompidou. Nascono tra gli altri nel 1970: il ciclista Marco Pantani, i calciatori Angelo Peruzzi, Marcos Cafù, Erwin van der Saar, Enrico Chiesa, i tennisti Jim Courier Andre Agassi, la sciatrice Deborah Compagnoni, le top model Claudia Schiffer e Naomi Campbell, la cantante Mariah Carey, gli attori Joseph Fiennes e River Phoenix. Ci lasciano tra gli altri nel 1970 il generale Charles De Gaulle, il dittatore Salazar, il presidente Nasser, il filosofo Bertrand Russell, il poeta Giuseppe Ungaretti, lo scrittore Yukio Mishima , il chitarrista Jimi Hendrix, la cantante Janis Joplin. Il premio Nobel per la pace è assegnato allo statunitense Borlaug; quello per la letteratura allo scrittore sovietico Aleksandr Solzhenitsyn, quello per la medicina all’inglese Katz, allo svedese von Euler-Chelpin ed allo statunitense Axelrod; quello per la chimica all’argentino Leloir; quello per la fisica al francese Néel ed allo svedese Alfvén, quello per l’economia allo statunitense Samuelson.

NEL MONDO
Il decennio settantiano si apre con un anno pieno di cambiamenti a livello politico-amministrativo in numerosi paesi del pianeta. Il 5 marzo il trattato di non proliferazione delle armi atomiche viene sottoscritto da un centinaio di Stati; non aderiscono Brasile, Cina, Francia, India, Israele. Elezioni politiche in Austria (che vedono la vittoria del partito socialista guidato da Bruno Kreisky, nominato cancelliere) ed in Gran Bretagna (dove il leader conservatore Edward Heath diviene primo ministro). In Francia muore l’ex presidente della repubblica, generale de Gaulle; in Portogallo muore il dittatore Salazar, cui subentra come capo dello stato Marcelo Caetano; in Egitto muore il presidente Abdel Nasser, cui succede nella carica Anwar Sadat. In Polonia, a seguito delle manifestazioni di protesta operaia di Danzica per protesta contro l’aumento dei prezzi al consumo, il segretario del partito comunista Wladislaw Gomulka è costretto alle dimissioni, e viene sostituito da Edward Gierek. In Spagna vengono condannati a morte sei guerriglieri dell’ETA, ed a seguito dei relativi disordini viene dichiarato lo stato d’assedio. In Giordania guerra civile con scontri violentissimi fra l’esercito ed i guerriglieri palestinesi dell’Olp che re Hussein vuole allontanare dal paese, in quello che sarà ricordato come il “settembre nero”. In Libia il colonnello Gheddafi inizia una politica di nazionalizzazione delle compagnie petrolifere, e procede al sequestro dei beni degli italiani residenti in Libia. In Nigeria si conclude, dopo tre anni di guerra civile che ha causato 2 milioni di morti, il tentativo secessionista del Biafra. La Rhodesia dichiara l’indipendenza, primo presidente viene eletto Jan Smith. In Cile elezioni presidenziali, con vittoria del cartello delle sinistre “Unitad Popular” che porta alla presidenza del paese Salvador Allende. Colpi di stato in Cambogia (dove durante l’asssenza del principe Sihanouk prende il potere il primo ministro Lon Nol, filo statunitense e filo sudvietnamita, al quale si oppone la guerriglia del Fronte Unito Nazionale dei Khmer) ed in Bolivia (dove prende il potere il generale Josè Torres).

IN ITALIA
L’anno si apre con le dimissioni a febbraio del II governo Rumor, in carica dall’agosto dell’anno precedente; alla fine di marzo Rumor succederà a se stesso alla guida di un esecutivo formato da DC, PSI, PSU, PRI. Questo governo avrà brevissima vita, e dall’agosto entrerà in carica il governo Colombo, formato dagli stessi partiti del precedente. A marzo il leader sindacale Luciano Lama è eletto segretario della CGIL, ed in aprile Giacomo Mancini diventa segretario del PSI. Il 20 maggio viene varato lo Statuto dei Lavoratori, ed il 7 giugno si tengono per la prima volta le elezioni regionali. A luglio violenti scontri a Reggio Calabria, a seguito della decisione di fare di Catanzaro il capoluogo regionale. Sempre nello stesso mese deraglia a Gioia Tauro la “Freccia del Sud”, per un bilancio di sei morti e più di cento feriti; negli anni successivi si scoprirà che si tratta di un attentato di matrice eversiva. A settembre viene rapito a Palermo il giornalista Mauro de Mauro, il cui corpo non verrà più ritrovato; stava indagando su una pista di mafia collegata alla morte del presidente ENI Enrico Mattei († 1962). Ad ottobre un’alluvione colpisce la città di Genova, causando 25 morti. All’inizio di dicembre entra in vigore la legge 898 sul divorzio; mobilitazione immediata nel mondo cattolico per una raccolta di firme che porti ad un referendum abrogativo. Sempre all’inizio di dicembre il principe Junio Valerio Borghese tenta un colpo di stato, fallito sul nascere.

LETTERATURA, CINEMA, MUSICA
Esce postuma la “Aesthetische Teorie” di Theodor Wiesengrund Adorno, summa del suo pensiero critico-estetico. In Italia il filosofo Ludovico Geymonat inizia la pubblicazione della “Storia del pensiero filosofico e scientifico”. Si pubblicano inoltre in Italia “La cognizione del dolore” di Gadda e “Le stelle fredde” di Piovene. In Giappone, per protesta contro la smilitarizzazione del paese, si suicida lo scrittore Yukio Mishima. I film più importanti dell’anno sono “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” di Elio Petri, “Zabriskie Point” di Michelangelo Antonioni, “La confessione” di Costantin Costa-Gavras, “Caccia sadica” di Joseph Losey, “Tristana” di Luis Buñuel, “Piccolo grande uomo” di Arthur Penn, “Love Story” di Arthur Hiller, “MASH” di Robert Altman; esordisce inoltre Woody Allen con “Prendi i soldi e scappa”. Da ricordare l’esordio cinematografico della coppia Bud Spencer e Terence Hill (Carlo Pedersoli e Mario Girotti) nel film “Lo chiamavano Trinità” di Enzo Barboni. Sono premiati con l’Oscar il film “Un uomo da marciapiede” di John Schlesinger, che ottiene anche il premio per la miglior regia, John Wayne come miglior attore per il film “Il Grinta”, Maggie Smith come miglior attrice per “La strana voglia di Jean”; un premio speciale alla carriera è assegnato all’attore Cary Grant. In ambito musicale la notizia più importante riguarda lo scioglimento dei Beatles, a seguito di insanabili dissapori fra i componenti del gruppo, il cui canto del cigno è costituito dall’album “Let It Be” e dal film omonimo; successivamente al loro scioglimento, a novembre, il chitarrista George Harrison ottiene successo con l’album “All Things Must Pass”. Nello stesso anno, dopo due soli album, Syd Barrett, fondatore, chitarrista e voce dei Pink Floyd, si ritira a vita privata. Robert Moog presenta il sintetizzatore portatile “Minimoog”. Muoiono, come detto, per overdose il chitarrista Jimi Hendrix e la cantante Janis Joplin. L’Eurofestival è vinto dall’irlandese Dana con “All Kinds of Everything”. In Italia il festival di Sanremo (presentato da Nuccio Costa, Enrico Maria Salerno e Ira Furstenberg) è vinto dalla coppia Adriano Celentano-Claudia Mori con la canzone “Chi non lavora non fa l’amore”; seconda la coppia Nicola Di Bari e Ricchi e Poveri con “La prima cosa bella”, terza la coppia Sergio Endrigo e Iva Zanicchi con “L’arca di Noè”. I dieci dischi più venduti in Italia sono “La lontananza” di Domenico Modugno, “Insieme” di Mina, “Venus” degli Shocking Blue, “La Prima cosa bella” di Nicola Di Bari, “In The Summertime” dei Mungo Jerry, “Anna” di Lucio Battisti, “L'Isola di Wight” (“Wight Is Wight” di Michel Delpech, “Let It be” dei Beatles, “It's Five O'Clock” degli Aphrodite's Child, e “Fiori rosa fiori di pesco” di Lucio Battisti.


ARTE, SPETTACOLO, TELEVISIONE
Il 1970 vede nel campo dell’arte la diffusione del movimento dell’iperrealismo; detto anche realismo radicale, deriva dalla pop art e si prefigge di rappresentare la realtà partendo da una riproduzione meccanicamente esatta della stessa (una foto, un fotogramma,…) per poi ingrandirla e riportarla poi come disegno cercando di rendere l’immagine finale più “reale” di quella vera. Tra i più famosi esponenti dell’iperrealismo si ricordano i pittori statunitensi Close ed Estes, le italiane Comoretti, Albertoni e Montanari, e lo scultore statunitense Hanson.
In ambito teatrale, a partire dal 1970 la ricerca si muove nella direzione della liberazione dell’attore dalle regole culturali e teatrali proprie del teatro di tipo verista di matrice ottocentesca, appropriandosi delle risultanze della tradizione del teatro orientale (giapponese e balinese), dello yoga, dele arti marziali e delle discipline spirituali e di meditazione. Negli Stati Uniti gli esponenti di spicco di questa tendenza sono Julian Beck e Judith Malina, fondatori del “Living Theatre”, che si rifanno anche alle teoretiche del francese Artaud; in Europa un lavoro similare è portato avanti dal “Teatro Povero” di Jerzy Grotowsky e dall’”Odin Theatret” di Eugenio Barba. In Italia spiccano tra gli altri i lavori di Carmelo Bene e di Giorgio Strehler, in Germania quelli di Rainer Werner Fassbinder e Botho Strass, in Francia quelli di Louis Jouvet.
Presidente della RAI-RadioTelevisione Italiana è Aldo Sandulli, cui in febbraio succede Umberto delle Fave; la direzione generale (dal 1961) è quella di Ettore Bernabei. Vanno in onda tra gli altri gli sceneggiati “Antonio Meucci”, “Un certo Harry Brent”, “Le cinque giornate di Milano”, “Coralba”, “I giovedì della signora Giulia”, “Il cappello del prete”. L’edizione 1969-‘70 di “Canzonissima” è condotta da Johnny Dorelli, Raimondo Vianello e le gemelle Kessler, per i testi di Terzoli, Vaime e Verde e la regia di Antonello Falqui, e viene vinta da Gianni Morandi con “Ma chi se importa”; quella 1970- 71 è invece condotta da Corrado assieme a Raffaella Carrà, per i testi di Paolini e Silvestri e la regia di Romolo Siena, e viene vinta da Massimo Ranieri con il brano “Vent’anni”. Sempre in quest’anno nasce anche una delle più fortunate trasmissioni sportive, “90° minuto”, condotta da Maurizio Barendson e Paolo Valenti, che ne sono anche ideatori.

SPORT
Nel 1970 si disputa in Messico la Coppa Rimet, campionato mondiale di calcio per nazioni. La nazionale italiana vi si presenta da campione d’Europa in carica e fra mille polemiche, legate soprattutto al dualismo fra Mazzola e Rivera, e disputa un girone preliminare piuttosto anodino, con una sola vittoria per 1-0 sulla Svezia e due pareggi a reti inviolate con Uruguay ed Israele. Nei quarti gli azzurri si sbarazzano dei padroni di casa con un perentorio 4-1, ed è questa la partita che inaugura la “staffetta” fra Mazzola e Rivera, che sostituisce il compagno dall’inizio del secondo tempo. In semifinale l’Italia trova la Germania Ovest di Beckenbauer; al gol di Boninsegna del primo tempo risponde allo scadere del novantesimo una rete del difensore milanista Schnellinger, ed i supplementari sono leggenda: il centravanti Müller porta in vantaggio la Germania, ma tre minuti dopo Burgnich trova il gol del 2-2; ancora vantaggio italiano con Riva, ma sette minuti dopo di nuovo Müller, con la complicità di Rivera che lascia passare il pallone fra sé ed il palo, riporta la Germania Ovest in parità. Palla al centro, da Facchetti a Boninsegna, che vola sulla fascia sinistra e crossa al centro, dove un piatto destro di Rivera spiazza il portiere tedesco e consegna all’Italia l’accesso alla finalissima con il definitivo 4-3. La finalissima purtroppo ci vede però opposti al favoloso Brasile di Pelè: l’Italia resiste un tempo, pareggiando con Boninsegna la rete in apertura di Pelè, che vola in cielo per mettere di testa alle spalle di Albertosi, ma crolla poi nella ripresa subendo altre tre reti e consegnando la coppa Rimet al Brasile, che se la aggiudica in via definitiva avendola vinta per la terza volta. In Italia il campionato di calcio 1969-’70 è vinto dal Cagliari di Gigi Riva, allenato da Manlio Scopigno, alle cui spalle si piazzano l’Internazionale e la Juventus. La Coppa Italia è vinta dal Bologna. La Coppa dei Campioni 1969-’70 è vinta dagli olandesi del Feyenoord, che superano in finale gli scozzesi del Celtic per 2-1; la Coppa Uefa è vinta dagli inglesi dell’Arsenal, la Coppa delle Coppe dagli inglesi del Manchester City. Gli olandesi del Feyenoord vincono anche la Coppa Intercontinentale. Il titolo italiano di pallacanestro è vinto dall’Ignis di Varese, quello di pallavolo dalla Panini Modena; il titolo nazionale di rugby è conquistato dal Petrarca Padova, quello di pallamano dal Buscaglione Roma, quello di pallanuoto dalla Pro Recco. Nel ciclismo, il Giro d’Italia è vinto dal belga Eddy Merckx, che doppia il successo andando a vincere anche il Tour de France; un altro belga, Monsere, si aggiudica invece il Campionato del Mondo, mentre Dancelli vince la Milano-Sanremo. La Coppa Davis di tennis è vinta dagli Stati Uniti; a Wimbledon si impone l’australiano Newcombe. Nell’automobilismo il 1970 è caratterizzato dalla tragica e commovente vicenda del pilota Jochen Rindt, unico pilota nella storia della Formula 1 ad aver purtroppo vinto un campionato mondiale piloti postumo; il 6 settembre 1970 lo scoppio di un pneumatico della sua Lotus sul circuito di Monza causa la sua uscita di pista e lo schianto nel quale perde la vita a soli 28 anni; nelle quattro gare seguenti la sua scomparsa nessuno riuscirà peraltro a superarlo, così che il titolo gli verrà comunque assegnato alla memoria. Nel motociclismo il titolo mondiale vede invece la doppietta vincente di Giacomo Agostini sia nella classe 350 che nella 500.
Nello sci l’austriaco Karl Schranz vince il titolo mondiale maschile, mentre la francese Jacot quello femminile. Il Campionato del Mondo si disputa in Val Gardena: le vittorie sono dello svizzero Russi nella libera maschile e della svizzera Roseli Zyrd in quella femminile, del francese Augert nello speciale maschile e della francese Lafforgue in quello femminile,dell’austriaco Schranz nel gigante maschile e della canadese Clifford in quello femminile.

MODA E DESIGN
La moda del 1970 si basa su disegni geometrici e motivi floreali, di derivazione pop art e flower power, ricchi di colore e fantasia, per una moda che richiama le invenzioni e le visioni del caleidoscopio. Nel settore della calzatura da donna domina lo stivale, alto fino al ginocchio ed anche oltre, spesso in abbinamento alla gonna, aderente alla gamba; complemento naturale dell’abbigliamento è l’utilizzo di parrucche. Lo stile per l’uomo prevede invece scarpe tipo “Desert Boot” della Clarks, occhiali rotondi alla John Lennon, capello phonato. L’arredamento delle case vede la diffusione su vasta scala dei poster e quella delle “LavaLamp”, e l’utilizzo sempre più ampio della formica per il mobilio e delle tinte pastello per le pareti ed i soffitti.

MONDO MOTORI
Le auto più diffuse nel 1970 sono: le italiane Giulia 1600, GT 1300, 1750 berlina e spider dell’Alfa Romeo, la A111 e la A112 dell’Autobianchi, le Fiat 500, 850, 124, 125 e 128, la Lancia Fulvia 1300; tra le francesi le Citroen 2cv, GS, SM, e Dyane 6, le Renault 4, 6TL, 12 e 16, la Simca 1100 GLS; le tedesche BMW E3, 1602, Mercedes 300 SEL, 280 SL “Pagoda”, Opel Commodore, Wolksvagen Karmann Ghia Cabriolet, 411 1700i e K70 1600, le americane Ford Capri, Escort e Taunus. Fra le due ruote che girano nel 1970 ci sono la Vespa 50 e quella 125, la Moto Guzzi V7 Special 750.

VARIE
Repubblica Popolare Cinese e Giappone lanciano in orbita i loro primi satelliti artificiali.
Entra in servizio il primo Jumbo Jet, il Boeing 747.
L’IBM inizia la produzione di floppy disk, dischetti da utilizzare nei computer per la memorizzazione dei dati. Un gruppo di ricercatori degli Stati Uniti annuncia di avere scoperto un nuovo elemento chimico, il transuranico 105. La capsula spaziale automatica sovietica Lunik 16 atterra sulla Luna e riporta a terra campioni di suolo lunare. Nell’aprile del 1970 un drammatico avvenimento spaziale tiene il mondo con il fiato sospeso: un’esplosione nei serbatoi dell’ossigeno della navicella spaziale americana Apollo 13 mette in gravissimo rischio la vita dei tre cosmonauti presenti a bordo, James Lovell, Jack Swigert e Fred Haise. Con una manovra di emergenza, l’equipaggio si trasferì nel modulo per l’allunaggio ed in quello fece il viaggio di ritorno alla Terra dopo quattro giorni di viaggio ai limiti della resistenza umana (per la cronaca, l’ammaraggio avvenne il…venerdì 17!!!).
In ottobre la teleselezione raggiunge tutta l’Italia, e presso l’Istituto di fisica nucleare di Frascati entra in funzione l’acceleratore di particelle “Adone”.
In Italia l’inflazione annua si attesta sul 5%, il valore dell’oro è di £ 1.022/g, uno stipendio medio si aggira sulle 120.000 £; 1€ corrisponde a circa 26.000 £ dell’epoca. Il pane costa sulle 200 £/Kg, così come il latte ed il vino; il caffé ne costa 70, come il giornale ed il biglietto del tram; pasta e riso costano circa 270 £/Kg, la carne 2.000; la benzina è a circa 150 £/l. La popolazione supera di poco i 54.000.000, dei quali il 5% circa è ancora analfabeta.